Piazza dei Giardini Falcone e Borsellino, domani la cerimonia di intitolazione in via Marconi con lo scoprimento del monumento realizzato dall’artista salernitano Bartolomeo Gatto

 

 

 

 

da Uff. Stampa

Il Sindaco Ernesto Sica: “Il sacrificio dei due magistrati impresso nel cuore della nostra Città”

 

Un momento di partecipazione e condivisione per rinnovare l’impegno quotidiano a favore della legalità e il ricordo di chi ha sacrificato la propria vita nella lotta contro la mafia.

Si terrà domattina, alle ore 10.30, in via Marconi, alla presenza di autorità civili, militari e religiose, la cerimonia di intitolazione di Piazza dei Giardini Falcone e Borsellino.

Nel corso dell’importante appuntamento istituzionale, promosso dall’Amministrazione guidata dal Sindaco Ernesto Sica, verrà scoperto il monumento realizzato dall’artista salernitano Bartolomeo Gatto.

All’iniziativa prenderanno parte gli alunni delle scuole cittadine.

 L’intitolazione dell’area era stata annunciata dal Primo Cittadino nel giorno del 25° anniversario della strage di Capaci.

“Il nostro – afferma il Sindaco Ernesto Sica – è un forte appello alla giustizia in memoria di chi ha sacrificato la propria vita nella lotta contro la mafia. Nessun territorio è, purtroppo, immune da questo fenomeno che si può abbattere non solo con il lavoro straordinario di Forze dell’Ordine e Magistratura, ma, soprattutto, con il contributo di tutti i cittadini e una profonda opera culturale che passi attraverso la conservazione della memoria di grandi uomini e grandi donne morti nell’adempimento del proprio dovere”.

“E’ per questo motivo – aggiunge il Primo Cittadino – che siamo quotidianamente impegnati a condividere momenti che possano creare, in particolare nelle coscienze delle future generazioni, un forte senso di appartenenza allo Stato e alla cultura della legalità. E’ con questo messaggio che inaugureremo Piazza dei Giardini Falcone e Borsellino e ricorderemo i familiari e gli agenti di scorta: Francesca Morvillo, moglie del giudice Falcone, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro, morti nella strage di Capaci, e Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina, uccisi in via d’Amelio. Perché i loro valori sono un importante riferimento quotidiano e vogliamo imprimerli proprio in un luogo che rappresenta il centro e il cuore di questo territorio onorandoli insieme al ricordo dei nostri eroi, i Carabinieri Claudio Pezzuto e Fortunato Arena, il Finanziere Daniele Zoccola e il Colonnello Carmine Calò, motivo di insegnamento e faro per le virtù civili”.

Pontecagnano Faiano, 31 maggio 2018

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