Certosa: io entro, loro forse entrano, voi non entrate…

Aldo Bianchini e Ennio Sica
PADULA – Martedì 16 maggio scorso presso la Certosa di San Lorenzo a Padula si è tenuta la sottoscrizione di un accordo di gestione e valorizzazione del monumento tra il Comune di Padula ed il Polo Museale della Campania. Non entrando nel merito del contenuto dell’accordo, che verrà esposto in un altro nostro articolo, ci vogliamo soffermare su quanto accaduto prima dell’incontro. Inizialmente l’appuntamento era alle ore 11:00, successivamente spostato alle ore 12:30, e ad essere invitati direttamente dall’Amministrazione Comunale c’erano anche i giornali locali. Nonostante la leggera pioggia, il portone principale della Certosa non si apriva, i giornalisti sono rimasti fuori fino all’arrivo degli esponenti politici. Come ci racconta un collega, l’ingresso al monumento non è stato immediato, ed anche il Sindaco non ha avuto un accesso veloce. La direzione della Certosa in un primo momento ha acconsentito l’accesso agli amministratori e solo in un secondo momento anche ai giornalisti che però successivamente si sono ritrovati davanti ad un altro portone chiuso, quello dell’ufficio amministrativo della Certosa. Tutto questo “trattare” si è svolto davanti al portone d’ingresso, dove oltre agli invitati ufficiali, c’erano i rappresentanti del Comitato Civico di Padula, appunto due semplici ed innocui cittadini che avrebbero voluto assistere alla sottoscrizione dell’accordo, presenza acconsentita dalla direzione del Polo Museale ma negata dall’Amministrazione Comunale. Insomma un teatrino comico che ha lasciato basiti tutti i presenti. Per dare voce a quei cittadini di seguito riportiamo il commento, di uno di loro, ai post pubblicati su FB dai giornali locali riguardanti l’incontro –
Denunciamo il grave comportamento da parte dell’Amministrazione Comunale di Padula nel non aver consentito ai Cittadini Padulesi di presenziare alla ratifica dell’accordo, nonostante il nulla osta della direttrice del polo museale ospitante. In stridente contrasto col proclamato coinvolgimento della popolazione locale ed in spregio alle più elementari regole del “bon ton” il Sindaco Imparato ha impedito ai rappresentanti del Comitato Civico di Padula di entrare nell’aula consigliare al momento della firma. Tale presenza avrebbe avuto un significato puramente simbolico di vicinanza dei cittadini verso la propria Amministrazione, in un’occasione così importante ed unica. Probabilmente questo interesse è stato invece percepito come un’inopportuna ingerenza rispetto a questioni di esclusivo interesse dei membri del Consiglio Comunale (?!) Naturalmente disconosciamo le ragioni che hanno portato il Sindaco ad allontanare il Comitato Civico di Padula, così come restiamo a dir poco perplessi rispetto alle affermazioni dell’assessore Comuniello nel “suggerire” al Comitato di “non occuparsi di affari che non lo riguardano” (?!) Orbene, ci asterremo dal chiedere all’Assessore Comuniello cosa volesse intendere con tale affermazione, ma ciò ci convince sempre più del fatto che se i giovani e le forze migliori della società restano lontane dalla vita amministrativa, è proprio perché qualcuno ritiene che la Casa Comunale, non sia la Casa di tutti, bensì di soli pochi “eletti”. Ci auguriamo che il Sindaco in prima persona sappia motivare con convinzione il comportamento della propria Amministrazione, auspicando in un recupero di stile nelle prossime occasioni. Intanto il Comitato Civico di Padula continuerà ad oltranza il proprio civile ed educato confronto, nella certezza che solo il pacifico e leale scambio di idee e di collaborazione potrà contribuire alla crescita della nostra amata Città. Viva Padula e Viva i Padulesi!
Sicuramente il trattamento riservato ai due cittadini padulesi non è stato esemplare, anche perché l’accordo, essendo di natura pubblica, è stato fatto proprio per quei cittadini, e non per un interesse privato. Il dialogo ed il confronto sono alle basi della democrazia, per il bene della città della Certosa e per quello di chi la vive, siamo sicuri che il sindaco Imparato chiamerà a se i suoi cittadini per un nuovo incontro chiarificatore e per spiegare le motivazioni della scelta.
Ma il dubbio resta in merito allo stop dei colleghi giornalisti davanti il portone dell’ufficio della direzione della Certosa. Qualche collega in confidenza ha parlato di possibili modifiche dell’ultim’ora da farsi sull’accordo. Insomma un mistero da svelare, che si cela sicuramente tra le righe dell’intesa tra il Polo ed il Comune.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *