Elezioni 2018: Salerno è davvero una città europea … la parola a Gaspare Russo

 

 

 

 

 

 

 

Aldo Bianchini

SALERNO – Da molti anni un po’ tutti si domandano se Salerno è davvero una città europea, se non addirittura mondiale, come l’ex sindaco ed attuale governatore De Luca va dichiarando ai quattro venti con apodittici proclami autoreferenziali.

            A dare una risposta, e se vogliamo anche un consiglio, ci ha provato l’ex sindaco ed ex presidente della regione avv. Gaspare Russo che avrebbe, il condizionale è d’obbligo, inviato una garbatissima lettera all’attuale sindaco di Salerno Enzo Napoli. La lettera, stando ai bene informati, l’ex presidente l’ha impostata in maniera corretta al fine di esprimere le proprie considerazioni sulle alienazioni annunciate di alcune strutture pubbliche (da Piazza Mazzini all’area ex cementificio, per finire a Via Vinciprova ed altro); una lettera indirizzata al sindaco attuale, caduta nel vuoto e neppure degnata di una benchè minima risposta da parte dell’attuale vertice dell’amministrazione comunale.

            Eppure a parlare, o meglio a scrivere, non è stato un pinco pallino qualsiasi ma Gaspare Russo che questa Città e questa Regione le ha amministrate in maniera eccellente dall’alto della sua grande capacità di gestione della cosa pubblica.

            Noi abbiamo provveduto a raggiungere nel suo studio il presidente Russo per porgli alcune domande.

Presidente, qual era il succo della lettera che avete inviato a Enzo Napoli ?

==A cavallo delle iniziative prese dalla sua amministrazione e dallo stesso consiglio comunale per affrontare la problematica della circolazione e della sosta di auto e mezzi pubblici in maniera razionale e radicale. Ho inviato la lettera il 5 dicembre 2017 e suggerivo di affrontare questa problematica secondo gli schemi tradizionali: parcheggi orizzontali pluripiani interrati che presuppongono un consumo di suolo e che a mio avviso rappresentano le soluzioni delle problematiche del passato. Come del resto era stato fatto rilevare in sede di Consiglio Comunale dall’opposizione e da una parte della stessa maggioranza politica, che temeva una grande cementificazione della città. Comunque avevo suggerito una soluzione abbastanza comprensibile anche sul piano urbanistico in forma tradizionale ma lecita ed accettabile da tutti.

Perché avete scritto e in quale veste ?

==Ho scritto essenzialmente come cittadino senza dimenticare che sono stato sindaco di Salerno ed ho amministrato l’intera città. Mi era sembrato utile segnalare un’esperienza realizzata in un’altra città e precisamente nella città di Annecy (Francia, alta savoia, capoluogo di dipartimento).

Qual era questa esperienza ?

==In un’area centralissima, delicatissima, ricompresa in un triangolo tra il lago e il fiume emissario, la strada nazionale di grande circolazione, la Prefettura, la Cattedrale dell’undicesimo secolo, la darsena dei trasporti via acqua, era stata realizzata dopo un referendum di oltre un anno con l’esposizione di un progetto rendering un parcheggio senza consumo di suolo perfettamente inserito nell’area, interrato, un cilindro di settecento posti macchina.

Perché avete segnalato questa esperienza ?

==Perché conosco la città di Annecy da moltissimi anni per motivi turistici; anzi è bene ricordare che negli anni 70 durante il mio mandato sindacale cercai di miscelare, con uno scambio di delegazioni politiche e sportive, le esigenze e le aspettative delle due città.

Cosa si aspettava dal Comune di Salerno dopo la lettera ?

==Niente di particolare, ho segnalato delle soluzioni utili per la Città di Salerno anche perché le aree che il comune vuole alienare sono tutte aree ad alta sensibilità storica. Ad esempio in Piazza Mazzini tutto sembra contro logica perché qualsiasi iniziativa rischia di impantanarsi tra beghe giudiziarie e proteste dei cittadini. Per questa location andrebbe proprio ad hoc la soluzione di Annecy con un  cilindro-parcheggio senza consumo di suolo.

In merito alla portualità cosa avete da osservare ?

==Nel 1973 portai in consiglio comunale un progetto, supportato da certa documentazione, inerente un grande porto turistico; si trattava di prolungare di alcune centinaia di metri il molo vecchio per congiungerlo al porto turistico. Il progetto prevedeva il raddoppio del lungomare e parcheggi per 2500 posti macchina nel sottolungomare del fronte mare. Fu approvato all’unanimità, votò a favore anche il PCI, e poi dopo la mia caduta non se ne fece più nulla. Bisognerebbe chiedere ai molti sindaci che mi hanno seguito cosa hanno fatto di quel non  fantasioso ma reale progetto. Ma di questo parleremo in altri approfondimenti.

Perché il Comune non vi ha degnato di risposta ?

==Più che male sono rimasto sorpreso; come giudizio politico posso dichiarare che mi sono trovato di fronte ad una indisponibilità assoluta a dialogare da parte dell’attuale maggioranza amministrativa. Con qualsiasi forma, anche la più garbata, qualcuno a cominciare dal sindaco poteva rispondermi anche perché il mio intervento è stato fatto innanzitutto come cittadino senza alcuna velleità politica. Salerno è ingrata anche per questo.

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