Coronavirus: lo spin-off per Vincenzo De Luca (68% di preferenze), “i giorni di Bryan”… e la stampa con il capo cosparso di ceneri ?

Aldo Bianchini

Il governatore Vincenzo De Luca guarda lontano, ben oltre la riconferma alla Regione Campania !!

SALERNO – Ormai è lanciato a livelli astronomici, alla velocità della luce attraversa il sistema solare per lanciarsi alla scoperta di “altri mondi” nella miriade di costellazioni che noi poveri terrestri neppure immaginiamo.

La città di Salerno, la provincia di Salerno, la Regione Campania, il Paese Italia, l’Europa e l’America ormai sono una piccola dimensione per lui che ha già conquistato tutto (o quasi !!) e si accinge a sedersi sul “trono dei due mondi”.

No, amici lettori, non è l’idolatria di un mito quello che sto scrivendo, è semplicemente la constatazione di una realtà che vede come protagonista unico ed assoluto sempre e solo lui: Vincenzo De Luca, governatore della Regione Campania.

Il “coronavirus” è stato ed è per Lui soltanto uno “spin–off” verso traguardi ancora più importanti e, per tutti, inimmaginabili.

Strada coast to coast, route n. 66 dall'Atlantico al Pacifico attraversando longitudinalmente tutti gli Stati Uniti d'America

La strada che si para davanti al governatore è come la mitica “route 66” che attraversa tutti gli Stati Uniti d’America, in un percorso “coast to coast” da oriente ad occidente; una strada sicuramente con sali-scendi (come la foto dimostra chiaramente) ma sempre dritta sparata verso le Montagne Rocciose che, fenomeno unico al mondo, si allontanano sempre di più mano a mano che il kaimano (De Luca, ndr !!) si avvicina. Tutto questo, però, badate bene vale soltanto per la riconquista della Regione Campania che i sondaggi di qualche giorno fa registrano uno strabiliante 68% di preferenze da parte della gente in favore del governatore uscente; insomma anche da parte di chi non lo ha mai votato, anzi ha cercato di combatterlo e di denigrarlo.

Un motivo grande come una montagna c’è, e dobbiamo dircelo con franchezza: dopo Vincenzo, il kaimano, all’orizzonte politico non c’è nessuno né in sede locale che in sede nazionale.

E la stampa nostrana ? Ebbene, la stampa conta i “giorni di Bryan” (una serie televisiva anni ’60 in cui il povero Bryan conta i giorni che mancano alla sua fine); alludo ovviamente alla stampa regionale e locale che non batte neppure un colpo e dopo essere stata letteralmente umiliata va a Canossa, con il capo cosparso di ceneri, e chiede ed ottiene sommessamente una conferenza stampa nel corso della quale, molto sicuramente, il governatore la farà da padrone assoluto e indiscusso; ed ha tutte le ragioni per farlo. Per curare la stampa locale ci vorrebbe un medico, ma quelli sono tutti impegnati (almeno sulla carta !!) nella lotta al coronavirus.

E il resto del mondo, quello che conta, ovvero la stampa nazionale ed internazionale ? Ebbene il resto del mondo è tutto prono al servizio del “granduca Vincenzo”, così definito a pag. 12 del Corsera del 3 maggio 2020 all’inizio di una due giorni strepitosa.

Il balletto comincia appunto domenica 3 maggio con l’articolo di Fabrizio Roncone sul Corriere della Sera con il richiamo all’appello di Naomi CampbellAscolta America … ascolta” per concludere così: “”Il PD, inizialmente scettico, sarà costretto a ricandidarlo in carrozza. Su twitter, per tenersi pronto, De Luca è andato giù duro con Matteo Salvini <Caro Denis (Denis è Verdini, iol suocero), dai un’occhiata anche tu … ho la sensazione che tra poco dovremo chiamare gli infermieri>.

Sempre domenica 3 maggio la performance continua da Lucia Annunziata su Rai/3 e la sera da Fabio Fazio a “Che tempo che fa” dove il kaimano e/o il granduca ha letteralmente sbaragliato una innocente ed innocua Jole Santelli che non ha potuto fare altro che assentire al monologo di “Vincenzo” che si è preso anche il lusso, calcolato nei minimi dettagli, di dare del “fratacchione” all’imbarazzatissimo Fazio.

Vincenzo De Luca show a "Che tempo che fa" del 3 maggio scorso, tra Fabio Fazio e Jole Santelli

E c’è stata anche la sorpresa del lunedì; in mancanza delle discussioni calcistiche e musicali ecco che la rivista internazionale “Rolling Stone” apre con un servizio impeccabile ed un titolo ad effetto “Le ragioni del fenomeno Vincenzo De Luca. Dopo anni da impresentabile, l’ex sindaco-sceriffo di Salerno è diventato un idolo del lockdown grazie ai suoi discorsi teatrali, sarcastici e al limite della provocazione: ecco la sua storia”.

Nel lungo ma interessantissimo redazionale tra l’altro si legge:

  • De Luca ha un portamento teatrale e ai limiti della provocazione. Brusco, irascibile, accentratore, sarcastico, decisionista. Non sempre incline al fair play: «Spero di incontrare quel grandissimo sfessato e pipì (intende uno disposto a cercare il pelo nell’uovo, ndr) di Marco Travaglio di notte, al buio». Non parla come ci si aspetta da uno di sinistra … Voce bassa e profonda, una dialettica la cui architettura è fondata su massime di saggezza popolare e citazioni colte (ha una laurea in Filosofia e ha fatto la tesi su Bacone), De Luca ha i tempi del teatro shakespeariano e la dizione di Carmelo Bene. Quando vedi che sa demolire qualcuno senza offendere o urlare ti rendi conto che sei di fronte a uno che la sa lunga

 

La sua notorietà ha ormai solcato l’Atlantico ed  approdata prima sulla costa orientale degli States per raggiungere presto quella occidentale spaziando da San Francisco a Los Angeles, da Las Vegas al Grand Canyon, per ritornare verso Miami ed Orlando; centinaia di migliaia di televisori di italo americani e di nativi sono sintonizzati sulle frequenze dove è possibile vedere ed ascoltare il granduca della Campania e … sognare di poterlo avere, un giorno, alla presidenza degli USA come auspicato dalla modella di tutti i tempi “Naomi Campbell”.

Amici lettori, questi è Vincenzo De Luca; prendere o lasciare ?, meglio prendere che lasciare, anche perché, ripeto, dall’altra parte c’è il nulla.

 

 

 

 

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