il Quotidiano di Salerno

direttore: Aldo Bianchini

Voglio vederti danzare: il viaggio estatico di Emilio Sarli

 

 

 

 

 

 

 

 

Aldo Bianchini

TRECCHINA (PZ) – Il viaggio estatico dei “satiri – danzante e pugnante”, rispettivamente di Mazara del Vallo e di Armento non si ferma più.

            A conclusione del loro ultimo viaggio, in ordine di tempo, sono approdati nella magica piazzetta nel centro storico di Trecchina, un verdeggiante paese sulle colline lucane, a quattro passi dallo splendido mare di cobalto di Maratea.

            Gli invisibili satiri, il primo è riuscito a ritornare nella sua casa di Mazara ma il secondo ancora veleggia a mille miglia di distanza, hanno comunque preso la scena e catturato l’attenzione dei presenti soprattutto nelle fantastiche ricostruzioni delle loro storie fatte dall’impareggiabile scrittore avvocato Emilio Sarli che con questo nuovo romanzo pone la più classica delle domande: “E’ necessario viaggiare per scrivere o è sufficiente scrivere per viaggiare”, sulle ali estatiche attraverso i millenni della nostra umanità tra storia e mitologia, tra realtà e fantasia.

                                                                                                             Emilio Sarli scrive da tempo per Bonfirraro Editore e ad ogni sosta del suo lungo viaggio, anch’esso mitologico, si presenta al pubblico con parole, considerazioni e domande diverse dall’apparizione precedente. Frutto di studi, di approfondimenti e di ricerche ? In buona parte si, ma in parte no. Perché Sarli mette nelle sue performance sempre qualcosa di nuovo e di diverso, riuscendo a dare alla interpretazione della sua parte un contributo personalissimo legato al momento ed anche alla scena che, al pari di un grande attore, riesce a fare sua per rappresentarla in maniera quasi visiva ai suoi attenti ascoltatori.

            Mentre nel corso della lunga serata di venerdì 24 agosto lo seguivo, come sempre, molto attentamente stando seduto in prima fila mi sono soffermato a pensare al concetto di libertà di espressione che al giorno d’oggi viene spesso messo in discussione e che all’epoca dei satiri era fortemente condizionato dai promotori della cultura, cioè i reali e i ricchi possidenti del tempo.

            La storia è sempre quella, anche attraverso i millenni; difficile quindi fare un paragone tra i satiri danzanti e pugnanti e il mondo della cultura e dell’informazione contemporanea. Dalle parole di Emilio   ho, almeno io, afferrato il senso di un discorso e di un racconto tendente a dimostrare che erano sicuramente più liberi i satiri di Mazara e di Armento rispetto ai tanti satiri attuali dell’informazione e della cultura globale.

            I due satiri scelsero le strade principali per essere e rimanere assolutamente liberi nella loro espressione, questa sì alquanto estatica, di concepire la cultura come libertà; essi, difatti, facevano cultura a 360° con tutte le loro forze intellettuali e fisiche; ovviamente ognuno a modo proprio, il primo danzando e il secondo guerreggiando, con la convinzione che quando danzavano o guerreggiavano erano soli e liberi, distanti concettualmente anni luce da chi investiva i propri soldi per farli danzare e pugnare cercando di finalizzare il loro impegno ai fini personali del divertimento e dell’eccitazione psichica ed estatica.

            Oggi, a mio modo di vedere, la libertà culturale e di conseguenza la libertà di espressione sono assolutamente legate, per gli effetti che determinano i risultati, alle fonti di approvvigionamento economico. Punto:

 Nella mitologia, invece, se i satiri pugnanti combattevano era conseguenziale che uno doveva morire e l’altro doveva sopravvivere (almeno nella rappresentazione scenica), così come i satiri danzanti che prima si libravano nell’assoluta libertà estatica e poi ritornavano silenziosamente nel più assoluto anonimato.

            Una differenza non da poco che caratterizza due epoche molto ben distinte; è questa forse la ricerca che  Emilio Sarli  ha affidato alla bella e giovane Cinzia che partendo dall’assolata e convulsa Via Toledo di Napoli si proietta verso le località indicate come sede naturale dei satiri per scoprirne le origini e le ragioni dei loro spostamenti quasi incredibili per l’epoca, ma anche per valutare la loro azione in termini di cultura complessiva e il messaggio che gli stessi, probabilmente, hanno rilanciato verso le generazioni del futuro fino al terzo millennio da quell’universo mitologico di Dioniso, Eracle e di altri dei. Insomma una convinta ricerca del passato per trovare il futuro, ovvero la contemporaneità del presente; ed anche per studiare ed analizzare le metamorfosi subite da gesta e azioni apparentemente simili seppure in epoche molto diverse.

            Come dire che tutto sembra immutabile nel tempo, ovvero che niente del passato è uguale al presente, e viceversa.

            Tanto è vero che lo stesso autore, Emilio Sarli, in controcopertina ha fissato la sua massima più cara: “Il mio passato è nella campagna assolata in quel viale di gelsi, in quel canto della piazza”; cose che non esistono più ma che lo scrittore riesce magistralmente a trasmettere dal passato al presente cavalcando le ali della cultura in un viaggio estatico che certamente si annuncia ancora molto lungo.

            La serata di Trecchina, magistralmente condotta dal decano dei giornalisti del Vallo di Diano Pietro Cusati, ha visto la partecipazione anche del vice sindaco e assessore alla cultura e della presidente della Pro Loco.

1 Commento

  1. Un sincero saluto ed un sentito ringraziamento per la bellissima serata di venerdì
    24 agosto 2018 , nell’ambito della rassegna estate Trecchinese, all’Avv. Fabio Marcante ,Vice-Sindaco del Comune di Trecchina (PZ), per la presentazione del romanzo storico dello scrittore Padulese Avv. Emilio Sarli
    ”VOGLIO VEDERTI DANZARE”,pubblicato dalla Casa Editrice BONFIRRARO .
    Un viaggio estatico dal satiro di Mazara al Satiro di Armento,noto come il satiro inginocchiato.
    Il titolo del libro rimanda immediatamente alla colta composizione musicale del cantautore Siciliano Franco BATTIATO.Un romanzo particolare,raffinato, un viaggio nella bellezza,quella senza tempo di Prassitele e della Grecia Classica con i suoi miti e ideali.
    Un grazie di cuore alla Dott.ssa Mariangela PETTA,psicologa, rappresentante della biblioteca ”OTTO MARCO” di
    Trecchina (PZ).
    Un caro ed affettuoso abbraccio agli AMICI : Maria Antonietta ORRICO,Biagio FALABELLA e
    Domenico SALAMONE.
    Un piacevole ritorno a Trecchina dopo la presentazione :”LA DECIMA MUSA DEL PARNASO -MARIA DE CARDONA” del 16 APRILE 2016 e ”LA DEA DI MORGANTINA ”, il ritorno della madre terra,del 26 agosto 2016.
    Cordialmente.
    PIETRO CUSATI
    GIORNALISTA

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