SCUOLA: quella finlandese non tira !!

Di Franco Pelella

SALERNO – Ho letto che il sistema scolastico più avanzato del mondo, quello finlandese, ha introdotto il metodo interdisciplinare. Da agosto del 2016 le scuole della Finlandia garantiscono un approccio collaborativo permettendo agli studenti di scegliere un tema che li interessa e di impostare attorno ad esso il lavoro complessivo, sia in aula che attraverso il coinvolgimento di esperti esterni. Ma il pedagogista Benedetto Verdecchi non è d’accordo. Egli ha fatto le seguenti dichiarazioni: 1) La Finlandia sta pagando l’eccessivo investimento in tecnologie in campo didattico. 2) Non abolirei assolutamente le materie dalla scuola italiana. 3) Sono stanco di esperienze di cui nessuno ha mai provato scientificamente la validità. 4) La nostra realtà è completamente diversa e noi dovremmo occuparci di altro (SALVO INTRAVAIA: Vertecchi: “Copiarli da noi sarebbe un grave errore; La Repubblica, 30/5/2017). Ma mi sembra difficile contestare la validità del metodo interdisciplinare introdotto nella scuola finlandese; è oramai scontato che i problemi più rilevanti della nostra società possono essere risolti solo utilizzando varie discipline. Inoltre mi sembra scontato anche il fatto che una scuola impostata in questo modo suscita molto più interesse negli allievi; per questi motivi non capisco l’opposizione del professor Vertecchi all’esperienza finlandese. La mia opinione è che in questo, come in altri casi, i pedagogisti italiani come il professor Vertecchi costituiscono un fattore di freno rispetto all’innovazione culturale; è risaputo che molti dei problemi della scuola italiana derivano dall’arretratezza dei programmi da loro elaborati.

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