VERITA’ NASCOSTE: La desertificazione, una scuola nuova, i giovani e la SANITA’ nel Vallo Di Diano.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Aldo Bianchini

VALLO di DIANO – La sera di sabato 15 settembre il sindaco di Buonabitacolo, Giancarlo Guercio, ha organizzato il convegno “Infrastrutture, spopolamento e sviluppo. Quali prospettive ?” .

            Un convegno di grande importanza degradato alla stregua di un incontro per pochi intimi dalla negligenza assoluta dei tanti amministratori del Vallo di Diano che hanno disertato l’appuntamento con la scusante che la sera precedente era già stato discusso l’argomento in sede di Comunità Montana, ma nella sostanza per non dare, forse, al neo sindaco di Buonabitacolo neppure la minima possibilità di assumere la leader-schip politica di un territorio che, comunque, si va spegnendo su se stesso, giorno dopo giorno. Eppure al convegno erano invitati come ospiti d’onore i senatori grillini Francesco Castiello (membro della IV commissione permanente della difesa e membro del Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica) che si presenta sempre con la maschera di chi pensa di fare e cerca di fare realmente qualcosa per il territorio valdianese,Saverio De Bonis (membro della IX Commissione Permanente dell’Agricoltura e della Produzione Agricola); quest’ultimo per impegni dell’ultima ora ha disertato l’appuntamento.

            L’incontro ha avuto inizio un po’ in tono minore, in quanto, lo stesso organizzatore ha lamentato, nel suo intervento introduttivo, la mancanza di molti suoi colleghi sindaci e, soprattutto, di giovani nonostante lo scottante tema in discussione fosse: La desertificazione dei Nostri Territori. Un tema che va ben oltre le scelte passate, presenti e future di Guercio e che investe direttamente tutta la popolazione giovanile del territorio.

            Fortunatamente la valenza e l’analitica precisione dell’intervento del Senatore Castiello che alternava ad elementi discorsivi, puntuali riscontri numerici, di fonte ISTAT e SVIMEZ (rispettivamente Istituto Nazionale di Statistica e Centro Studi che analizza annualmente i fenomeni demografici e sociali del mezzogiorno), hanno attratto l’attenzione di un uditorio che si andava sempre più rinfoltendo.

            Quando il Sindaco Guercio ha aperto il dibattito diversi sono stati gli interventi che si sono alternati sino a quello cruciale del Sindaco di Sala Consilina Francesco Cavallone (unico sindaco del Vallo presente), nel frattempo arrivato, che letteralmente ha cambiato il corso della serata.

            Nel suo intervento, il Sindaco di Sala Consilina, è stato, bruscamente e stoltamente, interrotto da un cittadino che, poi, ho saputo essere di Atena Lucana.

            Il cittadino, a gran voce, ha evidenziato che il Vallo di Diano è vittima di una classe politica immobile da oltre cinquant’anni. Il Sindaco di Sala, nella sua replica, ha sostenuto (sbagliando anch’egli) la circostanza di essere in politica da qualche lustro e che sono ben altri i politici di lungo corso ed ha citato, a questo punto, a mo’ di esempio i cittadini pollesi, rei di eleggere da oltre quarant’anni, sempre, lo stesso Sindaco: Rocco Giuliano.

             Con precisa scelta di tempo, dettata dalla Sua esperienza professionale, è intervenuto garbatamente, anche se con una riflessione estremamente brutale ma profonda ed intelligente, il giornalista RAI, Eppe Argentino Mileto. Questi evidenziando di non essere del Vallo di Diano, ma calabrese, ha dichiarato di aver avuto modo di conoscere bene il nostro territorio, pertanto, gha consegnato ai presenti una sua chiave di lettura, personale ed originale, relativa alla nostra tragica situazione contingente. Una riflessione che, senza indugi, faccio mia.

             Il Vallo di Diano è vittima della sua “autoreferenzialità”. Solo sabato sera nel nostro Vallo erano stati organizzati ben quattro convegni. In tali riunioni si perde gran parte del tempo a salutarsi e ringraziarsi reciprocamente per l’invito o la menzione. Ma, risultati: nessuno. Il Dott. Mileto ha sostenuto che se si analizzano le foto dei convegni degli ultimi anni: le prime file ed il tavolo dei relatori sono, praticamente, composti dalle stesse dieci/quindici persone che si alternano come in settecentesco minuetto da esposizione teatrale; ma di giovani e facce nuove, neanche l’ombra.

            L’ultima riflessione di un certo rilievo l‘ha svolta Antonello Stefano Aumenta, già direttore generale della Bcc Sassano e probabile candidato sindaco a Sala Consilina, che non solo ha ripercorso il discorso sui giovani ma ha cercato anche di introdurre nel complicato discorso anche delle possibili soluzioni per trattenere i giovani sul territorio con uno sforzo comune tra politica, imprenditoria e potere economico delle banche. “Le idee non mancano -ha detto Aumenta- e i progetti neppure, bisogna dare spazio e soprattutto far passare il messaggio circa l’utilità della progettualità giovanile che non va irrorata con semplici e piccoli contributi ma sostenuta anche dal punto di vista organizzativo e programmatico”. Insomma, come dire che la solita minestra riscaldata non va bene più per nessuno.

“….il re è nudo ……”, diceva il giovinetto nella favola di Hans Cristian AndersenI Vestiti Nuovi dell’Imperatore”; la delusione del giovinetto non vorrei che permeasse l’immaginario collettivo di tutti.

            Nessun problema, comunque andrò avanti; nel giro di qualche giorno vi racconterò tutte le cose allucinanti dichiarate sulla “sanità pubblica valdianese e sull’ospedale di Polla” da sindaci e medici nel corso dell’incontro organizzato da “La fondazione Luigi Curto”, sul diritto alla salute e sul futuro dei plessi ospedalieri di Polla e Sant’Arsenio, nella Chiesa della Santissima Pietà di Teggiano il 14 settembre scorso. Leggerete cose davvero inquietanti.

 

 

 

 

 

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