CRAXI: tutti ad Hammamet !!

Aldo Bianchini

Antonio Di Pietro e Bettino Craxi

SALERNO – A tutti quelli che sono andati, in sfilata mediatica, sulla tomba di Bettino Craxi ad Hammamet vorrei chiedere dove erano (quasi tutti) ovvero dove si erano nascosti quando sul leader socialista si scatenò una bufera giudiziaria senza precedenti.

Non solo, dove erano quando la migliore telegiornalista del tempo, Alda D’Eusanio, fu letteralmente sradicata dalla Rai per essere stata intercettata mentre telefonava ad Hammamet per garantire a Craxi una certa visibilità; molti di questi signori in corteo ad Hammamet non mossero un dito.

Questo per far meglio capire che non solo nell’immediatezza dei fatti ma anche per alcuni anni successivi quei signori (ripeto quasi tutti), che domenica scorsa 19 gennaio si sono recati, come in gita scolastica, sullo stradone che porta dal centro della cittadina fino al cimitero dove Craxi è sepolto da venti anni, non mossero un dito, non dissero una parola, e si nascosero vigliaccamente.

 

Dico tutto ciò per esperienza vissuta sulla mia pelle; perché è bene ribadirlo per l’ennesima volta che io,e non solo da giornalista, ho vissuto interamente e per figlio e per segno tutta la vicenda della “presunta tangentopoli salernitana”.

A Salerno è accaduto tutto quello che accadde in campo nazionale, anzi in alcuni specifici casi la circoscrizione giudiziaria di Salerno fece da pilota rispetto a tutto quello che accadeva, ad esempio, nella Procura di Milano. Non a caso, e non per caso, il vero iniziatore della tangentopoli nostrana è stato l’ex magistrato Michelangelo Russo che aveva lavorato a Milano con il giudice Antonio Bevere (che poi è approdato in Cassazione), con il giudice Emilio Alessandrini (poi ucciso dalle brigate rosse il 29 gennaio 79) ed altri, ed aveva frequentato il “salotto culturale” messo in piedi da Bevere e nel quale era stato anche ospitato il prof. Toni Negri (indicato dalla magistratura come il capo spirituale delle BR).

Il modello milanese fu quindi esportato a Salerno, rivisto e corretto e rimandato a Milano anche attraverso la missione esplorativo-formativa compiuta dagli altri due magistrati (Vito Di Nicola e Luigi D’Alessio) facenti parte del pool salernitano di mani pulite denominato “Tre Di Pietro anche a Salerno”.

Gaetano Amatruda e Stefano Caldoro ad Hammamet

Questa la storia vera; ed a Salerno è accaduto esattamente la stessa cosa che accadde a Milano (con propaggini romane) al mitico Bettino Craxi; anche qui da noi tutti gli uomini del ministro (alludo a Carmelo Conte) fuggirono via ed alcuni da sciacalli si lasciarono andare ad accuse inverosimili, accuse che furono lestamente raccolte dai giudici a verbale giudiziario. Con buona pace per tutti fui, senza vantarmene, l’unico giornalista a difendere a spada tratta i presunti colpevoli di tangentopoli; in primis difesi Carmelo Conte, Paolo Del Mese e Vincenzo Giordano; e lo feci lottando aspramente e caparbiamente con i magistrati dell’epoca nel nome dello stato di diritto. E’ bene che si sappia, una volta per tutte, che dovetti affrontare e contrastare ben quattro inchieste giudiziarie a mio carico: due risolte in fase di indagini preliminari, una dinanzi al gup e l’ultima alla prima udienza in aula. E come sempre accadde anche la mia azione venne presto dimenticata, anche dagli stessi Conte, Del Mese e Giordano che fin da allora ripresero, e lo fanno tuttora, a stringere sempre buoni rapporti con tutti quelli (giornalisti compresi) che li avevano abbandonati a loro stessi ed al loro destino, defilandosi vigliaccamente dopo aver avuto tutto quello che potevano avere quando quegli uomini erano sulla cresta dell’onda. Non faccio nomi, non è il caso di ripeterli dopo averli già fatti in passato.

 

In pratica è la stessa storia che è accaduta al leader socialista Bettino Craxi; tutti a sul suo corpo come sanguisughe quando era potente, tutti lontanissimi dalla sua persona quando cadde rovinosamente in disgrazia.

Oggi tutti, o quasi, in corteo sulla tomba di Craxi come andarono in corteo, i salernitani, sulla bara del compianto Vincenzo Giordano; e tutti ora a pontificare ed a ricordare dimenticando che quasi tutti loro agirono vigliaccamente alle spalle sia di Craxi che di Giordano (ma anche di Conte e Del Mese) innanzitutto fuggendo e in alcuni casi, addirittura, accusando con rivelazioni assurde e mai dimostrate, ma utili in quel momento per il tintinnio delle manette.

E la cosa più allucinante che le stesse persone fuggite vigliaccamente ora sono ritornate nuovamente a manomettere e creare intrighi per fini assolutamente personali; e chi, invece, in quei momenti drammatici si sacrificò volontariamente oggi non è andato ad Hammamet e neppure sulla più semplice tomba di Giordano (almeno sulle sue ceneri).

Il mio precedente articolo su Craxi a suscitato numerosi commenti (positivi e negativi nei miei confronti); cercherò di analizzarli nei prossimi giorni.

One thought on “CRAXI: tutti ad Hammamet !!

  1. Carissimo Direttore,
    ieri sera ho assistito ad uno spettacolo teatrale a Sassano, nel Teatro intitolato al grande Totò, in vernacolo sassanese.
    Gli attori della Compagnia Teatrale che, porta il nome del compianto Prof. Pasquale Petrizzo, sono stati eccezionali; sapendo far cogliere al pubblico una consumata ed affiatata professionalità, nell’interpretare con ritmo e tempistica perfetta, una esilarante commedia che descriveva una saga familiare d’altri tempi.
    Immagino che Ti starai chiedendo il nesso di questo mio commento con il Tuo puntuale articolo.
    Caro Aldo, Ti svelo subito l’arcano, il titolo della rappresentazione era : “……a rota aggira…..e aggira ancora …..”.
    Per chi non conosce il nostro dialetto ne faccio una traduzione : il soggetto di questo titolo è la Vita, rappresentata da una ruota che gira, con l’andar del tempo, modificando, se non addirittura sovvertendo, le situazioni e gli avvenimenti.
    Questa sacrosanta verità che si verifica nel microcosmo di una famiglia sassanese di fine ottocento, attraverso il complesso rapporto suocera – nuora che, si confronta con quello che accade quando la nuora diventa a sua volta suocera è ciò che accade da tempo immemore ed è accaduto anche alle vicende che hanno visto protagonista l’Uomo Bettino Craxi.
    Gli amici sono tantissimi quando il mare è calmo ed il sole caldo, ma, inevitabilmente si dileguano – tranne pochissime, vivaddio, eccezioni, – quando si verifica la tempesta,
    La maggior parte di loro però rispunta fuori quando le nuvole sono sparite.
    Mi sto dilungando troppo, ma, per salutarTi, caro Aldo, devo ammettere, infine, che aveva ragione il povero Don Abbondio : “ il coraggio, uno, se non ce l’ha , mica se lo può dare ? “.

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