Grazie a M5S si terrà un Consiglio straordinario su Sma e rifiuti”

 

 

 

 

da Nicola Arpaia

 

 

I consiglieri regionali Saiello e Viglione: “Non si può restare indifferenti di fronte a inchieste giornalistiche e indagini della Procura”

“Nonostante le prime ingiustificate resistenze da parte di centrodestra e centrosinistra, siamo riusciti a impegnare il Consiglio regionale a calendarizzazione al più presto una seduta straordinaria monotematica avente ad oggetto la gestione del ciclo dei rifiuti in Campania. Una sessione che consenta di far luce sullo stato delle procedure di affidamento degli appalti da parte della Regione in materia di trasporto e smaltimento dei rifiuti e sull’efficacia delle azioni di monitoraggio, ma anche a comprendere quali provvedimenti si intendono adottare per rafforzare le attività di controllo dell’intero settore dei rifiuti, ancora oggi a rischio infiltrazione criminale. Una seduta nella quale intendiamo chiedere chiarimenti anche sulla gestione di Sma e, più in generale, delle società partecipate e degli enti collegati. Una richiesta già presente in una nostra mozione, ma che nessuno degli altri componenti del Consiglio ha voluto firmare. A cominciare dal capo dell’opposizione di centrodestra, Stefano Caldoro, che dopo aver manifestato una timida apertura alla nostra richiesta, aveva annunciato un’analoga proposta con il suo gruppo della quale non si è avuta più notizia”. E’ quanto dichiarano il capogruppo e vicecapogruppo del Movimento 5 Stelle al Consiglio regionale della Campania, Gennaro Saiello e Vincenzo Viglione, a margine della Conferenza dei Capigruppo.

“Non è possibile – sottolineano Saiello e Viglione – tornare alla normalità e far finta che non ci sia stata alcuna inchiesta giornalistica avente ad oggetto la corruzione negli appalti pubblici nei settori di trasporto e smaltimento fanghi e rifiuti. Né si può restare indifferenti di fronte a un’indagine della Procura di Napoli che coinvolge politici, dirigenti regionali, nonché vertici e dipendenti della Sma Campania. Neppure si può prescindere dal fatto che alcuni dei protagonisti di questa indagine abbiano frequentato per anni questo palazzo. Non possiamo far finta di non aver visto quello che abbiamo visto, di non aver ascoltato dialoghi su spartizioni, percentuali, nomi e volontà di interrare rifiuti tossici ovunque ce ne fosse spazio”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *