ELEZIONI PROVINCIALI 2019: nel Vallo di Diano – Guzzo, Bove e … “Accetta la vendetta” !!

 

Aldo Bianchini

VALLO di DIANO – A mente fredda sicuramente le idee sono più chiare e le considerazioni sono ancora più approfondite e meglio calibrate, soprattutto dopo la lettura di alcuni interessanti report giornalistici ad opera di Antonio Sica e Michele Ficetola (entrambi di Italia2tv) che, pur nella loro sinteticità, hanno aperto squarci molto interessanti sul futuro politico del Vallo di Diano.

Come ho scritto nel precedente articolo per la prima volta il comprensorio del Vallo di Diano non è rappresentato da alcun “cittadino doc” valdianese in seno al Consiglio Provinciale di Palazzo Sant’Agostino. All’elettore valdianese, dopo molti decenni, non rimane che affidare completamente e ciecamente il proprio destino nelle mani degli unici due valdianesi che ancora (e non si sa per quanto tempo !!) detengono posizioni di vertici a livello provinciale e regionale: Corrado Matera (assessore regionale non eletto) e Tommaso Pellegrino (presidente del parco nazionale).

Ma come in ogni altra tornata elettorale ecco spuntare dal cilindro una grossa sorpresa (come ha scritto Antonio Sica) per tutti, anche per gli stessi politici; e la sorpresa, manco a dirlo è venuta fuori proprio a Padula da dove, grazie ad un complotto politico senza precedenti, è partita la prima vera pesante sconfitta elettorale dell’attuale sindaco Paolo Imparato che per ben due consiliature ha rappresentato il Vallo nel Consiglio Provinciale.

Un cittadino padulese di adozione, Giovanni Guzzo, nato e cresciuto a Novi Velia dove è anche consigliere comunale        , che ha messo su famiglia a Padula con la compagna Tiziana Bove Ferrigno, padulese doc e notissima per la sua lunga militanza politica ed anche per essere stata letteralmente e brutalmente scaricata da Imparato dopo anni e anni di fattiva e professionale collaborazione. Sarà, quindi Giovanni Guzzo (alla sua terza consiliatura provinciale) a farsi carico, da socialista, di rappresentare l’intero comprensorio lavorando nel suo interesse come ha scritto la sua compagna sul solito face book: “Sono sicura che condurrai al meglio anche questo nuovo mandato di Consigliere Provinciale al servizio del tuo territorio, Cilento e Vallo di Diano, e dell’intera provincia”.

Quando, però, accadono simili disastri elettorali è segno che alla base di tutto ci sono sempre degli errori clamorosi. Nel precedente articolo ho preso di mira tutti gli amministratori valdianesi del PD che pur avendo la maggioranza assoluta nella gestione della cosa pubblica non sono riusciti, ancora una volta, nell’intento di trovare un accordo positivo per loro stessi e per il territorio che deve andare al di là delle spaccature partitiche, delle inimicizie personali (e Imparato non ha fatto niente per non tirarsele tutte addosso, a cominciare dagli scontri con Pellegrino e soprattutto con Accetta per finire alla gestione della Comunità Montana e del Consorzio di Bonifica, solo per citarne alcune !!) che alla fine hanno pesato in termini politici sul dare-avere che è sempre alla base dei compromessi che la politica esprime come arte della concertazione e della conciliazione.

La vendetta, come si suol dire, va servita sempre fredda; basta saper aspettare; e Raffaele Accetta, tra gli altri, da vecchio volpone socialista ha saputo aspettare in silenzio sull’altra sponda per presentare il conto che pur rimanendo doloroso per il territorio è molto gratificante sul piano personale. Naturalmente Raffaele Accetta è soltanto uno dei tanti che hanno probabilmente navigato contro; prove dirette non ce ne sono, e i benpensanti potranno dire che si è trattato di un incontro casuale e di un saluto di cortesia; ma la storia insegna e fa storia. Lo dimostra un siparietto fuori onda, impeccabilmente e abilmente ripreso dalle telecamere di Italia/2tv dalle cui immagini è tratto il fotogramma qui pubblicato. Il commento è facilissimo: “Una macchina si ferma nel luogo (vicino alla Certosa) dove è in corso l’intervista del neo consigliere Guzzo, scende il presidente della Comunità Montana Raffaele Accetta, si ferma e si congratula sia con Giovanni Guzzo che con la compagna Tiziana Bove Ferrigno; il cerchio è chiuso, la vendetta è davvero servita”. E’ vero che Guzzo e Accetta provengono entrambi dalle gloriose file socialiste, ma la vendetta è vendetta, non si discute e i socialisti difficilmente perdonano.

Antonio Sica in uno dei suoi articoli parla di “consigliere provinciale socialista che ama al Vallo di Diano ed è al servizio dei sindaci valdianesi”; un’affermazione che io, invece, leggerei così: “Un consigliere provinciale socialista che ama il Vallo e che è al servizio dei valdianesi, non dei sindaci che dovranno mettersi tutti in fila, educatamente”.

Nel prossimo articolo cercherò di analizzare la situazione del PD (ovvero lo stato dell’arte) nel territorio del Vallo di Diano dopo le recenti elezioni provinciali; intanto godetevi quello che passerà alla storia come il siparietto “Accetta … la vendetta” andando a rivedere sulle frequenze di Italia/2tv le immagini sopra descritte..

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