il Quotidiano di Salerno

direttore: Aldo Bianchini

FETTUCCINE ALL’UOVO BURRO E PARMIGIANO (ALL’ALFREDO)

 

 

Piatto dalla facilità estrema e dal gusto eccezionale… il segreto ?

Creare una salsina cremosa con il burro ed il  parmigiano: uno dei più antichi e semplici modi di condire la pasta!

La paternità della ricetta è stata rivendicata a inizio ‘900 da due ristoratori romani: Alfredo alla Scrofa e Il Vero Alfredo all’Augusteo…

Il piatto meritò una dedica di Ettore Petrolini, datata 1927 e presente nel primo libro degli ospiti del ristorante.

Gli eredi di Alfredo Di Lelio (all’Augusteo), ancora oggi la cucinano nei loro ristoranti di Roma. e la nipote, Ines, racconta  che l’idea delle fettuccine condite con burro e parmigiano, nacque in modo del tutto casuale: “mia nonna partorì e per farle riprendere le forze, nonno Alfredo creò questo piatto super energico”.

Negli Stati Uniti le fettuccine all’Alfredo spopolano, oggi come allora, e ci piace ricordare che Alfredo all’Augusteo, fu “insignito” con un cucchiaio ed una forchetta d’oro, ( Alfredo the King of the noodles),  da due famosi attori americani del cinema muto degli anni ’20: Douglas Fairbanks e Mary Pickford, i quali dopo aver assaggiate le fettuccine, se ne innamorarono..!

Le posate dorate sono diventate così il simbolo di questo piatto!!

 

 

Ingredienti:

400 gr Farina

Semola di grano duro

4 Uova

Acqua

Sale

Procedimento Fettuccine fatte a mano :

 

Le fettuccine le potete comprare già fatte, ma se le fate voi sono tutt’altra cosa. Per fare le fettuccine occorrono 400 gr di farina 00, 4 uova medie, un po’ di semola di grano duro rimacinata per spolverizzare. Per realizzare la pasta fresca all’uovo, setacciate la farina in una ciotola e aggiungete le uova lavorate con le mani fino a quando non avrete ottenuto un impasto omogeneo,

Quindi, trasferite l’impasto su un piano da lavoro e finite di lavorarlo: se dovesse essere troppo molle, aggiungete dell’altra farina, se invece è troppo asciutto, aggiungete dell’acqua.

Mettete l’impasto a riposare per 30 minuti a temperatura ambiente. Spolverizzate con la farina il piano da lavoro e dividete l’impasto in 4 parti lavorandone uno per volta nella macchina per fare la pasta, fino ad ottenere uno spessore di pochi millimetri…

A questo punto, spolverizzate la sfoglia con la semola e, nel frattempo, mettete a bollire, in una pentola capiente, dell’acqua già salata…

Prendete una sfoglia e avvolgetela su se stessa fino ad ottenere un cilindro.

Tagliate, con un coltello, delle rondelle di circa 4 mm e sgretolatele con le mani: ecco pronte le fettuccine..!

 

Ingredienti:

400 gr. Fettuccine all’uovo

160 gr. Burro

160 gr. Parmigiano reggiano grattugiato

Sale – pepe

 

Procedimento e cottura

Mettete in cottura le fettuccine occorrono circa 3/4minuti.

In una padella, fate sciogliere il burro a fuoco lento, aggiungete dell’acqua di cottura, un pizzico di sale, un po’ di pepe e del parmigiano, fino ad ottenere una crema, aggiungendo, se necessario, altra acqua di cottura.

Scolate le fettuccine, versatele in padella e, dopo averle amalgamate molto molto bene, impiattate…

Il piatto è servito!!

 

 

1 Commento

  1. STORIA DI ALFREDO DI LELIO, CREATORE DELLE “FETTUCCINE ALL’ALFREDO” (“FETTUCCINE ALFREDO”), E DELLA SUA TRADIZIONE FAMILIARE PRESSO IL RISTORANTE “IL VERO ALFREDO” (“ALFREDO DI ROMA”) IN PIAZZA AUGUSTO IMPERATORE A ROMA

    Vi ringrazio del Vostro articolo e colgo ‘occasione per raccontarVi la storia di mio nonno Alfredo Di Lelio, inventore delle note “fettuccine all’Alfredo” (“Fettuccine Alfredo”).
    Alfredo Di Lelio, nato nel settembre del 1883 a Roma in Vicolo di Santa Maria in Trastevere, cominciò a lavorare fin da ragazzo nella piccola trattoria aperta da sua madre Angelina in Piazza Rosa, un piccolo slargo (scomparso intorno al 1910) che esisteva prima della costruzione della Galleria Colonna (ora Galleria Sordi).
    Il 1908 fu un anno indimenticabile per Alfredo Di Lelio: nacque, infatti, suo figlio Armando e videro contemporaneamente la luce in tale trattoria di Piazza Rosa le sue “fettuccine”, divenute poi famose in tutto il mondo. Questa trattoria è “the birthplace of fettuccine all’Alfredo”.
    Alfredo Di Lelio inventò le sue “fettuccine” per dare un ricostituente naturale, a base di burro e parmigiano, a sua moglie (e mia nonna) Ines, prostrata in seguito al parto del suo primogenito (mio padre Armando). Il piatto delle “fettuccine” fu un successo familiare prima ancora di diventare il piatto che rese noto e popolare Alfredo Di Lelio, personaggio con “i baffi all’Umberto” ed i calli alle mani a forza di mischiare le sue “fettuccine” davanti ai clienti sempre più numerosi.
    Nel 1914, a seguito della chiusura di detta trattoria per la scomparsa di Piazza Rosa dovuta alla costruzione della Galleria Colonna (oggi Galleria Sordi), Alfredo Di Lelio decise di aprire a Roma il suo ristorante “Alfredo” che gestì fino al 1943, per poi cedere l’attività a terzi estranei alla sua famiglia.
    Ma l’assenza dalla scena gastronomica di Alfredo Di Lelio fu del tutto transitoria. Infatti nel 1950 riprese il controllo della sua tradizione familiare ed aprì, insieme al figlio Armando, il ristorante “Il Vero Alfredo” (noto all’estero anche come “Alfredo di Roma”) in Piazza Augusto Imperatore n.30 (cfr. il sito web di Il Vero Alfredo).
    Con l’avvio del nuovo ristorante Alfredo Di Lelio ottenne un forte successo di pubblico e di clienti negli anni della “dolce vita”. Successo, che, tuttora, richiama nel ristorante un flusso continuo di turisti da ogni parte del mondo per assaggiare le famose “fettuccine all’Alfredo” al doppio burro da me servite, con l’impegno di continuare nel tempo la tradizione familiare dei miei cari maestri, nonno Alfredo, mio padre Armando e mio fratello Alfredo. In particolare le fettuccine sono servite ai clienti con 2 “posate d’oro”: una forchetta ed un cucchiaio d’oro regalati nel 1927 ad Alfredo dai due noti attori americani M. Pickford e D. Fairbanks (in segno di gratitudine per l’ospitalità).
    Un aneddoto della vita di mio nonno. Alfredo fu un grande amico di Ettore Petrolini, che conobbe nei primi anni del 1900 in un incontro tra ragazzi del quartiere Trastevere (tra cui mio nonno) e ragazzi del Quartiere Monti (tra cui Petrolini). Fu proprio Petrolini che un giorno, già attore famoso, andando a trovare l’amico Alfredo, dopo averlo abbracciato, gli disse “Alfré adesso famme vede che sai fa”. Alfredo dopo essersi esibito nel suo tipico “show” che lo vedeva mischiare le fettuccine fumanti con le sue posate d’oro davanti ai clienti, si avvicinò al suo amico Ettore che commentò “meno male che non hai fatto l’attore perché posto per tutti e due nun c’era” e consigliò ad Alfredo di tappezzare le pareti del ristorante con le sue foto insieme ai clienti più famosi. Anche ciò fa parte del cuore della bella tradizione di famiglia che continuo a rendere sempre viva con affetto ed entusiasmo.
    Desidero precisare che altri ristoranti “Alfredo” a Roma non appartengono e sono fuori dal mio brand di famiglia.
    Vi informo che il Ristorante “Il Vero Alfredo” è presente nell’Albo dei “Negozi Storici di Eccellenza” del Comune di Roma Capitale.
    Grata per la Vostra attenzione cordiali saluti
    Ines Di Lelio

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