M5S, Cammarano: “Centri di riabilitazione Silba, pazienti in fuga e lavoratori senza stipendio”Il consigliere regionale: “Assistenza al collasso, la Regione intervenga al più presto”

Da Nicola Arpaia

“Sono oramai otto anni che si trascina la vertenza della Silba spa, società in liquidazione che ha in gestione i centri di riabilitazione Villa Alba a Cava dei Tirreni, Villa Silvia e Gf Montesano a Roccapiemonte. A farne le spese centinaia di lavoratori, alle prese con atavici ritardi nel pagamento degli stipendi, e oltre 500 degenti, con un decremento della qualità dell’assistenza, al punto da costringere molti pazienti a rivolgersi altrove, con i disagi che ne conseguono. Sulla questione abbiamo provato invano, fino ad oggi, a interessare la Regione Campania, con atti e interrogazioni che non hanno avuto alcun seguito. Nel frattempo la situazione è precipitata, nonostante un accordo con le parti sociali attraverso il quale sembrava fosse stata individuata la migliore soluzione per superare i dissidi tra i due gruppi societari proprietari rispettivamente del 50% delle quote societarie della Silba, i cui amministratori sono stati coinvolti in un’inchiesta con l’accusa di corruzione in atti giudiziari. Un accordo che prevedeva la nomina di un nuovo Cda con soggetti lontani dalla compagine societaria, ma che non ha portato ad oggi a far registrare effetti positivi”. Così il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Michele Cammarano, che sulla vicenda ha inviato una nota al governatore della Campania.

“Il numero dei degenti – prosegue Cammarano – continua a diminuire in maniera esponenziale, con un riverbero sul fatturato, così come peggiorano le condizioni lavorative e di assistenza. Lavoratori e pazienti non possono più aspettare. Chiediamo al presidente De Luca di mettere in atto tutte le azioni di sua competenza, al fine di avviare una ricognizione sullo stato delle attività gestionali e sanitarie della Silba. E’ necessario lanciare un segnale di giustizia alle famiglie dei dipendenti che soffrono le conseguenze di una situazione che si trascina da anni nell’indifferenza delle amministrazioni locali e regionale”.

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