Conflitto di attribuzione tra i poteri dello Stato:’’iniziative improvvide’’, scontro tra la Regione Calabria e il Governo sulla ripresa delle attività. Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte impugna l’ordinanza’’illegittima’’ n.37, del 29 aprile 2020 ,della Governatrice della Regione Calabria Jole Santelli ?

 

Dr. PIETRO CUSATI

 

Nella foto: Jole Santelli (governatrice della Calabria) e Giuseppe Conte (Presidente del Consiglio dei Ministri)

Roma –Catanzaro, 30 aprile 2020 – Da oggi nella Regione Calabria è  partita la fase 2 ,poiché in queste settimane i calabresi hanno dimostrato senso civico e rispetto delle regole, è giusto che oggi la Regione ponga in loro fiducia. Sapranno dimostrare buon senso nel gestire i nuovi spazi di apertura che la Regione ha deciso di consentire, anche oltre il dettato del Governo. Il Presidente della Regione Calabria Jole Santelli  con l’ordinanza n. 37 ,del 29 aprile 2020,consente  gli spostamenti all’interno del proprio Comune o verso altro Comune per lo svolgimento di sport individuali, per raggiungere le imbarcazioni di proprietà da sottoporre a manutenzione e riparazione, per una sola volta al giorno, in materia di attività agricole e di conduzione di piccoli allevamenti di animali svolte in forma amatoriale, di stabilimenti balneari, di attività di trasformazione dei prodotti industriali. È,altresì, consentita la ripresa delle attività di ristoranti, pizzerie, rosticcerie per la preparazione dei relativi prodotti da effettuarsi a mezzo asporto. E’ consentita la ripresa delle attività di bar, pasticcerie, ristoranti, pizzerie, agriturismo con somministrazione esclusiva attraverso il servizio con tavoli all’aperto. Le attività  possono essere riattivate presso gli esercizi che rispettano  le misure minime “anti-contagio” .Inoltre sono consentiti gli spostamenti per l’assistenza a persone non autonome, ivi comprese quelle per le quali occorre prestare assistenza , in quanto rientranti nei motivi di salute. È consentita l’attività di commercio di generi alimentari presso i mercati all’aperto, inclusa la vendita ambulante anche fuori dal proprio Comune, fermo restando il rispetto delle distanze interpersonali e l’uso delle mascherine e guanti.. È consentita l’attività di commercio al dettaglio, anche in forma ambulante di fiori, piante, semi e fertilizzanti. L’ Ordinanza Santelli è  stata emessa ,ai sensi dell’art. 32, comma 3, della legge 23 dicembre 1978, n. 833, in materia di igiene e sanità pubblica. La domanda sorge spontanea, l’ordinanza della Governatrice Jole Santelli è in contrasto con i vigenti dpcm  del 10 e 26 aprile 2020 ,del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte , fino al prossimo 4 maggio 2020? Le  competenze tra Stato e Regione sono regolate dal Titolo V della Costituzione,in una situazione di emergenza sanitaria esiste una prevalenza della norma nazionale su quella regionale? La Regione  può solo  aggravare la norma nazionale? Il Governo impugnerà l’ordinanza della Regione Calabria,lo ha detto il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, durante l’informativa alla Camera sull’emergenza coronavirus, sono “illegittime” le iniziative autonome di Regioni e Comuni, come la Calabria, che sono in aperto contrasto con la linea dettata dal governo con l’ultimo dpcm, affermando che le fughe in avanti, sulle riaperture, non potranno essere tollerate.Il governo aveva annunciato la diffida dell’ordinanza, che è l’atto che precede l’impugnativa. Si tratta di una lettera con cui si invita la governatrice della Calabria  a rimuovere le parti incoerenti dell’ordinanza rispetto al dpcm . Se le modifiche non vengono apportate, il governo può a quel punto decidere di ricorrere al Tar  o alla Consulta e impugnarla.Le Regioni infatti possono decidere in autonomia di apportare modifiche rispetto alle indicazioni del governo, ma solo se queste modifiche non sono in contrasto con la cornice normativa fornita dal dpcm, valido su tutto il territorio nazionale.

dr. Pietro Cusati (giurista - giornalista)

Il premier Giuseppe Conte, durante l’informativa sull’emergenza coronavirus, ha parlato di “iniziative improvvide” le decisioni autonome di Regioni e Comuni. In base al decreto legge 19/2020, i balzi in avanti,  non potranno essere tollerati. Il governo interverrà con “misure tempestive” nel momento in cui si dovessero verificare nuovi focolai di contagio, l’allentamento delle restrizioni avverrà anche “su base territoriale” ma “sulla base di presupposti scientifici” e non con “iniziative improvvide di singoli enti locali”, che nel caso in cui fossero meno restrittive di quelle del governo centrale sarebbero appunto “illegittime”. “Non possiamo permettere che gli sforzi compiuti risultino vani per imprudenze compiute in questa fase così delicata. Qualsiasi atteggiamento ondivago, come passare dalla politica del tutto al riapriamo tutto, rischierebbe di compromettere in maniera irreversibile questi sforzi”, ha sottolineato il presidente del Consiglio, spiegando che l’esecutivo “non può assicurare in modo immediato il ritorno alla normalità”.

 

 

 

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