il Quotidiano di Salerno

direttore: Aldo Bianchini

FARMACIA DI MURIA: UN CONSIGLIO AL GIORNO LA MALATTIA “MANI-PIEDI-BOCCA”

                                                                                                                                    

da Dr. Alberto Di Muria

Padula-Sindrome “mani piedi bocca” è il curioso nome popolare dato ad una malattia esantematica frequente nei bambini. Per malattia esantematica si intende una condizione che porta alla comparsa di esantema, ossia un’eruzione cutanea di pustole, vescicole o bolle; come dice il nome stesso della malattia, l’esantema si concentra nel cavo orale, nel palmo delle mani e nella pianta dei piedi. La malattia ha generalmente decorso benigno, ossia tende di norma a guarire spontaneamente senza particolari complicanze. La mani piedi bocca è causata da virus Coxsackie . Risulta più frequente a cavallo fra estate ed autunno.

I primi segni della mani piedi bocca sono in genere una leggera febbre, scarso appetito, sensazione di malessere e dolori addominali. La malattia esordisce quindi dopo 1-2 giorni con la manifestazione di macule rosse in bocca e sulla lingua di 4-8 mm che tendono spontaneamente a rompersi, causando dolorose ulcerazioni alle mucose che possono provocare difficoltà a mangiare; dopo 2 giorni compaiono quindi manifestazioni cutanee anche su mani e piedi per un periodo di alcuni giorni. Molto frequente è poi la comparsa di pustole anche sui glutei.

La malattia non risulta particolarmente contagiosa, anche se in particolari condizioni come gli asili può essere facilmente trasmessa a più soggetti ed essere causa di piccole epidemie fra i piccoli ospiti della struttura; in generale i bimbi attorno al di sotto dei 10 anni risultano i più colpiti. Il contagio avviene per contatto diretto con secrezioni nasali, saliva di pazienti nella prima settimana di malattia. Dal momento del contagio trascorrono di norma da 3 a 6 giorni prima della comparsa dei sintomi. Di norma l’unico pericolo reale è la disidratazione se, soprattutto nel caso di lattante, questi rifiuta cibo e liquidi.

Non esiste cura specifica, è possibile somministrare, meglio se dietro consiglio del pediatra, paracetamolo per la febbre ed eventualmente rimedi locali per attenuare il dolore in bocca e facilitare l’ingestione di cibo e liquidi. In genere il bambino può tornare a scuola in seguito alla scomparsa della febbre mentre, nei casi degli asili nido, talvolta vi sono norme un pochino più restrittive.

E’ importante un’azione di prevenzione verso donne in gravidanza, per il possibile rischio di complicazioni. In gravidanza infatti la malattia può avere un andamento molto subdolo, a volte i sintomi compaiono solo in epoca avanzata e non sono sufficientemente specifici da permettere una corretta diagnosi; è infine possibile la comparsa di un incremento del liquido negli interstizi e del volume del liquido amniotico con conseguenze molto gravi per il feto.

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