Il Governatore della Regione Vincenzo De Luca ,nella consueta conferenza settimanale del venerdì ,senza giornalisti: “Abbiamo salvato la Campania,se manteniamo rigore, a metà maggio 2020, avremo sconfitto il Covid-19 ?”

 

 

dr. PIETRO CUSATI

on. Vincenzo De Luca - governatore della Campania

Napoli ,17 aprile 2020 . Essere riusciti a impedire la diffusione del contagio in Campania è un dato ormai solidamente corroborato dall’evidenza dei numeri. Il Governatore della Regione  Campania,nella consueta conferenza settimanale del venerdì,senza giornalisti ,ha usato toni meno pessimistici  del solito. Se una Regione oggi accelera il ritorno alla normalità in maniera non responsabile e non coerente con il livello di contagio rischia di rovinare l’Italia intera: “Noi abbiamo salvato la Campania, assumendo decisioni due settimane prima del Governo nazionale. Lo abbiamo fatto con scelte rigorose, ma anche con la responsabilità dei cittadini”. Il rischio era legato alla densità abitativa, soprattutto in alcune aree: “Non stiamo di fronte a problemi banali, ma seri, che vanno affrontati con tutto il rigore necessario”. Se avremo corse in avanti in zone d’Italia dove c’è forte contagio.’’faremo ordinanza per vietare ingresso a chi proviene da altre regioni”. Il Presidente  De Luca ha fatto una promessa: “Se manteniamo rigore, a metà maggio avremo sconfitto il Covid-19? “Non è mancata la stoccata indiretta al Governatore della Lombardia Attilio Fontana,con la Lombardia che conta il maggior numero di contagiati:C’è “chi preme per affrettare la ripresa di tutto, ma dobbiamo avere grande senso di responsabilità”. Se dovessimo avere corse in avanti in Regioni dove c’è il contagio così forte, la Campania chiuderà i suoi confini ,’’faremo una ordinanza per vietare l’ingresso dei cittadini provenienti da quelle regioni”.  Ha poi analizzato i dati del contagio di inizio aprile2020, sottolineando che con questi ritmi “si sarà fuori a metà maggio”.  Il Presidente Campano ha poi parlato del piano di ripresa nel territorio, che “dovrà essere accompagnato da un piano di sicurezza sanitaria”. Si tratterà di “una ripresa graduale”. Ha poi aggiunto: “In queste ore stiamo iniziando il confronto con le categorie produttive ed economiche ma stiamo lavorando per dare un protocollo di sicurezza per non dover poi richiudere”. “Stiamo distribuendo tre milioni di mascherine ,perché dal 4 maggio 2020 l’uso delle mascherine sarà obbligatorio”. Le protezioni (in confezione da due) arriveranno – ha spiegato il governatore – nelle case dei campani grazie ad una intesa con le Poste Italiane. Al momento è stata avviata la distribuzione alle categorie a rischio, prioritariamente alle fasce deboli partendo dall’esenzione ticket, alle persone anziane, e a quelle che hanno terminato la quarantena. Dall’inizio della settimana prossima poi, le mascherine saranno distribuite a tutte le 1.800 farmacie della Campania e, progressivamente, ai medici di famiglia, e quindi alle famiglie campane prima di renderne obbligatorio l’uso per tutti, all’esterno delle abitazioni, in vista dell’imminente Fase 2. Il Governatore ha poi speso qualche parola sulle discussioni di questi giorni attorno al Mes: “Si è aperta la fase 2 e si è aperta all’insegna della politica politicante. Che tristezza. Il dibattito che abbiamo visto sul Mes è un esempio di chiaccherificio”. De Luca ha chiosato: “La ‘fregola’ del propagandismo, il protagonismo ora sta riprendendo. I produttori di tweet sono stati per due mesi in crisi di astinenza”.Infine “Nessun gestore di stabilimenti balneari ha preso nemmeno lontanamente in considerazione l’ipotesi del plexiglas in spiaggia”. Lo afferma Salvatore Trinchillo, vicepresidente nazionale SIB (il sindacato degli operatori balneari) Confcommercio dopo il suo incontro di ieri con il governatore della Campania.L’apertura degli stabilimenti balneari non è prioritaria rispetto alla salute ma era opportuno dare dei riferimenti, per questo ieri abbiamo avuto modo di confrontarci con il governatore Vincenzo De Luca. Dal 4 maggio 2020 potremmo iniziare ad allestire i nostri lidi ma questo non vuol dire che potremmo aprire”.

dr. Pietro Cusati (giurista - giornalista)

Sull’atteggiamento della Regione Campania in materia, Trinchillo sottolinea che De Luca ha assicurato che seguirà le direttive del Ministero della Salute. Nella stessa giornata di oggi l’epidemiologo Giovanni Rezza, Direttore del Dipartimento malattie infettive dell’Istituto Superiore Sanità , nella conferenza stampa organizzata dall’ISS ha sottolineato come in Italia il picco non c’è stato: quello che si vede nella curva dell’epidemia «è un picco artificioso», generato dal lockdown. La decrescita nel numero dei casi è evidente, ha affermato Rezza, ma il virus non sta scomparendo. «Spesso si parla di nuovi contagi, ma si tratta in realtà di vecchie notifiche. Adesso è importante considerare comparsa dei sintomi. Rezza ha spiegato che il nuovo coronavirus tende a essere contagioso prima che compaiano i sintomi e poi la contagiosità tende a decrescere. Si tratta, ha chiarito un virus nuovo e si comporta diversamente dal coronavirus della Sars del 2003. L’epidemiologo ha insistito sul fatto che nella fase 2 sarà importante rafforzare soprattutto il controllo del territorio con l’identificazione rapida dei focolai, test, rintraccio e isolamento dei contatti e azioni di contenimento ed eventuale creazione di zone rosse. Una seconda ondata di epidemia in autunno, “più che un’ipotesi è una certezza. Fino a quando non avremo un vaccino ci saranno nuove ondate o, speriamo, tanti piccoli focolai epidemici che andranno contenuti. Per questo è molto importante non accelerare le riaperture: in caso contrario la seconda ondata invece di averla più avanti rischiamo di subirla prima dell’estate”. L’ha dichiarato Walter Ricciardi, rappresentante italiano dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e consulente del ministro della Salute .Una seconda ondata di epidemia in autunno, “più che un’ipotesi è una certezza. Fino a quando non avremo un vaccino ci saranno nuove ondate o, speriamo, tanti piccoli focolai epidemici che andranno contenuti. Per questo è molto importante non accelerare le riaperture: in caso contrario la seconda ondata invece di averla più avanti rischiamo di subirla prima dell’estate”.

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