PRESEPE: fede, tradizione e polemiche … da Milano a Padula !!

 

 

Aldo Bianchini

 

SALERNO – Da duemila anni o giù di lì il presepe rappresenta, credo, per tutti noi un punto fermo, quasi imprescindibile, della cristianità e del nostro modo di rapportarci con la fede.

Gesù nasce a Nazareth in Galilea e da lì non si è mai spostato; soprattutto non ha mai imboccato le vie del mare,  eccezion fatta per una brevissima passeggiata sulle acque del lago antistanti Betsaida in Palestina (miracolo raccontato nei Vangeli di Marco, Matteo e Giovanni).

 

Questa è la storia; se poi qualcuno vuole farlo nascere in pieno Mar Mediterraneo (anzi, come dimostra la foto, lo ha già fatto nascere da diversi giorni, violentando ogni tradizione religiosa !!) su un barcone di migranti e decide di esporre lo stesso barcone in una chiesa di Padula, faccia pure, alla fantasia ovviamente non c’è limite.

Ovvero se qualche altro vuole contestare la concessione di un contributo da parte della Regione Lombardia alle scuole che preparano i presepi faccia altrettanto; a patto, però, che tutti e due non rompano più di tanto le scatole del prossimo con polemiche inutili che infangano la fede e le tradizioni.

Detto questo, ogni altro eventuale ragionamento intorno al presepe, alla sua funzione ed al suo simboleggiare l’essenza della cristianità, dovrebbe essere inutile se non addirittura superfluo e per niente significativo. Invbece no:

Sara Manfuso
  • Una rappresentante del Partito Democratico nel corso di una trasmissione televisiva nazionale (Mattino/5) condotta dal giornalista Francesco Vecchi ha offerto il meglio di se stessa sulla intrinseche capacità divisive di una esponente della sinistra. L’ex modella Sara Manfuso, attuale star del Partito Democratico, con viso angelico e sguardo onnisciente ha dato, ripeto, il meglio di se nello spiegare che non è giusto che la Lombardia abbia concesso un contributo di 250€ alle scuole che organizzano il presepe perché potrebbe apparire come un gesto inospitale per i migranti che non professano la fede cristiana. Il suo intervento del 10 dicembre scorso ha sollevato finanche l’indignazione delle altre due donne in collegamento (troppe !!) Daniela Rosato (ex moglie del d.g. del Milan Calcio) e Claudia Terzi (deputato della Lega).
On. Edmondo Cirielli
  • Un rappresentante di Fratelli d’Italia con un comunicato ufficiale ha offerto il meglio di se stesso sulle intrinseche capacità divisive di un esponente della destra. L’on. Edmondo Cirielli (questore della Camera dei Deputati), uno dei punti di forza di FdI, ha dato, ripeto, il meglio di se arrivando finanche a scrivere (in merito al presepe esposto in una chiesa di Padula riproducente un barcone di migranti sul quale è già nato Gesù bambino) che “Le nostre tradizioni non possono essere piegate agli interessi degli scafisti o dei padroni delle cooperative dell’accoglienza e non si può assolutamente calpestare la verità dei nostri Vangeli”; quasi come a dire, tra l’altro, che a Padula, dove operano alcune cooperative di accoglienza, possa essere esercitato un interesse privato illegittimo. E questo sarebbe un tema molto devastante.

 

A questo punto è quasi inutile ribadire che ogni tipo di ragionamento, giusto o sbagliato che sia, non può essere affrontato con i paraocchi tenendo nel mirino soltanto la contrapposizione di colore politico e, forse, di genere.

Nei panni di Zingaretti e della Meloni bacchetterei e riporterei i due brillanti esponenti dei rispettivi partiti (Manfuso e Cirielli) sulla giusta via del ravvedimento, perché no anche quella di Damasco; e mi aspetterei anche un intervento deciso e risolutivo del Vescovo di Teggiano-Policastro, Mons. Padre Antonio De Luca,  sotto la cui giurisdizione ricade la chiesa di Padula; per far capire all’eclettico inventore del presepe di nuova generazione che la storia è completamente diversa e che lui può sicuramente inventare cosa vuole ma in casa propria, e che altrettanto sicuramente non può farlo all’interno di un luogo sacro facendo nascere il Bambino in un barcone e addirittura una ventina di giorni prima dell’evento canonicamente assodato. Non ci vuole uno scienziato o un teologo per affermare che è stata consumata una dissacrazione a disdoro di due millenni di fede e che la cosa ha l’effetto di un cazzotto in pieno viso a chi ha sempre creduto che Gesù fosse nato in una mangiatoia di Nazareth sulla quale si fonda tutto il Cristianesimo. Ed anche questo fatto è storia, o no.

S.E. Padre Antonio De Luca, Vescovo di Teggiano-Policastro

La cronaca ci dice che il Vescovo di Teggiano è intervenuto (fonte: le Cronache dell’11 dicembre) sulla scabrosa vicenda, ma solo per rispondere all’on. Cirielli: “Evidentemente non si è ancora compreso che o mangiatoia o barcone o altro luogo … se Gesù non nasce nel nostro cuore, mai sarà veramente Natale”. Assolutamente fuori luogo, avrebbe fatto meglio a tacere; la storia della natività non la si può inventare facendo ricorso alla libera fantasia, e questo non lo devo spiegare io. Ma c’è ancora tempo per rimediare.

Non vorrei, però, che le speranze di chiarimenti andassero deluse; questa è una buona occasione offerta a Zingaretti, Meloni, Manfuso, Cirielli, Vescovo di Teggiano e ideatore del barcone-presepe di Padula di dimostrare che riescono anche a ragionare senza i classici paraocchi.

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