TRAGEDIA DI VIOLETA, IL DOLORE DI SALA CONSILINA E DEL CONSORZIO PIANO SOCIALE DI ZONA S 10. CAVALLONE:“ORA IL NOSTRO PENSIERO RIVOLTO AI BAMBINI”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

da Uff. Stampa

 

 

 

Profondo dolore per la tragica morte di Violeta Senchiu, risoluta volontà di dimostrare in ogni modo possibile la propria vicinanza ai tre bambini rimasti soli. Sono questi i sentimenti che, insieme ad una grande tristezza, animano in queste ore l’amministrazione comunale di Sala Consilina, per la vicenda che non solo ha scosso tutto il Vallo di Diano, ma che è arrivata in queste ore alla ribalta nazionale. La 32enne rumena è spirata presso l’Ospedale Cardarelli di Napoli dopo dodici ore circa di atroci sofferenze, causate dalle ustioni sul 100% del corpo. In seguito alle pesantissime accuse formulate nei confronti del compagno della sfortunata donna dalle Forze dell’Ordine, resta in questo momento nella più assoluta incertezza il destino dei tre figli di Violeta, di età compresa tra i 10 ed i due anni. Ed è a loro in particolare che è rivolto il pensiero dell’amministrazione comunale salese e del sindaco Francesco Cavallone, anche nella sua veste di presidente del Consorzio Piano Sociale di Zona S 10. 

“Siamo tutti sconvolti per questo gravissimo episodio –sottolinea il primo cittadino- che si è verificato a Sala Consilina. Sia come rappresentante dell’amministrazione comunale che del Consorzio Sociale Piano di Zona, mi sento in questo momento di esprimere la costernazione dell’intera nostra comunità per l’inconcepibile sorte toccata a questa sfortunata donna. Il nostro pensiero va contemporaneamente ai suoi tre bambini, e mi sento fin da ora di garantire il nostro impegno più totale per favorire un loro percorso di reinserimento, utilizzando tutti gli strumenti possibili. Sia il Comune di Sala Consilina che il Consorzio Piano Sociale di Zona S10 faranno tutto quanto nelle loro possibilità per questi bambini. La nostra speranza –conclude il sindaco Cavallone- è che, pur nella immane tragedia che li ha colpiti, possano almeno ottenere il conforto di restare insieme”.

 

 

Sala Consilina, 05/11/2018

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