SALUS: oltre la danza … verso il musicall

 

 

 

 

 

 

 

Aldo Bianchini

SALA C. – La scelta è stata difficile, forse sofferta ed anche indotta ma bisogna riconoscere che ancora una volta Franco D’Elia, patron della più grossa palestra del Vallo di Diano, non ha fallito il traguardo che era nell’aria da tempo e che si è materializzato soltanto martedì 26 giugno 2018 quando, dopo un primo ineluttabile rinvio, lo spettacolo è andato in scena.

            La scelta azzeccata è stata quella di spostare il cosiddetto “saggio di fine anno” dal suo naturale nido d’autore fin dentro lo splendida e funzionalissima location del teatro comunale “Mario Scarpetta” di Sala Consilina; il traguardo conquistato e superato in bellezza è stato, invece, quello di essere riuscito ad estirpare dal suo nido un piccolo aquilotto per farlo velocemente diventare un’aquila reale che svetta nei cieli del successo, verso altri successi ed ancora successi, per trarne infine uno spettacolo che vola verso un godibile ed esilarante “musicall” d’altri tempi e debitamente ancorato ai tempi moderni.

            Trent’anni e più di sacrifici si sono materializzati e trasformati, la sera di martedì 26 giugno scorso, sulle tavole dell’imponente teatro in quello che sarà molto verosimilmente lo spettacolo cui assisteremo nei prossimi anni.

            Anche la scelta della sua principale collaboratrice è stata centrale e vincente per Franco D’Elia; da dodici anni è arrivata a Teggiano (dov’è la sede della Salus)  la giovane Jennifer Saia che, mano a mano, è cresciuta insieme alla palestra fino diventare una vera e propria stella nel firmamento, complesso ed articolato, della coreografia locale e non solo.

            Ma oltre a Franco e Jennifer, costantemente dietro le quinte, c’è Michelina La regina (docente e dolce consorte di Franco) che pur operando nell’ombra riesce comunque ad imprimere un decisionismo nelle scelte che fino ad oggi hanno dato sempre ottimi frutti. Lo staff, diciamo intellettuale, della struttura è completato dalla precisione simmetrica di Donato Benvenga (non per niente è ingegnere) e dalla di lui moglie Pina D’Elia (docente e sorella di Franco). Poi, come è giusto che sia, c’è uno stuolo di altri collaboratori che vanno dalle fotografie Pinto Fotografi all’Omnia Service per il palco e le luci, dalle musiche della MDM di Cono Cimino al gruppo elettrogeno dell’Elettronica D’Onza, con i coordinatori tecnici Antonia D’Elia – Diego Spenillo e Carmen Amabile a fare da degna cornice alla brava presentatrice Paola Lo Sasso che, in qualche passaggio, ha evidenziato i tratti di una giusta emozione per l’imponenza della location e per la bellezza dello spettacolo offerto ad una platea stracolma di spettatori.

            All’inizio parlavo di musicall e la parola non è stata mai la più azzeccata per descrivere tutto quello che si è materializzato sotto gli occhi attenti degli spettatori; è proprio in questa direzione che va la vena artistica e creativa di Jennifer. Difatti è stato sufficiente non distrarsi e guardare con attenzione tutti i passaggi dello spettacolo per capire che la coreografa siciliana sta andando proprio verso la realizzazione di uno “show-musicall” con un preciso nesso continuativo tra le varie sfaccettature del lungo spettacolo, quasi a voler evidenziare un ideale percorso che va dalla tenera età a quella più che adolescenziale; insomma il percorso molto importante e formativo dei primi vent’anni dell’esistenza di ognuno di noi. E per fare tutto questo ci voleva il teatro, un teatro vero e modernissimo come quello di Sala Consilina; il “nido d’autore” di Teggiano non aveva più la dimensione giusta e le caratteristiche tecnologiche all’altezza di una organizzazione degna di altre e ben più spettacolari location.

            Quando si è aperto il sipario del “Mario Scarpetta” l’emozione ha pervaso tutti e tutti hanno capito subito che stavano per assistere a qualcosa di radicalmente cambiato rispetto ai classici “saggi di danza” che da anni venivano allestiti sul palco artificiale ed artificioso installato nel piazzale teggianese  dell’ A.S.D. SaluSport – Centro Fitness; e la verità è venuta subito a galla, mano a mano che davanti agli occhi attenti – emozionati ed a volte lacrimanti dinanzi alle rapide e successive esibizioni degli allievi del pre-danza, del 1° e 2° corso, del corso medio e del corso avanzato, fino all’esibizione ai limiti del professionismo messa in scena da Mariangela Amato, Isabella Carrano, Sveva D’Alto, Ludovica D’Elia, Rossella D’Elia, Sara Gallo, Federica Tropiano e Luigi D’Elia (figlio di Franco e unico maschio a fare da ciliegina sulla dolcissima torta della splendida serata), tutti impegnati con grinta e capacità in un’esilarante e coinvolgente mini show dal profumo tutto napoletano.

            Le fondamenta sono state gettate, bisognerà forzatamente aspettare un anno per capire se su queste fondamenta incomincerà la costruzione del palazzo; nell’attesa è giusto e doveroso riproporre le proprie iscrizioni per i nuovi corsi che avranno inizio gratis da settembre ed a pagamento da ottobre prossimi.

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