Padula al chiaro di luna: la programmazione serale di Campania by night per la Certosa di San Lorenzo attrae e incanta il pubblico

 

di Antonella Inglese

PADULA – Lo scorso sabato 31 agosto si è concluso il ciclo di aperture straordinarie serali della Certosa di San Lorenzo a Padula. Padula al chiaro di luna, questo il nome della rassegna svoltasi nel monastero certosino e inserita nella programmazione di Campania by Night proposta dalla Scabec, una rassegna che ha consentito la visita al monumento, con un biglietto intero di 2 euro e ridotto di 1 euro, dalle ore 21,00 alle 23,00 a partire dallo scorso 11 agosto per tutti i successivi weekend del mese, ed ha animato i locali della corte esterna, solitamente chiusi al pubblico, con spettacoli gratuiti che si sono distinti per la varietà e la capacità di attrarre pubblici diversi. Infatti, il successo di questa manifestazione è stato dato in gran parte da un programma che ha spaziato nei generi più diversi: da quella che potremmo definire una “jam session”, con il “re-incontro” di due amici e musicisti lucani, Graziano Accinni alla chitarra acustica e Felice Del Gaudio al contrabbasso, alla serata conclusiva con Peppe Servillo & Solis String Quartet nell’esecuzione di Presentimento, progetto discografico in cui Servillo, più che cantare, “recita” i brani con l’accompagnamento del quartetto d’archi: un esperimento collaudato già nel 2016 con Spassiunatamente e, ancora una volta, riuscito. Non solo la musica ha costituito l’intrattenimento, anzi, l’originalità della programmazione è stata soprattutto nel portare in Certosa spettacoli audaci che non si vedono spesso nel territorio valdianese. È il caso dell’apertura con il Circolo letterario “La setta dei Poeti estinti” che ha visto, nella sempre suggestiva cornice padulese, la lettura delle poesie d’amore del poeta turco Nazim Hikmet (inutile ricordare quanto sia difficile oggigiorno approcciare alla poesia), nonché della serata dedicata al balletto con la compagnia diretta da Monica Moraldo, I Protagonisti. Tra tutti gli eventi proposti, a vedere un maggiore coinvolgimento di pubblico è stata la messa in scena dello spettacolo La Conversione di un Cavallo ad opera della compagnia teatrale Ludovica Rambelli Teatro, dove gli attori, con l’ausilio di oggetti d’uso comune e stoffe drappeggiate, hanno riprodotto attraverso la tecnica del tableaux vivants 23 opere di Michelangelo Merisi da Caravaggio. La curiosità suscitata negli spettatori è stata ampiamente ripagata dal fascino dalla rappresentazione. Aperture straordinarie del monumento sì, ma, come accennato, anche di spazi che solitamente, vuoi per mancanza di personale, vuoi per problemi logistici, non sono visitabili, però, spesso concessi a terzi in una neonata logica che sembra voler, finalmente, aprire ad idee ed influssi esterni le porte della Certosa. E finalmente, sono state riaperte anche le porte delle famose celle dei monaci che oggi sembrano più delle “carceri” per le numerose opere d’arte contemporanea, lascito della famosa mostra le Opere e i Giorni a cura di Achille Bonito Oliva. È stato il referente del consorzio Arte’m che si occupa dei servizi di valorizzazione a Padula, Salvatore Falabella, a guidare con passione per la materia, gruppi inaspettatamente numerosi nella visita di questi spazi (ristretti) il cui contenuto suscita sempre grande curiosità. Un peccato che durante la serata conclusiva Falabella, che doveva assolvere anche ad altri compiti, fosse l’unico ad occuparsi della visita guidata ad un folto gruppo di interessati, tra i quali si celavano anche Pietro Costa, artista che ha esposto per Ortus Artis, sezione dedicata al paesaggio presentata durante la seconda edizione de Le Opere e i Giorni, e la scrittrice Enuma Okoro, ospite letterario in residenza per BACAS 2019. Mi chiedo se prima o poi si decideranno a proporre un “indulto” per queste installazioni e saranno lasciate libere di poter assolvere alla funzione primaria delle opere d’arte: essere viste! A riflettori spenti, Filomena Chiappardo, Assessore alla cultura del comune Padula, sempre in prima linea per coordinare le numerose manifestazioni sul suolo padulese, ha dichiarato: “Campania by night ha rappresentato un altro importante tassello della strategia culturale e turistica che stiamo mettendo in atto per la valorizzazione e la promozione della Certosa di San Lorenzo. Le visite all’arte contemporanea, gli eventi, le aperture serali ci hanno consentito di vivere gli spazi della Certosa in un modo nuovo, innovativo. Campania by night ha creato un circuito di interesse importante tra grandi attrattori turistici della Campania, nel quale la Certosa è uno dei protagonisti. Siamo estremamente soddisfatti!”. Durante le varie serate, l’assessore Chiappardo non ha mai perso l’occasione di ringraziare Scabec, nella persona del presidente Antonio Bottiglieri, il consorzio Arte’m per il fondamentale supporto e i vari artisti che hanno contribuito alla realizzazione di un programma che lei stessa definisce “raffinato e di altissimo spessore culturale”. Insomma, un bilancio positivo quello di cui possono andare fieri gli organizzatori di questa manifestazione, l’amministrazione di Padula e il sindaco Paolo Imparato. Una manifestazione che ha visto, paradossalmente, il suo unico neo in un’affluenza inattesa che la morfologia degli spazi non sempre è riuscita ad accogliere adeguatamente e che l’impiego di un numero esiguo di addetti ai lavori ha impedito di poter godere fino in fondo. Tutto questo, però, non è altro che la prova di quanto sia vivo in molti il desiderio di godere della suggestione della Certosa di Padula come centro di intrattenimento culturale e di quanto questo genere di rassegne vada nella giusta direzione. Oltretutto, avete visto quanto è bella la Certosa al chiaro di luna?!

 

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