“Parole e libertà”.Un nuovo progetto tra scuola e ateneo.

 

Laura La Rocca

Passione e conoscenza. Queste le due parole chiave che caratterizzeranno il nuovo progetto di comunicazione tra scuola e ateneo, illustrato nell’incontro-dibattito “Parole in libertà”.

La presentazione dell’iniziativa si è svolta nella giornata di ieri, presso un Salone dei Marmi gremito di ragazzini gioiosi ed elettrizzati, studenti dell’Istituto Comprensivo Salerno Vicinanza e futuri protagonisti di questa nuova avventura.

Già, perché l’apprendimento deve essere qualcosa di emozionante, di stimolante, e non è importante solo studiare sui libri ma anche conoscere e approfondire la realtà che ci circonda. Di questo pensiero è stata la Vicesindaco del comune di Salerno –nonché assessore alla pubblica istruzione- Eva Avossa, che ha accolto i ragazzi, gli insegnanti e i presenti tutti, mostrandosi particolarmente entusiasta e contenta di intraprendere il nuovo progetto con l’Ateneo della città e i suoi professori.

L’intento dei fautori di tutto questo sarà, oltre creare un ponte tra il mondo universitario e quello scolastico, quello di rendere i ragazzi padroni dei processi comunicativi e di non lasciarsi fagocitare da questi. La nuova generazione fa parte ormai della categoria dei “nativi digitali”, non sono a conoscenza del mondo prima di internet e prima di tutte le nuove tecnologie di comunicazione che caratterizzano la vita di oggiAggiu, e per questo è giusto che abbiano le basi e l’istruzione necessaria a formare una propria coscienza critica e oggettiva.

“Stiamo sperimentando qualcosa di nuovo, di inedito. Abbiamo già iniziato a portare le nostre materie di insegnamento nelle scuole superiori con importanti risultati, adesso vogliamo superare le colonne d’ercole arrivando anche nelle scuole medie” Così, il professore Virgilio D’Antonio, Presidente del corso di Laurea Scienze della Comunicazione dell’Università di Salerno, è intervenuto nella presentazione di questo alternativo percorso educativo che si svolgerà nel corso dell’anno scolastico.

Tanti i dibattiti e le attività che coinvolgeranno i ragazzi del terzo anno della scuola Vicinanza, dal laboratorio tecnico di comunicazione del prof. Luca Lanzetta, al laboratorio del cinema della prof.ssa Annachiara Sabatino, affrontando tutti i linguaggi della comunicazione con le prof.sse Simona Castellano e Laura Cuomo.

Non tutti ovviamente, un domani si iscriveranno ad un corso universitario di Scienze della comunicazione, ma ciò non toglie valenza alla finalità del progetto, perché nella vita bisogna avere consapevolezza su ciò che sono le potenzialità e i rischi degli strumenti della comunicazione. Perché “Non possiamo non comunicare”, ha ribadito Alfonso Amendola, professore universitario del dipartimento di Scienze Politiche Sociali e della Comunicazione, rivolgendosi ai ragazzi “Perché l’arte di comunicare sarà sempre alla base di tutto quello che farete in futuro”.

Insomma una lodevole, nonché fresca e innovativa, iniziativa. Qualcosa di nuovo e positivo per l’istruzione pubblica, per una fascia di età scolastica che

probabilmente è una delle più delicate per la formazione di una persona.
 

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