il Quotidiano di Salerno

direttore: Aldo Bianchini

Certosa: quando il gatto non c’è il topo balla … come dire che l’amministrazione dispone e il cittadino non collabora !!

Aldo Bianchini – Ennio Sica
PADULA – La sera del convegno dedicato agli “Antichi Statuti Comunali” il Sindaco di Padula Paolo Imparato nel corso del suo intervento si soffermò molto sul problema dei parcheggi selvaggi e dell’abbandono dei rifiuti soprattutto lungo le strade che costeggiano la Certosa di San Lorenzo. “Saremo durissimi” disse a voce alta Imparato e in quel momento non capimmo il perché di tanto fervore contro quei cittadini che non rispettano le regole della convivenza civile.
Per dare risposte giornalistiche concrete ci siamo recati sul posto per capire le dimensioni del problema e per cercare di suggerire anche delle soluzioni; non bisogna sempre criticare proprio perché c’è, un po’ dovunque, la pessima abitudine di non rispettare le poche regole che ogni amministrazione comunale impone alla sua rispettiva comunità.
“E’ fatto divieto di abbandonare o depositare, in qualsiasi modo, rifiuti di qualsiasi natura” questo è il messaggio che si legge sulla rete da cantiere che da qualche giorno impedisce l’accesso all’area che si trova tra l’alveo del torrente e la strada adiacente il locale campo sportivo. Alzando gli occhi la veduta in lontananza dell’eremo a San Brunone che fino a qualche giorno fa era interrotta da diversi cumuli di rifiuti, alcuni interrati, altri ben riconoscibili come calcinacci, probabilmente risultato di una ristrutturazione edile, oppure rami forse di risulta delle potature di qualche giardino, e per finire una vasta area incendiata, di materiali non identificabili in lontananza. Insomma un bel biglietto da visita. Vari mezzi meccanici ora stanno ripulendo l’area ridando dignità ad un luogo che dovrebbe essere sempre tenuto nel miglior modo possibile vista l’adiacenza alla Certosa.
Ultimamente, nonostante le buone intenzioni del sindaco di Padula Imparato esternate anche alla stampa locale, il “benvenuto” sul viale continua con le autovetture in sosta selvaggia, nonostante il divieto di sosta presente. Proseguendo, fino all’avvento della rievocazione storica della “frittata delle mille uova”, il “benvenuto” si concludeva con un gruppo di persone che nonostante le transenne, forse non fissate nel giusto modo, per dimostrare il loro senso civico attraversavano il ponte che unisce via Vascella al viale, ponte finito di costruire da mesi ma tecnicamente impraticabile (non ancora collaudato ?) fino al 10 agosto. Insomma, in alcuni giorni a Padula sono tutti in vacanza e chiunque si sente in diritto di fare qualsivoglia cosa.
Ma chi dovrebbe controllare tutto ciò e far si che il biglietto da visita sia diverso? Probabilmente la parola “accoglienza” la troviamo solo scritta (in aggiunta, ndr) all’Accordo di valorizzazione tra il Comune ed il Polo Museale, che sarebbe dovuto essere operativo dal primo luglio scorso ma che ad oggi sembra essere, se non proprio dimenticato, almeno sospeso fino a data da destinarsi. Alcune voci sostengono che si sta prendendo tempo per far si che la costituenda cooperativa che gestirà tutto il sistema museale sia pronta al grande passo e che oggi è impegnata nell’arruolamento di figure utili, come figli di personaggi cosiddetti illustri della vita sociale padulese. Certo è che se il “benvenuti in Certosa” è questo, la valorizzazione diventa qualcosa di veramente molto difficile. Restiamo in attesa dell’accoglienza che il Comune di Padula riserverà ai visitatori il giorno della storica fiera del 16 agosto, solitamente con alcune centinaia di venditori ambulanti che occupando le strade di accesso al monumento vi rendono difficile l’accesso.
Chissà se il Polo Museale (e per esso la direttrice Alfinito) è a conoscenza di questo evento tradizionale e chissà se prenderà in considerazione il mancato incasso dovuto al difficile raggiungimento della Certosa per cattiva organizzazione.
La nostra proposta (i giornalisti devono anche proporre !!) è quella di creare un percorso fornito di apposita segnaletica per permettere ai visitatori di accedere in Certosa tramite l’ingresso secondario di via Provinciale, permettendo la sosta nei pressi dello Scalone Vanvitelliano. Una forma di accoglienza diversa vista l’eccezionalità della giornata. Vedremo e vi diremo…

1 Commento

  1. Risposta breve: A questi Imbecilli, (avrebbe scritto Unberto) mi permetto di consigliare, che per proporre a Padula, bisogna Sapere ed in particolare le Leggi, anche sulla Proprietà, Disponibilità ed Uso, dei luoghi. Per motivi feriali mi fermo, ma riprenderò a fine settimana, con fatti, abusi e condanne avvenuti 50 anni fà. Buon Ferragosto.

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