Elezioni 2019: a Pagani la rivincita di Alberico, Annarosa e Massimo

 

 

Maddalena Mascolo

 

PAGANI – La risposta di Pagani e, soprattutto, dei suoi cittadini-elettori è stata massiccia e senza appello; è stato riportato a viva forza, con un consenso elettorale stracciante, sul trono di Palazzo San Carlo il vero ed unico RE che la città riconosce come suo più che legittimo rappresentante.

Sono stati necessari otto anni, da quel maledetto 15 luglio 2011, per rimettere le cose al proprio posto e per ridare ad Alberico Gambino tutta quella onorabilità, personale – familiare e politica, che in tanti avevano cercato di scippargli e che un intero popolo osannante gli ha restituito prima in Piazza Sant’Alfonso e poi in quella del Municipio.

Le cose, in verità, Gambino aveva ricominciato a rimetterle nelle loro specifiche caselle ed ora, finalmente, il puzzle è completo ed anche incorniciato dalla stragrande legittimazione popolare che nessuno potrà più intaccare, neanche inventando fatti e misfatti.

Non ha mai cercato vendette in questi lunghi anni Alberico Gambino, ha sempre cavalcato l’onda della giustizia e della verità riuscendo a sfrattare definitivamente l’onda giustizialista e tutte quelle “linee d’ombra” che si erano addensate sulle sue precedenti amministrazioni.

Il popolo, dunque, ha fatto giustizia di tutte le malignità e i dolori che ha dovuto sopportare; l’elettore ha detto si al ritorno di Alberico Gambino che lo ha premiato con un impensabile 60,20% dei consensi contro il 39,80% lasciato al suo antico e storico rivale Salvatore Bottone che pure, in un passato non tanto lontano, aveva comunque tenuto da conto l’attività iperattiva del sindaco della gente.

Un successo strepitoso quello di Gambino che, con molta umiltà e trasparenza, ha rispettato anche il suo avversario quando nell’immediatezza dei risultati ha affermato di “essere comunque contento per aver arginato l’onda anomala che poteva assumere la proporzione del risultato che Gambino aveva ipotizzato superiore al 70%”; un riconoscimento che denota un tratto molto democratico nel modo di fare politica da parte dello sconfitto Bottone.

Nel consiglio comunale di Pagani la maggioranza sarà composta da: Annarosa Sessa, Fabio Petrelli, Alfonso Picaro, Francesco Toscano, Vincenzo D’Amalto, Massimo D’Onofrio, Enza Fezza, Nicola Campitiello, Pietro Pisacane, Vincenzo Violante, Luisa Paolillo, Giosi Tortora, Gianfranco Maiorino e Gianluca D’Antuono.

Per la minoranza accederanno nell’emiciclo di Palazzo San Carlo: Giusy Fiore, Rita Greco, Salvatore Cascone, Assunta Terracina, Salvatore Bottone, Gaetano Cesarano, Lello De Prisco, Nello Palumbo e Santino Desiderio.

Cosa dire e scrivere, di più, a conclusione di una lunga ed estenuante campagna elettorale cominciata addirittura il 28 gennaio 2019 con la conferenza stampa di Gambino che presentava la sua inaspettata candidatura a sindaco, suscitando non poche reazioni per essere partito in avanti senza il consenso di tutti. Soprattutto Forza Italia fece sentire la sua voce scegliendo come candidato sindaco Nicola Campitiello. Una scelta, in favore di Campitiello, suggerita dall’esigenza di un forte segnale di discontinuità con il passato amministrativo e dalla ambizione di dar vita ad un progetto di rilancio del territorio; così recitava un comunicato stampa a firma dell’on. Marzia ferraioli nella sua qualità di coordinatrice del partito a Pagani.

Poi, piano piano, le acque si calmarono ed anche Forza Italia insieme a Fratelli d’Italia scelse la candidatura di Gambino come quella più vincente e più di garanzia per tutto il comprensorio.

E così è stato; i risultati venuti fuori dalle urne hanno dato pienamente ragione ad Alberico Gambino ed al suo atteggiamento iniziale che poteva apparire come una forzatura e che, invece, era l’unica e più giusta intuizione sul piano della proposta politica e della risposta della gente.

In piazza Sant’Alfonso e poi in Piazza Municipio nel corso della notte tra il 9 e il 10 giugno 2019 c’era la folla delle grandi occasioni per festeggiare il figlio che Pagani ha amato ed ama tuttora; un popolo disposto a restituire a “suo Alberico” tutti gli onori degli altari che più di qualcuno ha tramato per toglierglieli per sempre.

In questa battaglia che sembrava impossibile va sottolineata la costante e fedelissima azione di Annarosa Sessa che si è sempre e comunque battuta, anche nei momenti peggiori, per il sindaco Alberico Gambino che ora affiancherà in consiglio comune; così come nello stesso consiglio ritornerà Massimo D’Onofrio, un altro personaggio che Pagani ha sempre apprezzato e voluto bene.

Ora tocca a lui, Alberico Gambino, ed alla sua squadra fare il meglio possibile per rilanciare una comunità che aspetta soltanto di essere guidata.

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