il Quotidiano di Salerno

direttore: Aldo Bianchini

BMTA 2017: Ugo Picarelli … il manager !!

Aldo Bianchini

PAESTUM – La Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico (BMTA) è finita e già i numeri, virtuali, parlano di straordinario successo; per quelli reali bisognerà attendere i prossimi mesi nel corso dei quali si conosceranno sia l’entità degli scambi che la solidità degli stessi, nel senso che si avrà l’esatta conoscenza della dimensione di quanto una Borsa così imponente ha lasciato sul territorio della Piana del Sele e di quanto la stessa Borsa abbia inciso, in termini percentuali, sull’economia dell’intera zona e di tutta la provincia di Salerno.
La previsione, ovviamente, è molto rosea e viene da lontano, viene dai successi continui e sempre in aumento che hanno caratterizzato, edizione dopo edizione, la Borsa fin dalla sua nascita per arrivare prima alla maggiore età e poi al compimento del ventesimo anno.
Il dato certo che viene fuori dalla ventesima edizione della BMTA e che ricalca e conferma la storia dell’evento è l’identità di un personaggio che rappresenta la storia stessa della Borsa: Ugo Picarelli, questo il nome e cognome di chi ha creato, curato, assistito ed accompagnato l’evoluzione in progress dell’evento, difendendone il suo spirito anche nei momenti difficili che non sono stati pochi; fin da quando nel lontano 1998 Picarelli partorì, da solo, l’idea della Borsa depositandola subito nelle sapienti mani di Alfonso Andria (allora presidente della Provincia) che afferrò al volo l’occasione facendola subito sua e lanciandola nel panorama turistico-archeologico internazionale.
E in questi venti anni Ugo Picarelli si è affermato sempre di più come l’uomo immagine della Borsa ma anche come un vero, forse unico, manager con un profilo nazionale ed internazionale; un manager capace di superare difficoltà politiche e istituzionali e di tessere incredibili e fruttuosi rapporti a livello planetario. Non per caso e non a caso nel corso di questa ultima edizione e proprio per questa intelligente e continua opera di raccordo tra le varie esigenze, di superamento delle numerose difficoltà ed anche, ed anche per la professionalità, la passione e la competenza spese nel corso di un ventennio Taleb Rifai ha consegnato al Fondatore e Direttore della Borsa, Ugo Picarelli, un riconoscimento speciale da parte della World Tourism Organization, con la seguente motivazione: “In riconoscimento del contributo significativo di Ugo Picarelli allo sviluppo sostenibile del turismo archeologico e culturale, per la sua visione straordinaria e il suo impegno a favore del turismo e della partnership culturale nell’area Mediterranea e oltre”. Un premio del genere non è il solito cucchiaino di miele spalmato su un pezzo di pane, è la consacrazione ufficiale di un lavoro sicuramente svolto nella ricerca di un’affermazione personale (che il premio storicizza) ma anche il riconoscimento di un lavoro svolto in favore di un intero territorio in termini di economia diretta e indiretta in dipendenza di un’idea geniale che ormai è radicata perfettamente tra le vestigia e i templi di Paestum fino al punto di aver condizionato la presenza nel sito del principale aspirante premier Matteo Renzi in giro con il suo treno per l’Italia.
Ma la riconosciuta abilità di Ugo Picarelli non si ferma qui; con pazienza certosina ha avuto l’abilità di capire come doveva superare, e le ha superate, quelle che mi piace definire come “le tre fasi storiche della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico”. Nella prima fase la Borsa appariva completamente sponsorizzata e gestita dall’amministrazione pubblica (Comune, Provincia e Regione); nella seconda un lungo periodo di incertezza e di sganciamento dalle vecchie logiche partitiche e di deciso rinnovamento verso traguardi ambiziosi; la terza di completa autonomia dal potere politico-istituzionale, lo stesso potere che ieri gestiva tutto e che oggi deve accodarsi per essere trascinato, quasi per mano, dall’azione prorompente di Picarelli e della sua perfetta organizzazione fatta di grande capacità manageriale.
Insomma, questo è Ugo Picarelli che, piaccia o no, tutto quello che tocca diventa almeno materiale di grande interesse, per non dire oro. Ed è proprio questo che, al di là dei numeri, ha salvato la Borsa dai numerosi tentativi di imbarbarimento politico, in quelle numerose occasioni l’abilità di Picarelli fece un salto di qualità eccezionale fino al punto di preservare la sua creatura dalla sfascio totale. Come accadde per l’accoppiata Bimed-Provincia che, seppure valida come idea concettuale tanto è vero che Andrea Iovino la continua per fatti suoi e con ottimi successi, quella ideale Borsa-Scuola finì per diventare presto soltanto un carrozzone politico che fu sfasciato non appena le colorazioni pseudo politiche cambiarono ai vertici dell’istituzione “Provincia” con l’avvento di Edmondo Cirielli alla presidenza; Cirielli naturalmente non si fermò alla scuola e mise mano anche al turismo archeologico finendo per scontrarsi con un muro di gomma rappresentato dall’autonomia e dall’indipendenza nonché dalla grande abilità manageriale di Ugo Picarelli che dopo la prima fase di crescita con Alfonso Andria aveva già cominciato a tirare i remi in barca con l’amministrazione Villani. Se difatti facciamo un esame sereno e super partes dobbiamo anche riconoscere che in quel quinquennio, come detto, ci fu una crescita sopra le righe della Bimed-Scuola (evento molto politicizzato) e una decrescita della BMTA che faceva immaginare tempi duri per Picarelli e la sua geniale creatura; ma il risultato finale diede pienamente ragione ad Ugo Picarelli, la Bimed-Scuola naufragò sotto un mare di polemiche e di vendette trasversali, la BMTA trovò la forza di superare tutte le difficoltà e di autorilanciarsi verso un futuro pieno di successi.
A conti fatti doveva finire così, perché la BIMED non seppe staccarsi in tempo dalla politica, la BMTA grazie, invece, al suo manager di assoluta qualità “Ugo Picarelli” lo aveva già fatto.

2 Commenti

  1. Condivido la tua analisi Ugo è un vero manager del turismo

  2. Ho seguito con molto interesse le puntuali informazioni date dal Quatidiano di Salerno sulle giornate dedicate alla XX edizione della BMTA, sulle manifestazioni che ne hanno caratterizzato lo svolgimento, sui tanti personaggi che l’hanno illustrata con la loro presenza e sulle numerose persone che hanno visitato stand e padiglioni espositivi. Tanta dovizia di dati fa onore a codesto giornale: sono sicuro che si sia meritato l’apprezzamento del dr.Ugo Picarelli per la rinomanza, almeno in un ambito locale, che è stata data alla sua creatura, di cui dimostra di essere un abile e navigato manager. Rinnovo il mio disappunto per non aver riscontrato, se non tanta informazione, almeno qualche “trafiletto” sulla stampa in sede nazionale, in particolare sul CorSera. Per quanto riguarda quest’ultima testata, ho fatto una rimostranza scritta al suo vice direttore (salernitano), per non aver trovato – ma spererei di essermi sbagliato – un minimo di spazio nè sul quotidiano e neppure sugli allegati settimanali (Corriere Economia, Buone Notizie, Sette, Living, Io Donna). Fossi un organizzatore della Borsa o un responsabile della Rivista Archeo, prenderei in considerazione di far pervenire un garbato appunto a quella redazione per questa inspiegabile assenza.

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