SUD ANCORA TROPPO RIGIDO NELL’APPLICAZIONE DELLE NOVITÀ INTRODOTTE SULLE PROCEDURE SOTTO – SOGLIA DAL CORRETTIVO AL CODICE DEI CONTRATTI (D.LGS. N. 56/2017) E DALLE LINEE GUIDA ANAC N°4/2016

da Barbara Albero

SALERNO – Contratti “sotto soglia”, affidamenti diretti alle cooperative sociali, semplificazione e standardizzazione delle procedure, trasparenza ed efficienza dell’azione amministrativa, apertura della concorrenza, garanzia dell’affidabilità degli esecutori, riduzione del contenzioso. Sono alcuni degli obiettivi che si ravvisano all’entrata in vigore del decreto legislativo 56/2017, il primo ed “unico” decreto correttivo in senso tecnico al Codice dei contratti pubblici, che pone gli operatori di fronte alla necessità, e all’urgenza, di riallineare nuovamente gli atti e i procedimenti di aggiudicazione alle nuove numerose ed importanti innovazioni.
Affidamenti diretti, le procedure negoziate (in particolare senza previa pubblicazione di bando), le opzioni di rinnovo, proroga e ripetizione dei contratti, la procedura negoziata senza bando, le convenzioni con le Cooperative sociali di tipo “B” e con le altre Onlus. E’ su questi temi che si è tenuto a Palazzo di Città a Salerno nel Salone dei Marmi il convegno dedicato alle “novità introdotte sulle procedure sotto-soglia dal correttivo al codice dei contratti” che con le linee guida ANAC n. 4/2016 costituiscono il nucleo centrale delle “disposizioni” applicabili agli affidamenti del sotto soglia comunitario.
I lavori sono stati aperti dal saluto istituzionale del Sindaco di Salerno Vincenzo Napoli, mentre a portare un qualificato ed autorevole contributo e ad illustrare le numerose novità è stato l’Avv. Alessandro Massari, amministrativista, specializzato nella consulenza in materia di appalti e servizi pubblici, nonché direttore della Direttore della Rivista Internet Appalti&Contratti che ha dialogato in modo particolare con chi ha competenze tecniche. Numerosi i partecipanti catturati dell’interesse di un relatore di prim’ordine: in prima fila il presidente della Soresa Giovanni Porcelli, il direttore del Settore Ambiente e Protezione Civile del Comune di Salerno l’ingegnere Luca Caselli, il direttore Staff del Sindaco Dr. Alberto Di Lorenzo, alcuni responsabili di settore di Amministrazioni ed aziende pubbliche operanti nei settori ordinari della provincia di Salerno, liberi professionisti interessati alla materia. Ma tra i partecipanti è spiccata l’assenza dei dirigenti comunali e assessori preposti a responsabilità di procedure d’appalto.
L’incontro, organizzato dal Consorzio Solidarietà Salernitano (società cooperativa sociale), in collaborazione con il Comune di Salerno, è stato incentrato sulle innovazioni introdotte dal correttivo che consente una significativa semplificazione procedimentale per l’affidamento dei contratti, facilita la partecipazione delle piccole e medie imprese agli appalti pubblici e permette ai committenti di farne un miglior uso per sostenere il conseguimento degli obiettivi strategici, in primis uno strumento di politica sociale. L’avvocato Massari ha posto l’attenzione sulla possibilità per le Pubbliche Amministrazioni di riservare il diritto di partecipazione, alle procedure di appalto e a quelle di concessione, ad operatori economici e a cooperative sociali e loro consorzi, il cui scopo principale sia l’integrazione sociale e professionale delle persone con disabilità o svantaggiate o di riservarne l’esecuzione nel contesto di programmi di lavoro protetti quando almeno il 30 per cento dei lavoratori dei suddetti operatori economici sia composto da lavoratori con disabilità o da lavoratori svantaggiati.
Tra le procedure negoziate “semplificate”, particolare rilievo riveste l’affidamento nell’ambito dei 40 mila euro di lavori, ma anche la soglia dei servizi sociali fissata a 750 mila euro quando si tratta di servizi che hanno maggiore ricaduta sul territorio.
servizi e forniture, l’affidamento diretto “adeguatamente motivato”, il giusto inquadramento dei principi, ovvero in che modo i riferimenti di carattere generale quali la economicità, “efficacia, tempestività e correttezza, libera concorrenza, non discriminazione, trasparenza, proporzionalità, nonché di pubblicità” si pongono rispetto all’affidamento diretto.
Si è approdati, dunque ha rimarcato l’avvocato amministrativista a obiettivi importanti e ragguardevoli nei confronti di realtà imprenditoriali medio piccole del nostro Paese.
Con i cambiamenti apportati dal nuovo codice dei contratti pubblici si cerca in definitiva di di eliminare o, comunque, ridurre la notevole ingessatura dell’infernale macchina degli appalti pubblici.
Ma se da un lato le nuove procedure di affidamento semplificato fanno registrare margini di flessibilità non solo da parte di molti comuni del Nord e Centro Italia che stanno facendo leva allo strumento dell’accordo senza troppa ansia, ma anche da parte delle municipalizzate che hanno attivato lo strumento negli affidamenti fino alla soglia del 30% del fatturato, al Sud Italia restano invece paletti ed una certa rigidità dopo il correttivo al codice degli appalti.

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