Fisco e Fitti: Attenzione alla risoluzione anticipata

Di Maria Vittoria Maltese

NAPOLI – Quando il contratto di fitto di un immobile viene interrotto anticipatamente occorre fare molta attenzione agli adempimenti verso il fisco.

In particolare occorre versare un’imposta fissa di 67 euro entro 30 giorni dall’evento.

Essa può essere versata in due modi:

  • utilizzando i servizi telematici dell’Agenzia (software RLI o RLI-web) tramite richiesta di addebito su conto corrente
  • con il modello F24 Elementi identificativi, utilizzando il codice tributo 1503.

In caso di versamento con F24 Elementi identificativi è necessario comunicare la risoluzione all’ufficio dove è stato registrato il contratto presentando, nello stesso termine di 30 giorni, il modello RLI debitamente compilato.

L’imposta non è dovuta se tutti i locatori hanno optato per il regime della cedolare secca; in ogni caso occorre comunicare la risoluzione anticipata all’ufficio dove fu registrato il contratto. La comunicazione avviene con modello RLI.

Nel caso tali adempimenti non vengano eseguiti e gli immobili restano sfitti l’Agenzia delle Entrate pretenderà le imposte sul reddito anche per i periodi in cui non è stato incassata alcuna somma.

Tener presente che le imposte poi richieste saranno maggiorate dalle sanzioni e dagli interessi che possono arrivare anche 100% delle imposte.

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