COMMERCIALISTI: lettera aperta a “L’aria che tira” … Giuseppe Colucci scrive !!

SALERNO – Riceviamo e pubblichiamo la lunga ma interessantissima lettera aperta che l’ex sindaco di Sala Consilina, di professione commercialista, ha inviato alla conduttrice della trasmissione televisiva quotidiana “L’aria che tira” in onda su La/7.

 

dott.ssa Myrta Merlino - conduttrice de "L'aria che tira"

Alla Redazione

L’Aria che tira

LA7 S.p.A.

Via della Pineta Sacchetti 229v

00168 ROMA

Alla C.A. Dr.ssa Myrta Merlino

 

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programmi@la7.it

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selezione@la7.it

LA7@PEC.IT

 

Al Consiglio Nazionale

dei Dottori Commercialisti

e degli Esperti Contabili

Piazza della Repubblica n. 59

00185 Roma

Alla C.A. Presidente Dott. Massimo Miani

 

info@commercialisti.it

consiglio.nazionale@pec.commercialistigov.it

Sala Consilina, lì 11/02/2020


 

sono uno spettatore assiduo del suo programma “L’aria che tira”, che apprezzo tantissimo per la competenza e lo spirito critico con cui affronta i problemi.

 

Esercito l’attività di Dottore Commercialista da circa trentacinque anni, oltre ad aver rivestito ruoli direzionali nel pubblico e nel privato, e sono rimasto molto sconcertato (a dir poco) per l’intervento del Dott. Gian Luca Brambilla nella trasmissione del 10 febbraio, in relazione ai commenti nei confronti dei Dottori Commercialisti ed al sistema di tassazione cosiddetto “flat-tax”, come dallo stesso interpretato.

Mi spiace che l’autorevole Prof. Raffaello Lupi, che ascolto sempre con tanta attenzione, e l‘On. Luigi Marattin non abbiano avuto forse il tempo di poter replicare.

 

Però non posso esimermi dal considerare l’intervento del Dott. Brambilla errato ed inappropriato, oltre che irrispettoso dell’Ordine Professionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, che è un Ente Pubblico posto “sotto l’alta vigilanza del Ministero della Giustizia”, la cui funzione principale consiste nel garantire il cittadino circa la professionalità e la competenza dei professionisti che svolgono le proprie attività, per le quali è riconosciuta competenza specifica in economia aziendale e diritto d’impresa e, comunque, nelle materie economiche, finanziarie, tributarie, societarie ed amministrative.

 

I Commercialisti (in breve), nel proprio lavoro, hanno l’obiettivo principale di accompagnare gli imprenditori nel loro progetto d’impresa, assistendoli nel miglior modo e nel rispetto delle norme civilistiche e fiscali, evitando che le condotte dei contribuenti, eventualmente assunte in modo non conforme alla legge, possano essere oggetto di accertamenti e sanzioni da parte dell’Amministrazione Finanziaria.

dott. Giuseppe Colucci - commercialista

Sono assolutamente errate, inappropriate ed offensive le dichiarazioni del Dott. Brambilla, (https://www.la7.it/laria-che-tira/video/gian-luca-brambilla-attacca-i-commercialisti-molti-costi-non-li-posso-detrarre-sono-tutte-caate-10-02-2020-306596) di seguito riportate:

a) Attività di parrucchiera è passata dalla partita Iva alla contabilità ordinaria.

b) Problema tra il conto del consulente fiscale e le tasse che le faceva pagare il consulente fiscale, lei ha ritenuto opportuno passare alla partita Iva.

c) Il problema è che i commercialisti, da quando sono stati responsabilizzati direttamente sulle dichiarazioni che ci fanno, si sono messi in sciopero ideologico intellettuale, cioè non si prestano più ad aiutarci a costruire la rappresentazione dei costi corretta dell’azienda da poter mettere nella contabilità, perché quando arriva il fisco si parano,…….., i commercialisti non rappresentiamo più i costi dell’azienda, non li dichiariamo più, se non mi porti la fattura, se non mi porti il giustificativo fatto come Dio comanda, io non ti rappresento più i costi, risultato che si ha dei redditi che in realtà non ha.

d) Se poi aggiungi che non studia nessuno, non ci dice nessuno nulla.

e) Io sostengo dei costi nella mia azienda che non posso detrarre, telefonia, automobile, buoni pasto, pranzi di lavoro, perché il mio commercialista mi dice, cavolo ma questo qui non va bene, l’automobile non la possiamo detrarre, l’Iva al 40%, CAZZATE; se uso l’automobile e dimostrato che la ho usata tutta a fini aziendali, io la posso scaricare tutta anche se non è autocarro.

f) Ho scoperto tutte stupidate, ho preso dieci commercialisti, li ho chiusi in dieci stanze diverse e mi sono fatto dare delle risposte da ognuno.

g) Ma allora sei un imbecille tu, mi hai detto delle cose non vere.

h) Colleghi Imprenditori scrivete all’Aria che tira e dite quanta gente ha comprato l’automobile ed il commercialista l’ha fatto ammortizzare al 40% e non gli ha fatto recuperare tutta l’Iva, per non sapere né leggere né scrivere arrangiati.

 

RISPOSTE alle AFFERMAZIONI del Dott. BRAMBILLA

Le dichiarazioni del Dott. Brambilla manifestano una totale non conoscenza degli argomenti trattati, nonostante eserciti attività d’impresa da circa cinquanta anni (l’IVA è stata introdotta nel 1972) ed abbia un curriculum di tutto rispetto:

a) E’ scontato che, per esercitare l’attività di parrucchiera sotto forma d’impresa, è necessario richiedere l’attribuzione della partita Iva con l’adozione del regime fiscale più appropriato e conveniente per il contribuente.

b) Problema tra il conto del consulente … (non si capisce cosa voglia dire).

c) E’ offensivo dire che i Commercialisti si sono messi in sciopero intellettuale, perché (secondo Brambilla) sono stati responsabilizzati. A prescindere dalla norme i Commercialisti sono Professionisti Deontologicamente Responsabili nei confronti del Cliente e rispondono contrattualmente nei loro confronti nei casi di dolo o colpa e non nei confronti del fisco. I Commercialisti hanno l’obbligo di completa informazione del cliente ed elaborano le contabilità aziendali in base alla documentazione, alle fatture ed alle informazioni forniti dal Cliente.

d) I Commercialisti, per essere iscritti all’Ordine Professionale sono obbligati a frequentare dei corsi formativi continui annuali e, purtroppo, sono costretti a studiare continuamente, data la sclerotica continua evoluzione delle norme fiscali.

e) I costi deducibili e l’Iva detraibile (nel caso del 40% sulle autovetture) non sono invenzioni del Commercialista, ma devono rispettare le leggi dello Stato, che il Commercialista deve comunicare e spiegare al proprio Cliente.

f) L’interrogatorio a dieci commercialisti in dieci stanze mi sembra più un fenomeno da baraccone, a cui non sono abituati i Commercialisti; ed è offensivo rappresentare tali situazioni, mostrando in tal modo soltanto un’inadeguata conoscenza di ciò che si dice.

g) Se il dott. Brambilla dà dell’imbecille al proprio Commercialista, immagino che questi gli abbia già dato il “ben servito”, perché nessun professionista serio accetterebbe tali umiliazioni da chi IGNORA completamente ciò che dice e pretende di saperne più di altri, tra l’altro, in materie così complesse, che richiedono una particolare formazione ed esperienza professionale.

h) Spero che gli Imprenditori scrivano alla trasmissione “L’Aria che tira”, ma sono certo che intelligentemente si rivolgeranno ai propri Commercialisti prima di scrivere in modo disinformato, come ha fatto il Dott. Brambilla.

 

Gent.ma Dr.ssa Merlino,

ho notato il Suo scetticismo ed ironia quando ha dichiarato che “Quello che ha fatto Brambilla è quasi un reality”; infatti si notava la Sua incredulità alle affermazioni prive di senso del Dott. Brambilla, che non possono essere divulgate, senza un adeguato contraddittorio su un’importate rete televisiva nazionale, qual’è la vostra.

Immagino che il Dott. Brambilla sia un ottimo e brillante imprenditore, ma non per questo gli può essere consentito di offendere l’immagine professionale dei Commercialisti e di denigrare il nostro lavoro, anche in considerazione della sua cinquantennale esperienza imprenditoriale.

 

Mi farebbe piacere discutere direttamente in pubblico con il Dott. Brambilla, per fornire delle informazioni a Lui poco note e dargli delle risposte precise e garbate, come sanno fare i professionisti che si fregiano di essere Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili.

In ogni caso sarebbe un atto gradito la lettura della presente in pubblico.

 

La presente lettera è indirizzata anche al Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, affinché adotti con tempestività le necessarie azioni nei confronti di qualsiasi denigratore ignorante a difesa di una categoria di professionisti seri, che sono presenti sul campo ad accompagnare gli imprenditori e i contribuenti e, nello stesso tempo, si impegnano quotidianamente per il rispetto delle norme emanate dallo Stato Italiano e dall’Europa, partecipando attivamente (e coattivamente) a reperire le risorse finanziarie, necessarie per l’erogazione dei servizi alla società civile cui ci pregiamo di appartenere.

 

Grazie dell’attenzione e con l’occasione porgo

deferenti e rispettosi saluti a Lei e allo Staff della trasmissione.

Giuseppe Colucci

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