Vincenzo Giordano: dieci anni dopo … i socialisti uniti ricordano ?

 

Aldo Bianchini

SALERNO – L’anno scorso la “reunion” presso la sala del Bar Moka per ricordare la figura di Vincenzo Giordano si risolse soltanto in una immeritata passerella per Carmelo Conte e per Stefania Craxi (figlia di Bettino) che rilanciò uno dei suoi ultimi libri titolato “Nella buona e nella cattiva sorte” (ed. Koinè) dedicato ad alcune delle donne di tangentopoli, tra le quali anche alcune salernitane. Il libro ormai datato fu distribuito gratis ma la cosa non fu sufficiente per elevare il dibattito che ne scaturì. Difatti si parlò molto più di Craxi che della figura del defunto ex sindaco della gente Vincenzo Giordano; nel solco della retorica gli interventi di Carmelo Conte, Stefania Craxi e Stefano Caldoro; solo quello di Salvatore Memoli riuscì a centrare l’argomento.

Ora, sempre grazie a Gaetano Amatruda (fedelissimo discepolo di Giordano), viene riproposto un momento di riflessione sulla figura di Vincenzo Giordano a dieci anni dalla sua morte; l’incontro è previsto dalle ore 10.00 in poi di oggi a Palazzo Sant’Agostino (sede dell’Ente Provincia) ed è stato annunciato con un significativo comunicato stampa che, almeno nella parte iniziale, recita così:

·       I socialisti uniti ed il Sindaco Dc Salzano ricordano Vincenzo Giordano “Ricordare la figura di Vincenzo Giordano, sindaco della città di Salerno e dirigente provinciale del Partito Socialista Italiano, è rendere omaggio all’amministratore galantuomo e lungimirante e deve essere l’occasione per rilanciare il metodo socialista e riformista”. Così in una nota Silvano Del Duca, segretario provinciale del Psi, Massimiliano Natella, consigliere comunale del Psi a Salerno Città, Marco Lamonica, segreteria provinciale del Psi, Carmine Romaniello del Nuovo Psi di Salerno, Gennaro Rizzo Presidente del Nuovo Psi della Provincia di Salerno ed ancora il giornalista Gaetano Amatruda.

L’iniziativa è senza dubbio encomiabile, il tentativo di rimettere insieme i socialisti salernitani che (a mio sindacabilissimo avviso) arrivano a questa commemorazione sicuramente in ordine sparso ed ognuno di loro con un vissuto politico molto diversificato, se non lontanissimo, da quello che era lo spirito propositivo socialista che nei primi anni ’80 fece crescere e maturare una generazione irripetibile di personaggi (alcuni dei quali ancora oggi sopravvissuti) che seppe avviare una stagione di grandi idee, ma che implose miseramente già al suo interno prima ancora che di fronte alle spregiudicate inchieste giudiziarie per un difetto di nascita. Il leader dell’epoca non seppe o non volle creare realmente i delfini in grado di succedergli e di continuare quello che era stato un “programma possibile” nell’ottica di un vero e proprio “laboratorio laico e di sinistra” che tanto clamore suscitò in sede nazionale, almeno in quello che fu il grande Partito Socialista Italiano (PSI) che Bettino Craxi riuscì a trascinare con se all’inferno dopo aver illuso, forse, un intero Paese.

Ma meglio fermarci a quello che Gaetano Amatruda tenta, nuovamente, di fare mettendo insieme attraverso la figura ancora viva del compianto Vincenzo Giordano, il professore, le varie anime (se di anime si può ancora parlare !!) del partito con la speranza di poter fare ripartire l’ideale e il profumo dei garofani socialisti.

Leggendo i nomi inseriti nel comunicato stampa è facile dire che ormai ogni tentativo è inutile perché nel corso del tempo ognuno si è radicato in schemi e nuclei di apparente potere che difficilmente vorrà abbandonare; oltretutto con la nomina a segretario nazionale del PSI di Enzo Maraio il problema, invece di risolversi, si aggraverà ancora di più almeno a livello locale dove le varie anime non avranno alcuna intenzione di sottomettersi al “nuovo” portatore di un messaggio di unione e concertazione, anche perché è palese che dopo gli accordi nazionali già avviati lo stesso Maraio potrebbe non avere alcun interesse di inglobare personaggi con il rischio di essere impallinato direttamente all’interno di un raggruppamento che non ha più la stessa identità.

Ma questo è il mio pensiero, come dicevo; è necessario attendere gli sviluppi del tentativo di svolta proposto da Gaetano Amatruda; e già questa sera qualche dettaglio potrebbe emergere.

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