UNA PROPOSTA DEL GIORNALISTA PIETRO CUSATI : L’INTITOLAZIONE DI UNA VIA A PADULA ALLA NOBILDONNA MARIA de CARDONA.

di Pietro Cusati

Dr. Pietro Cusati - giornalista e conduttore televisivo - segretario Associazione Giornalisti Amici del Vallo di Diano

PADULA (SA)– 11 Novembre 2019 -Maria de Cardona ,una nobildonna del ‘500,poetessa,marchesa per mezzo secolo di Padula ,fu mecenate ,letterata ,benefattrice di feudi e comunità ,una donna che incarnò appieno le due grandi virtù del tempo,la grazia e l’erudizione,una personalità importante del Rinascimento Italiano,merita  l’intitolazione di una via a Padula. Lo scrittore Padulese Emilio Sarli ha dedicato una approfondita ricerca storica su Maria de Cardona ,con la pubblicazione di un libro ‘’La decima musa del parnaso’’,conseguendo il primo posto nel premio letterario nazionale Mario Soldati ,conferito dal prestigioso  Centro Pannunzio di Torino.  Emilio Sarli ha anche scritto la voce su Maria de Cardona per l’enciclopedia delle Donne. Il libro è stato presentato in tutte le città frequentate da Maria de Cardona  ( Padula,Napoli,Avellino ,Ferrara) ed in diversi altri luoghi,riscuotendo notevole successo di pubblico e di critica. Un libro che valorizza un personaggio poco conosciuto,l’autore fornisce un interessante profilo di una donna che ha interpretato ,probabilmente senza saperlo,l’essenza stessa del Rinascimento Italiano,imparentata con le grandi famiglie italiche dei Gonzaga,degli Estensi e dei Sanseverino. Maria de Cardona,nata nel 1509 ,‘’occhi lucenti,neri,lunghetti,vivaci e pieni di somma letizia’’,fece palpitare i cuori di tanti poeti che l’agguagliarono alla Selvaggia di Cino da Pistoia ,alla Beatrice di Dante e a Laura di Petrarca.Il titolo del libro richiama un verso di Garcilaso de la Vega,raffinato poeta Toledano operante tra la Spagna e l’Italia,che in un sonetto tratto dalla raccolta ‘’Poesia Castellana completa,definì Maria de Cardona ‘’Decima Moradora de Parnaso’’,per le virtù estetiche e intellettuali di Maria de Cardona.-‘’Solo la cultura,e i libri degli antichi,possono renderci consapevoli della nostra sostanza umana,dandoci,attraverso la memoria,il senso di noi nello scorrere del tempo e nel confronto con il passato ‘’.

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