SANITA’: l’Atto Aziendale dell’ASL Salerno è stato approvato dalla Regione con Decreto Commissariale n.1 dell’11gennaio 2017. E la cardiochirurgia ?

Annalisa Corinaldesi

SALERNO – Tanto tuonò che piovve, direbbe qualcuno; finalmente è arrivata la luce, direbbe qualche altro. Tra queste due estremizzazioni contrapposte c’è, comunque, una realtà e cioè che l’atto aziendale dell’ASL di Salerno è un fatto concreto, approvato e da mettere in atto nei prossimi mesi. Al riguardo il Direttore Generale dott. Antonio Giordano ha diffuso, tramite l’ufficio stampa,  la seguente dichiarazione:

  “ L’approvazione dell’Atto aziendale è un passaggio decisivo perché rende esecutivo il modello di organizzazione dell’ASL Salerno che avevamo programmato, ora possiamo procedere agli interventi che consentiranno alle nostre strutture di funzionare in modo più razionale e di rispondere meglio ai bisogni assistenziali. Il decreto ci dà 60 giorni per la presentazione del piano delle attività territoriali, che, però, in realtà è stato già in larga parte definito nel nostro Atto Aziendale. Procediamo, quindi, da subito a dare corso partendo dal territorio, a giorni pubblicheremo la procedura per il conferimento degli incarichi dei Direttori dei Distretti; poi seguiranno le procedure relative agli incarichi delle funzioni di supporto territoriali e delle funzioni centrali: penso, infatti, che il presupposto per avviare questa fase sia la definizione delle figure apicali alle quali è affidata la responsabilità di rendere operativi gli obiettivi aziendali.  Per quanto riguarda gli ospedali siamo pronti a realizzare le azioni per eliminare le duplicazioni dei reparti all’interno dello stesso ospedale, duplicazioni che comportano spreco di risorse e pochi vantaggi per la salute dei cittadini. Inoltre introduciamo immediatamente l’organizzazione dipartimentale, entro quindici giorni inizieremo a nominare i direttori di dipartimento, attraverso i quali completeremo questo processo virtuoso, che consente di ottimizzare il governo delle risorse e sviluppare la crescita professionale e la qualità dei servizi. A ciò si aggiunga che con i bandi e le mobilità che ci permettono di reclutare quasi 130 medici, per lo più ospedalieri, da destinare ai reparti in maggiore sofferenza e con le procedure( autorizzate dalla Regione)  di affidamento di circa 30 incarichi apicali (cioè i primari) di reparti chiave, avremo già nei prossimi mesi un quadro sostanzialmente rinnovato, con effetti positivi sui livelli assistenziali garantiti ai cittadini della nostra provincia”. Ogni decisione, e l’approvazione dell’atto aziendale della Asl è una decisione importante, porta con se consensi e dissensi; accadrà anche questa volta e probabilmente saranno necessarie delle modifiche. Bisognerà anche attendere la pubblicazione dell’atto aziendale dell’AOU – Ruggi (che è cosa diversa dalla Asl) con le modalità di attuazione anche, se non soprattutto, per conoscere la definitiva sistemazione del polo di cardiochirurgia presso l’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona, un polo di eccellenza che rischia di perdere il suo splendore locale, regionale e nazionale per via della temuta e scongiurata divisione della stessa in due reparti specifici e diversi, urgenza ed elezione, da affidare (almeno così si dice) ai dottori Enrico Coscioni e Severino Iesu, rispettivamente. Solo per inciso ricordiamo che contro questa scissione si sono pronunciati ben 91 operatori della cardiochirurgia sottoscrivendo un documento di protesta.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *