CRESCENT: sulle richieste di condanna parla Celano

La redazione

 

SALERNO – Le richiesta dei P.M. (tra cui 2 anni e 10 mesi per il Governatore) per il processo  Crescent non hanno certamente alcuna rilevanza giuridica per chi ha animo garantista. La vicenda però non ci ha mai convinto, sia sotto l’aspetto meramente urbanistico (un mostro di cemento destinato a private abitazioni ed uffici nella zona più bella della città, quella che avrebbe dovuto essere destinata a dare un’identità produttiva a Salerno!), né sotto l’aspetto meramente amministrativo e burocratico. Silenzio assenso, scambi contestuali di “cortesie” e di “amorosi sensi” tra rappresentanti delle Istituzioni interessate ed imprenditori, appaiono evidenti e furono da noi tempestivamente denunciate. Da solo mi opposi in Consiglio (sin dall’approvazione del PUA di Santa Teresa) ed in città contro la colossale colata di cemento, proponendo alle Istituzioni nelle sedi preposte, ma anche con volantinaggio in strada, idee alternative (Acquario in progetto di finanza ed arena sul mare per promuovere grandi eventi) che avrebbero portato ricchezza ed occupazione. Prevalse la “furia” cementificatoria progressista, la voglia smodata di un’Amministrazione, che sta devastando Salerno, di costruire palazzi ovunque in una citta’ che ha perso nell’ultimo decennio migliaia di abitanti. Poi il grande impegno delle associazioni  (No Crescent, Italia Nostra e Figli delle chiancarelle in primis) ed  in particolare  dell’avv. Oreste Agosto e dell’arch. Vincenzo Strianese che, insieme ad altri coraggiosi professionisti, hanno dedicato impegno indefesso e competenze a tutela della città. Ora Salerno rischia tanto, rischia la confisca di un mostro di cemento e rischia perfino il default finanziario per responsabilità esclusiva di un Governo cittadino che, incurante delle sollecitazioni e raccomandazioni delle opposizioni e dei Comitati e sfidando anche le preoccupazioni e le considerazioni della magistratura, che ha consentito di avviare e proseguire il manufatto solo a rischio di Comune ed imprese (palesando già la possibilità della non correttezza dell’iter seguito), ha preferito accelerare, incurante dei salernitani e ritenendo evidentemente che nessuno avrebbe il coraggio di rimuovere ciò che e’ fatto anche di fronte ad eventuali illegalità accertate e dimostrando quasi una incosciente certezza di impunità. Noi siamo garantisti e lo saremo fino alla sentenza definitiva. Attendiamo però che venga fatta chiarezza con accortezza e serietà su una vicenda sconcertante e ci auguriamo che prevalga la legalità.

Roberto Celano – capogruppo FI

 

 

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