Fonderie Pisano: e la storia continua … appena riaccesi, qualcuno vuole rispegnere i forni

Aldo Bianchini

SALERNO – Non c’è più trippa per i gatti. Sembra essere questo il messaggio che filtra e circola nei palazzi che contano, ma anche negli edifici della frazione Fratte di Salerno.

Almeno così sembrava dopo la decisione della seconda sezione del TAR di Salerno del 24 dicembre 2019 di riaccendere i forni; niente affatto ci risiamo, e la storia continua.

Come ho sempre detto e scritto dopo poche ore da ogni decisione la storia riprende e continua: bisogna spegnere i forni delle Fonderie Pisano.

Questo è il Paese delle barzellette; dopo ogni sentenza (soprattutto quelle che assolvono la Pisano) arriva subito un altro ricorso in Procura e la storia ricomincia nell’ottica di una telenovela infinita (anche questo avevo già scritto).

Adesso ritorno sulla scena di questo melodramma tutto alla napoletane il Codacons ed a suo nome e per conto è il presidente campano, Enrico Marchetti, a gridare contro le Fonderie che ( a suo dire !!) nuovamente hanno sparso nell’etere odori nauseabondi e miasmi vari (ma nessun inquinamento serio e degno di questo nome). “Nonostante il processo in corso -dice il presidente del Codacons- si continua ad inquinare l’ambiente con sostanze nocive, non c’è altro da dichiarare” (fonte Le Cronache del 16 gennaio 2020); quasi come se la presenza di emissioni nocive nell’ambiente fosse già un fatto accertato e sentenziato in via definitiva.

Mi spiace ripetere che questo è il Paese delle barzellette, in cui una storia giudiziaria come questa non può avere mai fine; e meno male che questa volta, almeno all’apparenza, tacciono la Regione, l’Arpac, l’Asl, il Comune, l’Associazione Forum Ambientalista e la più temibile Associazione di Volontariato “Salute e Vita” (quella di Lorenzo Forte). Ma ci scommettiamo che sono già pronte e stanno affilando i coltelli per intervenire l’una dopo l’altra in modo da dare una continuità accusatoria fuori da ogni logica.

La salute è un bene primario, e chi lo mette in dubbio, ma per continuare a mantenere una buona salute c’è necessità anche di mettere qualcosa nello stomaco, e senza lavoro si rischia davvero grosso.

Insomma trovare il giusto equilibrio tra inquinamento ambientale e occupazione sarà il leit-motiv dei prossimi decenni, con sullo sfondo l’immagine spesso inquietante della giovanissima Greta Tumberg spinta da chissà quali poteri-forti in grado di metterle a disposizione addirittura una barca a vela di oltre dieci milioni di euro per farle fare la traversata atlantica dall’Inghilterra agli Stati Uniti..

Ma per rimanere alle Fonderie Pisano (difese dal prestigioso studio associato Follieri, grandi esperti di materia ambientale) va anche detto che il Codacons si sarebbe mosso sulla scorta di numerose segnalazioni di cittadini residenti in zona che, a singhiozzo, denunciano simili presunti reati di inquinamento ambientale.

Come finirà ?

Rispondo con la frase posta da me stesso a chiusura del precedente articolo: “Comunque, niente è perduto; lo dico per tutti gli interessati: Domani è un altro giorno e sicuramente dietro l’angolo ci sarà un altro magistrato o un’altra istituzione che sentenzierà il contrario di quanto ordinato da quelli che lo hanno preceduto. E tutto ricomincerà come se niente fosse successo”.

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