ILPRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA SERGIO MATTARELLA,SICUREZZA, SALUTE E LAVORO: ’’ La ripresa è possibile perché nei due mesi precedenti siamo riusciti ad attenuare molto la pericolosità dell’epidemia’’.

Dr. PIETRO CUSATI

(giurista – giornalista)

 

Roma ,2 maggio 2020 .In occasione del primo maggio 2020 ,nel messaggio inviato agli Italiani ,Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha messo al centro del suo intervento la sicurezza,la salute e il lavoro, condizione di libertà, di dignità e di autonomia per le persone. Consente a ciascuno di costruire il proprio futuro e di rendere l’intera comunità più intensamente unita. Il Capo dello Stato ha  ribadito con determinazione nella attuale situazione, in cui la diffusione del virus ha colpito duramente il  popolo a un temporaneo congelamento delle attività. In Italia, come in tutto il mondo, le conseguenze della pandemia mettono a rischio tanti posti di lavoro.  Risalta ancora di più, in questo contesto, il valore del lavoro e, in particolare l’opera svolta da medici, infermieri, altri operatori sanitari, farmacisti, con tanti fra di loro caduti nello svolgimento dei propri compiti. Il lavoro di Forze dell’Ordine, Forze Armate, operatori del settore della logistica e dei trasporti, della distribuzione, di filiere produttive essenziali, del sistema di istruzione, pur tra molte difficoltà, ha consentito, giorno dopo giorno, al nostro Paese di non fermarsi e di andare avanti, sia pure funzionando a velocità ridotta.Sono tutt’altro che formali i poteri del Capo dello Stato in Italia, in particolare i tre articoli della Costituzione: l’87, l’88 e il 92.  Il principale limite   per il Presidente della Repubblica  è legato in particolare al periodo del cosiddetto  “semestre bianco”, al termine del mandato. Il Presidente della Repubblica è il Capo dello Stato e rappresenta l’unità nazionale,può inviare messaggi alle Camere,autorizza la presentazione alle Camere dei disegni di legge di iniziativa del Governo. Promulga le leggi ed emana i decreti aventi valore di legge e i regolamenti. Indice il referendum popolare nei casi previsti dalla Costituzione. Presiede il Consiglio Supremo di difesa e il Consiglio Superiore della Magistratura.

on. prof. Sergio Mattarella - Presidente della Repubblica

La rappresentanza dell’unità nazionale è il fondamento di un rapporto diretto fra il Presidente e i cittadini, questo consente al  Capo dello Stato di farsi  portavoce di esigenze anche nuove che provengono dai cittadini ,la cosiddetta società civile, un ruolo quindi che consente un intervento più attivo nella politica per mezzo di messaggi, dichiarazioni, discorsi pubblici. Va ricordato anche che il Presidente della Repubblica ha il veto sospensivo  prima della promulgazione di una legge.  In base all’articolo 88 della Costituzione, il capo dello Stato “può, sentiti i loro Presidenti, sciogliere le Camere o anche una sola di esse.  ottenere la rielezione. Lo scioglimento può avvenire dopo un voto di sfiducia nei confronti del Governo, ma può anche essere deciso dal Capo dello Stato quando i contrasti politici rendano impossibile un esecutivo stabile ed efficiente. Nella prassi, questo potere è stato esercitato sempre con una sostanziale autonomia da parte dei Presidenti. Il  “potere presidenziale di messaggio”, in via principale e generale,  abilita il Presidente ad inviare «messaggi alle Camere», più specificatamente, «il Presidente della Repubblica, prima di promulgare la legge, può con un messaggio motivato alle Camere chiedere una nuova deliberazione» il che, per altro, attiene al potere di controllo, piuttosto che alle «esternazioni» presidenziali.Nei lavori preparatori  della costituzione è stato sottolineato che il messaggio avrebbe potuto trovare applicazione soprattutto nei momenti di particolare gravità della vita nazionale, attribuendo  all’istituto  dei messaggi formali  il carattere  di esternazione presidenziale, nelle forme e nelle occasioni più varie,  i quali dovrebbero essere quindi ritenuti l’ esercizio di un potere assolutamente ordinario e non destinato  a cadere in quella «sorta di disuso», senza però interferire nella formazione della volontà del Governo. Grande rilievo hanno avuto  i messaggi informali  durante il settennato di Sandro  Pertini.

 

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