Mimmo Volpe Candidato alla Camera collegio uninominale Campania 2/9 Battipaglia, Piana del Sele, Picentini, Alburni, Valle dell’Irno

Stefania Battista

Sala gremita oltre ogni previsione all’inaugurazione del Comitato elettorale di Santa Cecilia di Eboli.

Un calore che ha consentito di sfidare il freddo intenso e riscaldare gli animi, oltre che gli istanti.

Passione, impegno, determinazione e conoscenza della cosa pubblica oltre che del territorio sono stati il leitmotiv degli interventi.

Presenti, ancora una volta, oltre a Giancarlo Presutto, Angelica Saggese e Mimmo Volpe, anche Pasquale Infante, Massimo Cariello, rispettivamente consigliere comunale e Sindaco di Eboli e il deputato uscente Antonio Cuomo.

Un appoggio il loro, che viene dalla conoscenza diretta di Volpe. “Nella valutazione delle promesse degli altri candidati confido in voi, che sapete far di conto. – ha affermato Pasquale Infante -Un esempio: il centro destra promette una tassa ad aliquota unica: cioè chi guadagna 10mila euro pagherà la stessa percentuale di chi ne guadagna 10 milioni. Vi sembra giusto? Beh Volpe non è uomo di promesse, ma di fatti”.  “La mia presenza è a sostegno di un amico che conosco da tanti anni. –ha sottolineato Massimo Cariello –  Mimmo Volpe è un uomo del territorio, un uomo che conosce bene la nostra realtà e sa bene come rapportarsi con le altre istituzioni, sa come e quando alzare la voce, così come conosce la mediazione e la moderazione. Bellizzi, la sua città, l’ha premiato più di una volta, ciò vuol dire che è stato un grande amministratore. Noi abbiamo bisogno di amministratori che tutelino il nostro territorio, di rappresentanti che portino in alto la Piana del Sele e possano essere punti di riferimento”. “C’era Luigi Sturzo che diceva che in politica bisogna fare poche promesse e quelle poche promesse bisogna avere il coraggio di realizzarle. – ha detto Cuomo – Un amministratore di un territorio come Mimmo Volpe capisce bene il valore di stare in Parlamento quando si fanno scelte che poi ricadranno sul territorio. Poi saranno gli amministratori locali a trasformarle in fatti”.

“ In questo momento in giro si sente la protesta, la gente è lontana, non vuole andare a votare. – ha esordito Mimmo Volpe – Poi chi raccoglie la protesta  è il grillino, un voto fine a se stesso che non porterà a nulla. Ve lo dice chi da anni i processi li gestisce e li governa. Loro non hanno un’idea di governo. Da una settimana le televisioni stanno rincorrendo per la par-condicio un dibattito su che cosa noi candidati vogliamo fare. Io sono l’unico che si presenta.  La cosa mi fa piacere perché evidentemente chi non si presenta non ha argomenti da proporre. D’altra parte mi spiace perché io vorrei fare una sola domanda ad un parlamentare grillino: ditemi una sola legge  a favore del nostro Paese che avete votato, anche quelle di civiltà come il “dopo di noi” e il  “testamento biologico”. Insomma noi oggi dobbiamo avere la forza di dire a tutti la verità, ossia noi ci candidiamo come persone responsabili per arginare i populismi”.

E le parole di Volpe vengono confermate un’ora dopo quando al dibattito televisivo previsto a Sud Tv si presentano in studio solo lo stesso Volpe ed il candidato di Potere al Popolo.

Dal problema rifiuti, che si avvia ad una soluzione concordata con i sindaci, a quello della sicurezza e di una migliore gestione dell’immigrazione che consenta la vera integrazione dando risorse ai territori spopolati e al contempo riconduca fuori da confini nazionali clandestini e malviventi accelerando i rimpatri, alla vicenda della sanità campana che, finalmente, fa passi avanti grazie alla riapertura di presidi fondamentali sul territorio ed al rafforzamento sia tecnico strutturale che di personale di quelli esistenti (Volpe fa l’esempio del salvataggio dei 10 posti di cardiologia a Battipaglia, dell’implementazione del materno infantile, dei lavori previsti sia per Battipaglia che per Eboli, della riapertura di Roccadaspide ed Agropoli), dell’eliminazione del ticket, fino alle misure – da allargare – per il sostegno alle famiglie che non vanno disgiunte dagli incentivi alla ricollocazione lavorativa. “Perché altrimenti non sono né sostenibili (come i 1000 euro a tutti) né utili a ridare dignità alle persone, – sottolinea – ma solo strumenti di propaganda”

Ed il confronto a due si chiude con un appello al voto responsabile e ponderato che consenta al paese di proseguire sulla strada del rilancio

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