il Quotidiano di Salerno

direttore: Aldo Bianchini

FARMACIA DI MURIA: UN CONSIGLIO AL GIORNO COS’E’ LA MALATTIA DEL PRIMO BACIO

 

Dr. Alberto Di Muria

PADULA – La mononucleosi infettiva è anche definita malattia del primo bacio perché Il virus che la causa può essere trasmesso attraverso la saliva, e quindi si può contrarre la malattia attraverso i baci. Ma la malattia può essere trasmessa anche tramite un colpo di tosse o uno starnuto oppure condividendo un bicchiere o le posate con una persona malata. La causa della mononucleosi è il virus di Epstein-Barr, che appartiene alla famiglia degli Herpes virus. Di norma non è grave: molti adulti sono stati esposti al virus di Epstein-Barr e hanno sviluppato gli anticorpi. Chi è immune non contrarrà più la malattia.

Tra i segni e sintomi della mononucleosi si possono avere: affaticamento, malessere generalizzato, mal di gola, produzione biancastra sulle tonsille che ricorda le placche batteriche, febbre, linfonodi ingrossati nel collo e nelle ascelle, gonfiore delle tonsille, mal di testa, eruzione cutanea, ingrossamento della milza.

I segni e sintomi come la febbre e il mal di gola di solito scompaiono quasi completamente nel giro di due settimane, invece l’affaticamento e il gonfiore dei linfonodi e della milza possono durare anche per alcune settimane. Negli adulti le manifestazioni possono essere particolarmente prolungate e severe.

Le complicazioni della mononucleosi possono essere più gravi della malattia in sé. La malattia può causare l’ingrossamento della milza, causando un dolore lancinante e improvviso nella parte alta del fianco sinistro. Tra le complicazioni della mononucleosi figurano anche i problemi al fegato. In alcuni casi potrebbe anche comparire l’ittero cioè la colorazione giallastra della pelle e della parte bianca degli occhi. Infine, il virus di Epstein-Barr può provocare problemi di salute molto gravi nei pazienti con sistema immunitario compromesso, ad esempio in chi è affetto dal virus HIV/AIDS o chi assume farmaci per sopprimere il sistema immunitario dopo un trapianto.

Non esiste una terapia specifica per la mononucleosi infettiva, perché gli antibiotici non servono a nulla quando si tratta di combattere le infezioni virali. La terapia si basa invece soprattutto sul riposo a letto e sul reintegro dei liquidi persi. I farmaci sono puramente sintomatici, come gli antinfiammatori per controllare il mal di gola, oppure si ricorre agli antibiotici per superare le infezioni secondarie che, alle volte, possono incorrere. La maggior parte dei segni e dei sintomi scompare nel giro di alcune settimane, ma ci possono volere due o tre mesi prima di ritornare alla completa normalità. In teoria, più si rimane a riposo, più velocemente si guarisce. Ritornare alle normali attività con troppa fretta può far aumentare il rischio di ricadute.

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