Capodanno 2017: gli auguri del sindaco

Aldo Bianchini

SALERNO – Le malelingue (compreso la mia !!) sono servite; non solo Enzo Napoli è al suo posto nella stanza del sindaco, ma la stanza è aperta a tutti i giornalisti. Meglio di così non si può. Lo ha sottolineato lo stesso presidente dell’ A.G.S. (Associazione Giornalisti Salernitani) Enzo Todaro nel suo intervento durante la cerimonia di auguri che il sindaco Enzo Napoli, la prima volta da vero sindaco, ha inteso dare a tutta la stampa locale che, in verità, è accorsa in massa. E’ stata una cerimonia più intima, quasi familiare, quella andata in scena per la prima volta in assoluto nella stanza dei bottoni e Todaro non ha mancato di sottolinearlo così come ha ribadito il ruolo della stampa che deve essere rispettato esattamente come la stampa deve rispettare il ruolo della politica e delle istituzioni. Enzo Napoli, visibilmente appannato da una fastidiosa influenza, ha parlato per oltre venti minuti ed è stato molto convincente mentre in piedi e da solo, dietro la pesante scrivania di mogano, ha elencato molte opere pubbliche piccole e medie portate a compimento in questo ultimo anno, il discorso è stato accompagnato anche dalla proiezione di specifiche slide per meglio illustrare il suo parlare. Nessuna parola, nessun accenno all’eclatante azione della DDA di Salerno presso la sede del Comune per l’acquisizione di atti relativi anche ai “mercatini di Natale” che lo stesso Comune, probabilmente in aututela, aveva provveduto a chiudere qualche ora prima dell’arrivo degli agenti. Sulla storia, è evidente, ci saranno nuovi e successivi risvolti che dovranno essere seguiti con molta attenzione. Ma Enzo Napoli è stato sorprendente per come ha descritto la sua squadra di assessori, alcuni dei quali presenti in sala al momento del suo discorso, fatta di giovani che vogliono imparare e di vecchi “politicamente parlando” che hanno consigli da distribuire; ha speso delle parole anche per elogiare il nuovo consiglio comunale, decisamente rinnovato rispetto al passato, che sembra avviarsi verso un indirizzo di gestione molto positivo e costruttivo, nonostante le problematiche che comunque esistono e che devono esistere per un giusto discorso democratico a tutto vantaggio della comunità. Ho osservato attentamente il sindaco durante tutta la cerimonia degli auguri ed ho avuto l’impressione che in lui quella vena socialista che lo caratterizzava negli anni ’80 stia ritornando a galla. Mi è piaciuto la notazione che ha inteso fare in merito alle caditoie che diffuse in tutta la città dovrebbero servire ad accogliere l’acqua piovana quando cade in quantità eccessiva. Quello delle caditoie è un antico problema, legato anche alle fogne, che spesso i sindaci non affrontano perché i lavori in sottosuolo non si vedono; ebbene Napoli ha precisato che la sua amministrazione è impegnata da tempo nella manutenzione almeno della caditoie e che quando ci saranno i fondi necessari si metterà mano al sistema fognario nel suo complesso. Del resto questo problema era presente ed evidente anche durante le giunte laiche e di sinistra degli anni 80 e 90, delle quali Enzo Napoli faceva parte; un problema che lo stesso Napoli, da assessore dell’epoca, aveva spesso affrontato ed avviato a risoluzione. Alla fine un sobrio ma elegante buffet è stato aperto dal sindaco che ha brindato con il presidente dei giornalisti.

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