il Quotidiano di Salerno

direttore: Aldo Bianchini

“IL DENTE di ‘MACULATA”: Quando il Giuramento di Ippocrate veniva rispettato anche dalla collaboratrice domestica del Dottore … Una storia avvenuta a Sassano, tanti, tanti anni fa …

 

di Antonello Stefano Aumenta

SASSANO – Sono innamoratissimo del mio Paese e certe storie potevano avvenire solo a Sassano.

Mi sono deciso a raccontare questa storia in quanto i personaggi sono venuti a mancare e nessuna inchiesta può essere aperta ………

A Sassano una settantina di anni fa iniziò la sua attività di medico condotto, allora così si chiamava il medico della mutua, il Dott. Adelino Staduto trasferitosi da Morigerati. .

Era un medico professionale e preciso nelle diagnosi, a volte un po’ simpaticamente burbero, ma aveva un grande cuore e mai nessuno, sia di giorno che soprattutto di notte, ha mai potuto dire di non aver ricevuto aiuto e sostegno nella malattia.

Sicuramente, chi aveva il compito di rendergli le lunghissime giornate di lavoro più piacevoli era il pacato garbo di sua moglie, la Signora Amelia.

Se questo era il clima che si respirava in quella casa risulta naturale che da quel matrimonio ne siano nati due validi ed educatissimi professionisti Maria Vittoria e Teodoro; quest’ultimo non ha potuto fare a meno di svolgere la stessa professione paterna.

Ritornando al Dott. Adelino lo ricordo sempre con la sua 500 blu che di pomeriggio faceva le visite domiciliari e si fermava alla fine del suo giro a casa con mio padre per parlare della politica del momento e delle umane vicende, erano veri Amici.

Il Dottore lasciava, invece, la sua amata Fiat 500 per utilizzare una più comoda Opel Kadett per i viaggi più lunghi.

Una domenica di luglio il dott. Adelino, di buon mattino, partì con la sua lindissima Kadett alla volta di Scario dove aveva una bellissima abitazione da cui si vedeva il mare azzurro del Golfo di Policastro e si sentiva il profumo delle ginestre che era forte e pungente.

A casa rimase invece Immacolata (per tutti ‘Maculata) che più di una donna di servizio era “una di famiglia” per l’affetto che Lei dava a tutti i componenti della famiglia che era uguale, se non forse di più, a quello che riceveva da questi ultimi.

A Maculata il mare non piaceva.

Il Dott. Adelino ritornò sul far della sera; la mattina dopo alle otto in punto sarebbe dovuto essere nel suo studio.

Entrando, lo scrupoloso medico notò, su una sedia all’ingresso, una coperta nuova.

Chiese cosa fosse, ma, ‘Maculata fu evasiva.

Durante la cena il dott. Adelino si fece più insistente ed alla fine ‘Maculata confessò:

Dottò, dopo un paio d’ore che ve ne eravate andato, hanno bussato alla porta.

Era un marocchino, di quelli che vendono coperte e tappeti; Questi mi ha fatto capire che aveva un forte mal di denti.

Io gli ho spiegato che Voi non eravate in casa e che sarebbe potuto tornare domani mattina.

A questo punto, forse non capendo che Voi eravate fuori, ha iniziato a pregarmi dicendomi:

mamma non lasciarmi, mamma aiutami, ho tanto dolore.

A questo punto non me la sono sentita di chiudergli la porta in faccia…….

Siamo scesi nello studio………, l’ho fatto sedere………, mi sono fatta indicare con precisione il dente malato ………, ho preso la pinza sterilizzata ………. e…………………gli ho tolto il dente !!!!!

Si è sentito subito bene.

Io, gli ho detto di passare domani mattina per farlo controllare anche da Voi, ma mi ha detto che l’indomani sarebbe stato in un altro paese, doveva guadagnare i soldi per mandarli alla Sua famiglia.

…………….. alla fine mi ha voluto regalare la coperta, io non volevo, ma, lui ha insistito ……. se non accettavo si offendeva, capitemi”.

A questo punto Adelino scoppiò in una grande risata pregustando il momento in cui avrebbe raccontato l’episodio a mio padre.

Però, dopo, raccomandò a ‘Maculata di non farlo più. La Medicina è una cosa difficile.

 

 

2 Commenti

  1. Carissimo Antonello,
    è sempre piacevole leggerti !
    Complimenti per la bella narrazione della simpaticissima Immacolata,
    ”Maculata” che io conoscevo molto bene.
    Sono stato paziente del compianto Dott. Adelino Stoduto che aveva lo studio
    medico a Sassano ,in piazza,sopra la macelleria Buono,di fronte a Giannino di Birbante,
    a 50 metri da casa mia.
    Bravo Antonello per aver ricordato
    ”I TIEMP BELL R NA VOTA”,
    che non tornano !
    Cordialmente
    Pierino

  2. Caro Antonello,
    ho conosciuto anche io, e abbastanza bene, il compianto dott. Adelino Studuto verso la fine degli anni ’60.
    Al di là delle sue qualità umane e professionali è necessario riconoscergli un grande merito, almeno per Sassano; il merito di aver spezzato la catena dei “don” che la gente assegnava quasi come titolo nobiliare ai medici che si susseguivano al capezzale della sanità locale. Gli ultimi furono Umberto De Laurentiis e Nicola Cammarano; con Stoduto si interrompe quella odiosa usanza e finalmente i medici di oggi (alcuni dei quali figli dei medici “don” del passato) non godono più di quel trattamento di favore che sapeva tanto di classismo ingiustificato e, forse, neppure voluto dagli stessi protagonisti.
    Non commento mai gli articoli e/o le storie pubblicate su questo giornale in ragione del fatto che ne sono il direttore responsabile; ho fatto questa eccezione per dare onore al merito di Antonello che ha iniziato (e spero continui a lungo) a ripercorrere la storia della comunità sassanese, anche attraverso la ricerca di aneddoti e storielle molto simpatiche.
    Grazie per il contributo di professionalità e di cultura che stai offrendo a questo giornale.
    Cordialmente.
    Aldo Bianchini

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