AMBIENTE: la visita di Costa manda in tilt alcuni sindaci del Vallo … che perdono la dignità ? e De Luca dove era ?

 

 

Aldo Bianchini

 

SALERNO / PADULA – Gli annunci della politica sono sempre e soltanto annunci; non si deve, quindi, né santificare e né demonizzare un ministro che scende sul territorio per parlare dei problemi e fare promesse che, a mio avviso, difficilmente saranno mantenute.

La discesa nel Vallo di Diano del ministro dell’ambiente generale Sergio Costa pone due ordini di problema:

  • il primo di natura etica comportamentale e politica della maggioranza dei sindaci del Vallo di Diano;
  • il secondo di natura squisitamente politica con tutte le complicazioni che la stessa porta con se e che spesso sfuggono ai “sindaci valdianesi”, quasi tutti eredi di un impero costruito da altri.

 

Il commento alla visita del ministro dell’ambiente Costa (verificatasi venerdì 27 dicembre scorso) necessita quindi di due approfondimenti giornalistici; oggi vi intratterrò sulla insipienza di diversi sindaci del Vallo di Diano e sulla loro poca scaltrezza politica, per non dire eccessiva e sfacciata sudditanza al “sistema di potere politico deluchiano”.

La storia ci dice che agli inizi del mese di novembre 2019 il presidente della Comunità Montana Vallo di Diano, arch. Raffaele Accetta, in nome e per conto dei sindaci del Vallo di Diano, aveva chiesto al ministro dell’ambiente un incontro da tenersi presumibilmente a Roma, naturalmente la richiesta stilata da Accetta era stata sottoscritta anche dagli altri sindaci. La richiesta era dettata dall’esigenza di capire le decisioni del ministero in relazione “al forte allarme sociale scaturito da una recente indagine che si è conclusa con alcuni sequestri di ingenti quantità di idrossido di potassio, composto tossico, grazie all’attenzione e al costante impegno della Compagnia Carabinieri di Sala Consilina, diretta dal Capitano Davide Acquaviva.

Per una serie di combinazioni di natura politica e di probabile esigenza elettorale il ministro ha deciso di spostarsi lui in zona per cogliere verosimilmente due piccioni con una fava (ma questa è strategia politica della quale parlerò nel successivo approfondimento): soddisfare la richiesta dei sindaci avanzata dal presidente Accetta e cercare di scardinare il potere deluchiano sul comprensorio del Vallo anche attraverso l’insospettabile aiuto del presidente del Parco Tommaso Pellegrino e quello atteso del senatore Francesco Castiello, che hanno accolto a braccia aperte il ministro per far passare la loro rispettiva idea politica attraverso la figura dello stesso ministro.

Questo quadro, da solo, ha mandato in tilt l’apparato politico-elettorale deluchiano che si è subito scatenato nel richiamare all’ordine i sindaci e nel cercare di contrastare l’azione del ministro con argomenti che non erano per niente all’ordine del giorno dell’incontro (il ministro dovrebbe interessarsi più ai disastri prima di altre cose come la politica !!) che sulla base della richiesta iniziale doveva trattare l’argomento spinoso dei rifiuti tossici interrati nella vallata del Diano.

Tanto è vero che l’argomento oggetto della richiesta di Accetta è’ stato presumibilmente trattato dal ministro nel corso di un incontro riservato con i sindaci tenutosi subito dopo l’assemblea pubblica.

E come è andata a finire ? diversi sindaci, impauriti dalla veemente tirata d’’orecchie di Vincenzo De Luca, che è sceso in campo con il suo proconsole principale “Fulvio Bonavitacola”, hanno rapidamente fatto marcia indietro e non potendo annullare il documento della richiesta della visita del ministro hanno sollecitamente e scelleratamente sottoscritto un altro documento per contestare la visita. Qualcuno ha addirittura scompostamente chiesto anche la firma di Accetta che, da uomo libero qual è, ha subito rimandato l’invito al mittente mantenendo la sua posizione di osservatore super partes.

Se tanto mi da tanto, ci troviamo di fronte ad un comportamento che, a voler essere buoni, evidenzia la totale assenza di un minimo di “dignità politica”; un comportamento che contribuirà non poco a tenere ancora per anni nel limbo  il territorio valdianese che avrebbe bisogno, invece, di un grande e forte rilancio politico – istituzionale – imprenditoriale e occupazionale per affrontare a cascata i grandi e gravi problemi che lo assillano.

Ma la politica, si sa, è in eterno “work in progress”; mentre viene data per scontata la candidatura regionale di Sergio Costa già si affaccia quella più credibile del neo ministro dell’università dell’ex rettore della Federico II di Napoli, Gaetano Manfredi, più capace di Costa di coagulare il consenso della sinistra con l’arrivo anche di De Magistris per un tutti contro De Luca; ma c’è già chi giura che il PD non avrà il coraggio di scaricare il governatore e cercherà di fare lo sgambetto ai CinqueStelle ottenendo una sorta di desistenza della destra in cambio del Comune di Salerno e di altre amministrazioni locali importanti, contando anche sulla dichiarata alleanza dei demitiani che sono stati l’ago della bilancia delle due passate consultazioni elettorali regionali..

Fantapolitica ? probabilmente si, ma i sindaci del Vallo che hanno firmato i due documenti contrapposti non sono stati capaci neppure di fare questo, e rimarranno impalati come sempre.

Nel prossimo articolo tratterò l’aspetto squisitamente politico della visita di Costa e vi annuncio che esiste un documento fotografico che fissa la presenza fisica del governatore De Luca a Padula mentre era in corso l’assemblea dei sindaci.

One thought on “AMBIENTE: la visita di Costa manda in tilt alcuni sindaci del Vallo … che perdono la dignità ? e De Luca dove era ?

  1. Da cittadino del Vallo di Diano, mi permetto sommessamente di notare la veridicità di un nostro antico e bucolico adagio, che sottende un’ empirica osservazione delle cose del mondo : “ …quando gli asini si scalciano, sono sempre i poveri barili a farne le spese …”

    Buon Anno a Lei Direttore e Buon Anno a Tutti Noi, che, ne abbiamo davvero bisogno,
    anche se “…. la televisione ha detto che il nuovo anno porterà una trasformazione e, tutti quanti, stiamo già aspettando ……”

    Stefano Antonello Aumenta

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