VIOLETA: non solo la marcia … dice Colucci

di Giuseppe Colucci (Progetto Sala)

SALA CONSILINA – All’indomani della marcia silenziosa e rispettosa della triste vicenda di Violeta Senchiu, nella Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, alla quale hanno partecipato tante persone ed Associazioni, ritengo sia necessario stigmatizzare tale evento in Consiglio Comunale, altrimenti il significato di tale manifestazione verrebbe svilito e, con il tempo, addirittura dimenticato.

Credo che tale atto, lungi da un’errata interpretazione che sarebbe irrispettosa delle persone coinvolte, sia utile per diffondere una maggiore coscienza delle situazioni di disagio che vivono alcune donne, e per far sentire loro più vicine le Istituzioni Pubbliche.

Sala Consilina è balzata agli onori delle cronache nazionali per la tragedia di Violeta e per il destino ora incerto dei suoi 3 piccoli figli e, non potendo evitare ciò che è già successo, bisogna fare qualcosa di concreto, che sia di sostegno ai figli ed alla causa portata avanti dalle Associazioni.

L’attività delle Associazioni e delle Forze dell’Ordine non sono sufficienti ad intervenire in tutte le forme di violenza contro le donne, probabilmente perché lo strumento del numero verde, a disposizione delle Associazioni, non è abbastanza conosciuto, e perché spesso le sventurate donne coinvolte temono di sporgere denuncia alle Forze dell’Ordine, anch’esse non sempre informate preventivamente.

Comunque la sensazione che le Istituzioni Pubbliche siano più vicine può incoraggiare chiunque a sporgere denuncia o quantomeno a “sussurrare anche ai rappresentanti delle Pubbliche Istituzioni situazioni di sopruso e/o disagio”, prevenendo eventi tragici come quello recentemente accaduto.

Il Consiglio Comunale con ordine del giorno: Violenza sulle donne – Provvedimenti

deve prendere atto della grave situazione in cui possono trovarsi persone in stato di debolezza e disagio e, nel caso specifico può assumere degli atti concreti, con tutti gli strumenti a disposizione dell’Ente, quali:

  • Sostegno economico, assistenza allo studio, fornitura testi scolastici, mensa scolastica ai figli, anche tramite il Consorzio Sociale “Vallo di Diano Tanagro Alburni”, che ha anche tali finalità.
  • Conferimento di specifico mandato al Sindaco, quale Presidente del Consorzio Sociale (qualora ne avesse bisogno), per convocare con urgenza il Consiglio di amministrazione di tale Ente per deliberare in merito ai predetti interventi.
  • Inserimento nel sito istituzionale internet del Comune di un’apposita casella, dove possano essere lasciati messaggi di allarme, che saranno poi trasmessi alla Forze dell’Ordine.
  • Diffusione capillare degli strumenti a disposizione per la denuncia di situazioni di disagio e/o sopruso, ad esempio anche con volantinaggio porta a porta in occasione della raccolta dei rifiuti, il cui personale sarà sicuramente disponibile.
  • Qualsiasi azione di sostegno alle Associazioni operanti sul territorio che potesse essere ritenuta utile.

Infine è importante invitare alla seduta consiliare le Associazioni interessate (non le cito per evitare incomprensioni) ed i Rappresentanti delle Forze dell’Ordine, che certamente che daranno il loro contributo.

Soltanto con l’adozione di provvedimenti concreti il Comune potrà lasciare traccia del suo impegno per prevenire tali situazioni, che rimarrà agli atti nella storia di Sala Consilina, così come purtroppo è rimasto il tragico evento, cui si è opposta e si opporrà tutta la cittadinanza.

Altrimenti, una volta appassiti i fiori deposti sulla panchina rossa, simbolo del contrasto alla violenza di genere sulle donne, rimarrà soltanto un triste ricordo giacente negli archivi delle testate giornalistiche.

Certo della Vs. sensibilità ed in attesa della convocazione del Consiglio Comunale, porgo cordiali saluti

Sala Consilina, 26 novembre 2018                                                         Progetto Sala

Giuseppe Colucci

 

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