PORTO: cosa c’è dietro il porto e quanto ci costa Spirito ? il trionfo di Annunziata e la sconfitta di De Luca !!

 

Aldo Bianchini

 

SALERNO / AUGUSTA –  Quando si parla del porto di Salerno e della sua Autorità la domanda è una soltanto: “Quale cambiale doveva pagare ovvero che cosa ha patteggiato De Luca per aver lasciato andare alle ortiche una splendida realtà come la portualità salernitana ?”. La risposta è assolutamente difficile anche perché un giornalista e le sue inchieste possono arrivare fino ad un certo punto, poi si imbatte contro una cortina fumogena che tutto avvolge e cancella. Una cosa, però, non potrà mai essere cancellata in quanto è sufficiente ragionare con logica per capire la grande sconfitta di Vincenzo De Luca (governatore della Campania) e il vero trionfo di Andrea Annunziata (già presidente dell’Autorità Portuale di Salerno) letteralmente catapultato alla Presidenza dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Orientale. Per coerenza ricordo ch già in passato ho scritto della palese prima grande sconfitta di De Luca che da convinto sostenitore della Città di Salerno aveva mollato gli ormeggi consentendo l’annessione di Salerno al Porto di Napoli con ineludibile grave soffocamento, per non dire perdita, di una meravigliosa realtà che l’avvocato Annunziata aveva costruito container su container, turista su turista, dimostrando capacità spiccatamente ed altamente professionali in materia di portualità che è cosa assai difficile. In tutta sincerità io non so quanta sia la professionalità di Annunziata (personalmente credo sia enorme) e quale sia stata la vera ragione del suo “silenzioso siluramento” (e queste cose le sa fare soltanto De Luca !!), so per certo che la Commissione Permanente  del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti non ha esito un solo secondo per concedergli il nulla osta (con 11 voti favorevoli, 5 contrari, 1 scheda bianca e 1 astenuto) per l’ottenimento della Presidenza della importantissima Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Orientale; non solo, la Commissione ha ben evidenziato “la notevole esperienza acquisita dallo stesso nel settore marittimo-portuale per i numerosi incarichi svolti, tra i quali quello di Sottosegretario di Stato alle Infrastrutture e trasporti e di Presidente dell’Autorità Portuale di Salerno”. Dunque, ciò che per il Ministero è di eccellente qualità, per De Luca diventa di bassa lega e da buttare via senza pietà. Dico questo perché  confortato dal modo brusco, brutale e senza ragione con cui Andrea Annunziata è stato praticamente cancellato dalla scena politico-gestionale di un Ente che aveva raccolto quasi in briciole ed aveva saputo portare sulle vette di eccellenze mondiali. Per i non addetti ai lavori è giusto ricordare che Annunziata è stato presidente dell’A.P. di Salerno fino al 31 dicembre 2016 e che il giorno dopo è stato letteralmente abbandonato a se stesso senza avere la possibilità neppure di incontrarsi con il governatore e già sindaco di Salerno; è vero che nei corridoi bene informati si sussurra che Annunziata nell’ultimo anno (il 2016 !!) non aveva più incontrato De Luca ma è vera anche l’altra tesi e cioè che Annunziata come voleva la prassi si era reso disponibile e che De Luca con il suo modo sprezzante lo aveva rimandato sempre alle calende greche. Non sto difendendo a spada tratta Andrea Annunziata, sto mettendo in luce come un Ente portatore di occupazione, turismo, economia per l’intero territorio sia stato sacrificato sull’altare di non si sa bene che cosa. E qui ritorna la domanda in apertura. Pochi giorni fa scrivevo “Fort Lauderdale chiama … Salerno non risponde” non a caso; intendevo cominciare l’analisi di quanto Annunziata ha fatto a livello mondiale, di quali potrebbero essere le ripercussioni sulla nostra struttura portuale, e se le iniziative promosse da Annunziata e già in stato avanzato saranno portate a termine. Per il momento abbiamo un’ Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale (Napoli – Salerno Castellammare) con Napoli a reggere i fili e la bacchetta e con un presidente, Pietro Spirito, inesperto di traffici marittimi (così recitano le cronache giornalistiche !!), graziato di una dote corposissima in fatto di emolumenti che gli dovranno essere dati. Ma per questo è meglio lasciare lo scritto all’avvocato Michele Fischetti che su FaceBook, in data 17.3.17, ha postato la seguente notizia: “”L’ultima follia a Napoli: il presidente del porto guadagna più di Putin. Il manager di area Pd si è attribuito una paga da 230mila euro. Batte pure Hollande e Merkel. Guadagna più di Angela Merkel e di Vladimir Putin, il presidente dell’Autorità portuale del Mar Tirreno centrale. Pietro Spirito, manager di area Pd, non rappresenta un Paese, non deve governare l’economia di una nazione, non è la massima carica di uno Stato eppure ha uno stipendio che supera di gran lunga quelli di politici e uomini delle Istituzioni europei. Il suo statino paga è di 230mila euro all’anno più le spese sostenute per le «missioni relative all’assolvimento dei compiti istituzionali», recita la delibera del comitato di gestione vidimata dal segretario Francesco Messineo e dal presidente della seduta Umberto Masucci. Il paragone coi leader mondiali è presto fatto: la cancelliera tedesca percepisce 220mila euro, il presidente russo invece appena 145mila euro. L’inquilino dell’Eliseo può contare su un conto corrente di poco più sostanzioso: 200mila euro””. Mi astengo da qualsiasi commento; mi aspetterei, però, una qualche puntualizzazione da parte del governatore De Luca non fosse altro che per spiegare a tutta la Campania ed ai suoi elettori perché ha gestito in maniera così maldestra l’intera vicenda portuale salernitana e campana. Alla prossima. Per intanto gli auguri da parte di tutta la nostra redazione al neo Presidente Andrea Annunziata di una della autorità portuali più grosse del Mediterraneo, proprio nel momento in cui si dovrà organizzare l’importante G/7 di giugno che Annunziata dovrebbe essere chiamato ai vertici organizzativi.

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