Michelangelo Pistoletto, il Terzo Paradiso e l’arte contemporanea nel Vallo di Diano: un progetto ambizioso ma di vitale importanza

 

di Antonella Inglese

TEGGIANO – Chi ama l’arte, chi l’ha studiata, chi ha visitato anche solo uno dei musei d’arte contemporanea più importanti al mondo, sa che l’ultimo grande contributo italiano alla storia dell’arte, in un Paese che troppo spesso si bea del proprio glorioso passato dimenticandosi che è passato, appunto, è stato quello di Michelangelo Pistoletto. Lo scorso venerdì 13 dicembre, il maestro biellese ha presentato a Teggiano (Sa) il progetto dell’installazione del suo segno-simbolo che sta facendo il giro del mondo e che con il progetto Parco dell’arte contemporanea promosso dall’Assessorato allo Sviluppo e Promozione del Turismo della Regione Campania in collaborazione con la Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee/Museo Madre di Napoli, approda anche nel Vallo di Diano.

L’incontro, moderato dal giornalista Rocco Colombo, ha visto la partecipazione dell’Assessore Regionale  Corrado Matera e di numerosi attori sociali del territorio, tra i quali il Presidente della Comunità Montana del Vallo di Diano Raffaele Accetta, che ha sottolineato l’importanza di offrire sempre maggiori opportunità nelle aree interne per i giovani talenti come gli studenti che si sono cimentati in questo progetto; il Sindaco del Comune di Teggiano Michele Di Candia, entusiasta della presenza di un grande maestro nella propria città; la Dirigente Scolastica dell’Istituto superiore Pomponio Leto Maria D’Alessio e il Coordinatore del Liceo Artistico Germano Torresi che hanno guidato, insieme all’intero corpo docente, gli studenti in modo efficace guadagnandosi il merito della buona riuscita di questa iniziativa. Il prossimo 20 dicembre, infatti, una delegazione dell’istituto sarà a Roma in occasione del Rebirth-day giorno della celebrazione del Terzo Paradiso.

 

Terzo Paradiso è il nome dell’installazione permanente che sarà ultimata entro marzo 2020 sotto la supervisione dei due ambasciatori Tiziana De Tora e Marco Papa e alla quale hanno preso e prenderanno parte attiva gli alunni del Liceo Artistico Pomponio Leto di Teggiano. Gli studenti non solo si sono distinti per le loro doti pratiche ed artistiche, realizzando 240 paletti decorati che hanno delineato il perimetro dell’opera, ma anche per un profondo interessamento nei confronti del progetto. Sono state numerose, infatti, le domande che i ragazzi hanno posto all’artista che nonostante si sentisse sommerso dalla quantità di interrogativi non ha mai smesso di offrire chiarimenti e infondere entusiasmo in chi ha avuto il piacere di ascoltarlo.

 

Le sue disquisizioni artistiche, filosofiche e scientifiche hanno affascinato anche la platea (un po’ scarna per la portata dell’evento) della Sala del Capitolo nella Certosa di Padula sabato 15 con l’appuntamento dal titolo L’arte incontra la scienza: dialogo con le stelle al quale hanno preso parte Corrado Matera, Paolo Imparato, sindaco del Comune di Padula, Anna Imponente, Direttore del Polo museale della Campania che ha intrattenuto un’interessante conversazione con l’artista e Tommasina Budetta, Direttore della Certosa di San Lorenzo che lo scorso 10 agosto presentava al pubblico l’opera di Pistoletto Autoritratto di stelle, esposta nella Sala del Refettorio, proponendo di aprire in Certosa un laboratorio per restaurare le numerose opere d’arte contemporanea imprigionate nelle celle dei monaci (una bella proposta, chissà se qualcuno si è mobilitato per metterla in cantiere).

Tutti in questi due giorni hanno sottolineato l’importanza di questo evento ed espresso una sincera gratitudine verso l’artista internazionale e l’Assessorato allo Sviluppo e Promozione del Turismo che ancora una volta ha portato nell’area interna Vallo di Diano un’iniziativa culturale di ampio respiro come due anni fa lo è stata Cammino delle tre Certose durante la quale la Certosa di Padula fu scenario della performance Thirteen Christs diretta dall’artista Vanessa Beecroft. L’Assessore Corrado Matera ha rivendicato l’ambizioso progetto da parte della Regione Campania di fare leva sull’arte contemporanea per far sì che il Vallo di Diano con i suoi centri culturali più importanti, Teggiano e Padula, diventi meta turistica ambita anche per gli estimatori del genere di tutto il mondo. E questo non può che far piacere a chi è alla continua ricerca di alternative che possano portarci fuori dal confino anche culturale a cui sono soggetti troppo spesso i piccoli centri, relegati in una dimensione di provincialismo. Iniziative di questo genere offrono stimolo ed opportunità ai giovani studenti e a chi milita affannosamente nel mondo dell’arte e della cultura in generale. Unico neo è che purtroppo anche questa volta sono stati poco coinvolti gli operatori culturali esistenti sul territorio oltre i confini degli istituti scolastici, anche solo in qualità di promotori di un evento che avrebbe sicuramente potuto avere maggiore respiro (tutta questa operazione ha avuto una pubblicità quasi inesistente).

 

Però, Michelangelo Pistoletto ci ha rassicurati! Quando gli ho chiesto se c’è ancora speranza per giovani artisti e curatori nel mondo dell’arte odierno la sua risposta è stata sincera e motivatrice: “Bisogna uscire dalla logica che l’arte si faccia nei musei o che per lavorare nel mondo dell’arte bisogna arrivare ai musei. L’arte si fa sul territorio, a contatto con la società, con il mondo. L’arte è vita! E sì, per vivere ci vogliono anche i mezzi, questo è vero…”.

 

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