il Quotidiano di Salerno

direttore: Aldo Bianchini

Elezioni 2018: Forza Italia e il bivio di Salerno … avanza il progetto Amatruda !!

Aldo Bianchini

 

SALERNO – Dire che il partito di Forza Italia (F.I.) a Salerno è ad un bivio è come scoprire l’acqua calda. E nonostante sia così semplice capirlo nessuno fino a questo momento lo aveva chiaramente detto almeno dai tempi della grande scissione del PdL da cui ebbero origine i due più grossi partiti del centro destra salernitano: Forza Italia e Fratelli d’Italia, appunto.

            Finalmente è uscito allo scoperto un giovane che, sfidando convenzioni e compromessi del passato, ha chiaramente intrapreso la strada del rinnovamento organizzativo e dell’inevitabile rottamazione di vecchi ed incartapecoriti personaggi che hanno incentrato soltanto sulla loro immagine le storie dei ari partiti di provenienza.

            In una recente intervista Gaetano Amatruda (il giovane che è uscito allo scoperto) ha esplicitamente dichiarato che “Forza Italia a Salerno è ad un bivio” e dovrà inesorabilmente scegliere una rinnovata direzione di marci dopo i tanti appuntamenti elettorali falliti nel recente passato.

            Qui va fatta una necessaria considerazione o meglio una domanda: “Perché F.I. è ridotta a terreno di scontro tra varie fazioni ?”.

La risposta, seppure semplice, è abbastanza dolorosa per gli interessati. Innanzitutto la responsabilità è dell’ex ministra Mara Carfagna che è assolutamente lontana dal discorso politico territoriale, per non dire altro.

Poi c’è la responsabilità del commissario provinciale, Sen. Enzo Fasano, che da ex macchina di voti si è sottomesso ad idee che non so o sicuramente sue ma che gli hanno consentito di vivacchiare nel Parlamento da oltre quindici anni, sostituendo le altre due bandiere della destra salernitana. Nino Colucci ed Enzo De Masi. E’ forse proprio questo il punto debole della destra salernitana, quello di voler tenere per decenni sempre gli stessi uomini ai vertici politici locali e nazionali. In questo va ricompreso anche FdI di Cirielli che da sempre è troppo schematizzato sulla sua figura emblematica di ex colonnello dei Carabinieri prestato alla politica.

Tutta questa situazione Mara Carfagna non seppe affrontarla per cercare di mantenere unito il partito al fine di portarlo ai successi elettorali che potrebbe anche conquistare vista e considerata l’indole più di destra che di sinistra dell’elettore medio salernitano. Qui ha fallito la Carfagna, inesperta delle questioni locali e male consigliata da tutti quelli che oggi le gravitano intorno, e per questo è bene cha scelga di candidarsi a Napoli perché a Salerno collezionerebbe l’ennesima brutta figura.

Dice benissimo Amatruda quando afferma che questa “E’ la stagione della responsabilità, dell’impegno al servizio di una causa più grande. Non è lo slogan vuoto del nuovismo, altra brutta tendenza di chi ha poche idee. A Salerno e per Forza Italia, ora o mai più, è il tempo delle scelte coraggiose e lungimiranti. Senza guerre, sono incomprensibili ai più, alle famiglie, ai giovani ed alle imprese in difficoltà”. Giustissima l’affermazione di Amatruda anche perché facendo riferimento al pensiero di Aniello Salzano (non so quanto ancora credibile !!) parla di un rinnovamento che vada oltre le aspirazioni personali dei singoli personaggi nella direzione del benessere generale del partito e dell’amministrazione della cosa pubblica. Ma anche per rinnovare il partito e dargli quegli Stati generali che solo Salerno non ha in tutta la Campania.

Ottimo, da applausi l’intervento a gamba tesa di Gaetano Amatruda che spero ardentemente non venga lasciato solo in una guerra che si annuncia senza esclusione di colpi; la gretta mentalità politica salernitana lascia, difatti, pensare ad una specie di occulto consenso verso l’azione di Gaetano, consenso che potrebbe però spostarsi subito su altre alleanze se l’azione del giovane politico dovesse scontrarsi con l più alte cariche del partito. Forse mi sbaglierò ma in questa battaglia non vedo ancora schierati gli altri personaggi che potrebbero andare al governo del partito e della pubblica amministrazione; alludo a personaggi come Roberto Celano, Lello Ciccone ed altri.

Se il partito è quello descritto da Amatruda cosa aspettano questi personaggi a scendere in campo; mandare a casa in una sola botta Mara Carfagna, Enzo Fasano, Franco Cardiello ed altri non sarà cosa facile né semplice e presupporrà numerosi scontri a tutti i livelli politici e istituzionali.

            Per farlo ci vorrà un vero e proprio movimento in grado di ribaltare le cose e di realizzare, come dice Amatruda,  “Il rinnovamento dovrà dunque interessare gli uomini, il metodo e le idee. Forza Italia a Salerno si caratterizzi allora per le capacità di individuare proposte utili alla crescita. Le liberalizzazioni, la riduzione delle tasse, la sicurezza. Il sostegno alle famiglie ed alle imprese. Ora e con interpreti credibili”.

            Mi piace moltissimo quest’ultima affermazione “interpreti credibili” perché mette in luce la validità del “Progetto Amatruda” che va in una direzione diametralmente opposta a quella voluta da quei vecchi e incartapecoriti (politicamente !!) personaggi che hanno pensato soltanto alle loro poltrone locali e nazionali.

1 Commento

  1. Sarebbe interessante chi dovrebbe certificare la credibilità di questi invocati nuovi interpreti.

Invia una Risposta

Attenzione: la moderazione dei commenti è attiva e questo può ritardare la loro pubblicazione. Non inoltrare più volte lo stesso commento.