Elezioni 2020: Angela D’Alto contro Salvini

 

 

Aldo Bianchini

 

Angela D'Alto - vice sindaca di Monte San Giacomo

SALERNO – Troppe volte i social, soprattutto Facebook, sono veri e propri letamai nei quali tutti scaricano le loro frustrazioni e cantano le loro litanie in barba alla logica e mettendo sotto i piedi le più elementari regole di convivenza civile; questo è il mio pensiero. Punto.

Ci sono, però, anche delle eccezioni che naturalmente confermano la regola sopra citata; una di queste occasioni meritevole di essere citata e riportata anche su un giornale online (che, come questo, si identifica agevolmente in una nicchia di approfondimenti e di dibattiti politici, culturali e sociali) è rappresentata dalla lettera scritta da Angela D’Alto, vice sindaca di sinistra del Comune di Monte San Giacomo, e indirizzata in maniera aperta all’ex ministro dell’interno sen. Matteo Salvini, notoriamente di destra.

Per correttezza va detto, per chi non conoscesse la D’Alto, che la vice sindaca vive da sempre una realtà politica di sinistra ed amministra l’unico paese del Vallo di Diano in cui la “Lega” non ha sfondato come, invece, è avvenuto in quasi tutti gli altri paesi valdianesi amministrati da sindaci di sinistra; un fenomeno, quello della Lega vincente nel Vallo, su cui nessuno dei sindaci interessati ha ritenuto di dover dare la benchè minima spiegazione etico-politica..

Lo ha fatto indirettamente, invece, la D’Alto che in forza della impenetrabilità dell’apparato politico di sinistra di Monte San Giacomo, utilizzando un linguaggio abbastanza forte, che è comunque lo specchio della realtà, ha piuttosto brutalmente attaccato Matteo Salvini; può piacere o meno, può essere ritenuto a senso unico, ma la vice sindaca ha dimostrato che le proprie idee vanno sempre espresse con fermezza e convinzione, anche per affermare che l’essere donna in politica può e deve pagare. Non a caso qualche giorno fa, su questo stesso giornale, ha attaccato a testa bassa il deus del giornalismo televisivo italiano, quel Bruno Vespa che era inciampato nella vicenda di Lucia Panigalli massacrata da un marito violento che è già libero.

Signor ex ministro Salvini,

è da oltre un anno e mezzo che non c’è ora del giorno o della notte in cui non sia stato presente in trasmissioni tv, da Vespa alla D’Urso, dalla Gruber a la prova del cuoco a Bib Bum Bam, su tutti i giornali, politici e di gossip, per non parlare dei social. Ha avvertito la necessità di farci sapere cosa mangiava, di farci assistere a interminabili dirette dalla sagra della cipolla, dalla festa della porchetta, in cui dichiarava guerra all’Europa, alla Libia, al Medioriente, alla Francia , alla Germania, al Papa, ai gay, ai neri, alla Kamchatca da Cinisello Balsamo con due carrarmati. L’abbiamo vista baciare il rosario e insultare la chiesa, sputare sul tricolore e sventolare il tricolore, fidanzato, single, sul letto con la morosa, a casa col gattino, in mutande, in spiaggia con le cubiste, fino alla Waterloo del Papeete beach, dove in costume, tra un mohjto e una ballerina, ha fatto cadere il governo. L’abbiamo sentita, nel mese successivo, incolpare per la caduta del governo il Piddiiiih, i grillini, Berlusconi, i poteri forti, la CEI, l’Europa, Trump, la solita Merkel, Topolino, Uan, Cip e Ciop e il divino Otelma. E parlateci di Bibbiano, e Mattarella, e lo spread è un complotto comunista, e i magistrati sono zecche rosse. Poi è tornato Feltri a chiamarci terroni, e forse lei si è commosso ricordando i bei tempi, quando con Borghezio, la statuetta di Alberto da Giussano e le corna da Obelix, facendo il bagno nel Po’, cantavate ‘che puzza, arrivano i napoletani ‘.

Abbiamo sopportato tutto, signor ex Ministro. E va bene lo stesso. Però, signor ex Ministro, c’è una cosa che non sopporto più: sentire la sua indegna bugia su quanto lei sia ‘il nuovo‘. Perch , signor ex Ministro, dal 1993 lei, senza mai aver lavorato, è stato nell’ordine e ininterrottamente :

-consigliere comunale di Milano

-parlamentare europeo

  • Senatore
  • Ministro dell’interno
  • Vicepresidente del consiglio.

Il tutto, per la modica cifra di 2,5 milioni di euro di stipendi pubblici.

E va bene, signor ex Ministro, lei ha percepito regolarmente l’indennità prevista dalla legge. Però , mi consenta: smetta di parlarci di casta, come se lei fosse un francescano scalzo, che della politica e dei suoi privilegi non sa nulla.

Smetta di insultare le tante persone che la politica la fanno con serietà e passione e magari gratis, come tanti di noi. Poi, se insieme ai suoi ‘giornalisti’ e al suo staff di comunicazione, vuole continuare a chiamare comunista, zecca, idiota, chiunque non la pensi come lei, o a darci dei terroni, faccia pure: una risata fa sempre bene, e ultimamente ridiamo assai di più .

Angela D’Alto. Vicesindaco. Terrona

 

Il post di Angela D’Alto, come era prevedibile, ha riscosso un successo enorme tra i navigatori della rete raccogliendo alcune migliaia di consensi, tanto da indurre la stessa vice sindaco a ritornare sull’argomento per un ringraziamento ufficiale e finale:

i due Mattei - Renzi e Salvini

Grazie a tutti per la condivisione. Non immaginavo che questo post, scritto così di getto, avesse tanto consenso. Al di là di tutto, spero che il clima nel nostro Paese possa un po’ svelenirsi. Resto sempre dell’idea che chi sta nelle istituzioni, dal sindaco al ministro, debba mantenere un contegno di sobrietà e rigore, e anche nei momenti di scontro politico e di critica aspra, non trascendere mai. La civiltà dei comportamenti è il primo gesto di rispetto nei confronti delle istituzioni e dei cittadini che rappresentiamo, a prescindere dal colore politico.

 

CONSIDERAZIONI: Ovviamente ognuno può trarre le conclusioni e le considerazioni che vuole; siamo in democrazia e ci mancherebbe; questo giornale è disponibile ad ospitare qualsiasi commento a patto che siano espressi in maniera consona alla normale convivenza civile.

Io personalmente, non essendo né maschilista convinto e neppure femminista di giornata, una considerazione voglio esprimerla anche in funzione del dibattito che la D’Alto ha avviato sia sul femminismo (con un pezzo contro Bruno Vespa) che sui vari aspetti della vita politica; nella fattispecie, quando Angela scrive “sul letto con la morosa” dimentica di aggiungere che, proprio in forza di un femminismo acuto e fuorviante, fu la stessa Elisa Isoardi a diffondere quella foto che fece scalpore e che sicuramente mandò in crisi il baldo Matteo Salvini; e forse anche per questo decise di rompere il fidanzamento.

3 thoughts on “Elezioni 2020: Angela D’Alto contro Salvini

  1. Applausi a scena aperta. Tra l’altro la lettera non è per nulla offensiva, anzi. Ironica ma puntuale. Sono tutte cose vere, e noi da meridionali Salvini che ci chiamava colerosi e appestati ce lo ricordiamo ancora. Per chi non se lo ricorda, c’è sempre YouTube.

  2. Complimenti! Passione e intelligenza come quella di questa vicesindaco sono quello che ci vuole per ridare speranza alla politica nel meridione.

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