il Quotidiano di Salerno

direttore: Aldo Bianchini

CARDIOLOGIA INTERVENTISTICA ED EMODINAMICA

da Cinzia Ugatti (portavoce AOU)

 

SALERNO – L’Agenzia Generale Nazionale per i Servizi sulla Salute ha da poco pubblicato i dati relativi alle performances degli ospedali italiani, valutati tutti con gli stessi parametri, in modo che possa essere possibile anche un’analisi comparativa.

Tra i dati del 2015 analizzati, emerge chiaramente come l’attività dell’A.O.U San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona di Salerno sull’apparato cardiocircolatorio rappresenti il 22,3 % sul totale dell’attività svolta valutata. L’Agenas attribuisce a tale performance un valore nella media nazionale.

L’Agenzia, successivamente, ha suddiviso il settore in singoli parametri e qui è emerso che il trattamento dell’infarto del miocardio acuto mortalità a 30 giorni, ha un livello di aderenza a standard di qualità alto, così come il trattamento del miocardio acuto  in soggetti trattati con PTCA entro due giorni. Nella media nazionale, invece, troviamo la Valvuloplastica o sostituzione di valvole cardiache, i Bypass aortocoronarici isolati, la riparazione di aneurisma non rotto dell’aorta addominale.

Questi dati consentono all’AOU di Salerno di collocarsi in Regione Campania, in merito ai settori della Cardiologia Interventistica ed Emodinamica, come primo ospedale per risultati, registrando una percentuale di attività (54,44 %) ben superiore al dato nazionale (43,32 %).

Questo è un risultato straordinario, perché comparando i dati con quelli di altre realtà, che pure sono importanti sul sistema cardiocircolatorio, si evidenzia che nessuno riesce ad ottenere simili performance: ad esempio il Cardarelli,  per quanto riesca ad essere superiore alla media si ferma solo al 47,51 per cento, e il Moscati di Avellino al 49,67 %.

In definitiva, attraverso i dati raccolti ed effettuando un’analisi comparativa, l’Agenas è riuscita ad evidenziare che tra tutti gli Ospedali della Regione Campania, all’A.O.U San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona di Salerno la performance di infarti trattati entro due giorni con angioplastica coronarica è talmente buona che registra una mortalità più bassa rispetto alla media nazionale.

L’eccellente standard è stato confermato anche negli anni successivi considerando che tale risultato non si ottiene in poco tempo: quando si supera il dato medio nazionale con il distacco registrato dalla nostra Azienda, non lo si fa da un giorno all’altro, ma è grazie ad un percorso che da anni vede la Cardiologia Interventistica e l’Emodinamica tra le nostre eccellenze.

 

 

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