‘’Dateci voce’’. UN PUNTO D’INIZIO PER UNA VERA EQUITÀ DI GENERE IN OGNI LUOGO. Ripartire alla pari: Più donne nelle task force, per una nuova normalità fondata sull’uguaglianza di genere. Cinque nel gruppo Colao, sei nel Comitato tecnico-scientifico.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Roma ,14 maggio 2020 . L’emergenza COVID-19 ha messo in evidenza l’impegno delle donne insieme agli uomini,  infermiere, medici donne, ricercatrici e farmaciste che si è rivelato fondamentale per il nostro Paese, così come si sono rivelate determinanti per la tenuta sociale e la vita quotidiana le insegnanti, le volontarie, le lavoratrici, operaie e non, dei settori essenziali, dall’alimentare al socio-sanitario, all’informazione, ai servizi pubblici. Le donne si sono  spese più degli uomini senza risparmio nell’accudire, curare, tranquillizzare, sedare le ansie degli altri oltre che le proprie, affrontando le nuove difficoltà di un lavoro di cura già abitualmente pesante e condizionante. Accanto a loro tutte le donne immigrate che sono presenti in tanti modi nella nostra società. Tutto questo, purtroppo, non ha trovato un’adeguata rappresentazione nei centri di decisione pubblica e collettiva, non ultima la nomina della Task force governativa composta prevalentemente da uomini. Nella fase 2 e nella fase 3 la ripartenza, occorrerà affrontare enormi problemi economici, sociali, culturali, ci sarà bisogno di risollevare una popolazione disorientata, preoccupata, insicura ,di avere uno sguardo nuovo nei confronti  della salute e della sostenibilità. Le undici  nomine sono arrivate  dopo  che il comitato spontaneo DATECI VOCE e una massiccia mobilitazione della società civile, di diverse associazioni tra cui le molte che si occupano dei diritti delle donne e di numerose parlamentari. Undici  donne nelle task force  per definire come usciremo dall’emergenza sanitaria . Cinque esperte nel gruppo di Vittorio Colao e sei  in quello del Comitato tecnico-scientifico. A dieci giorni dal flash mob virtuale promosso da #datecivoce e dalla mozione presentata dalle parlamentari  si è  provveduto  a riequilibrare i gruppi di lavoro. Nella task force Colao sono state nominate  Enrica Amaturo, professoressa di sociologia all’Università degli Studi di Napoli Federico II, Marina Calloni, professoressa di Filosofia politica e sociale dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca e fondatrice di “ADV – Against Domestic Violence”, il primo centro universitario in Italia dedicato al contrasto alla violenza domestica, Linda Laura Sabbadini, direttrice centrale dell’Istat, Donatella Bianchi, presidente del Wwf Italia, Maurizia Iachino, dirigente di azienda. Il Comitato tecnico-scientifico,  cuore nevralgico della gestione dell’emergenza, sarà rafforzato da Kyriakoula Petropulocos, direttrice generale Cura della persona e welfare della Regione Emilia Romagna, Giovannella Baggio, già ordinario di Medicina interna e titolare della prima cattedra di Medicina di genere in Italia, attualmente presidente del Centro studi nazionale di salute e medicina di genere, Nausicaa Orlandi, presidente della Federazione Nazionale degli ordini dei chimici e dei fisici ed esperta di sicurezza sul lavoro, Elisabetta Dejana, biologa a capo del programma di angiogenesi dell’istituto di Oncologia molecolare di Milano e capo dell’unità di Biologia vascolare nel Dipartimento di immunologia dell’Università di Uppsala, in Svezia, Rosa Marina Melillo, professoressa di Patologia generale presso Il Dmmbm dell’Università Federico II di Napoli, Flavia Petrini, professoressa di Anestesiologia presso l’Università degli studi G.D’Annunzio di Chieti-Pescara e direttrice dell’Unità operativa complessa di anestesia, rianimazione e terapia intensiva dell’Ospedale Santissima Annunziata di Chieti. Un importante risultato per il movimento spontaneo #Datecivoce che  esprime «soddisfazione per un gesto doveroso, per il quale ancora nel 2020 le donne si sono dovute mobilitare in massa. Il nostro compito non finisce qui. Ci auguriamo che questa esperienza serva a riaffermare il dovere del rispetto costituzionale relativo alla rappresentanza di genere non solo nelle commissioni o task force ma in ogni luogo della democrazia.La nostra azione di sensibilizzazione su questo tema,- partita esattamente un mese fa e capace di coinvolgere migliaia di cittadine e cittadini e centinaia di associazioni , non si fermerà qui. Per noi, queste nomine devono rappresentare un primo passo ottenuto insieme verso il futuro, un messaggio preciso per avere vera rappresentanza di genere in tutti i luoghi decisionali e istituzionali del nostro Paese. L’equa presenza di uomini e donne non è una concessione, non deve essere l’eccezione, ma una imprescindibile condizione di democrazia. Noi andremo avanti con una massiccia campagna di attività fin quando non vedremo applicate le leggi, nazionali e sovranazionali, che già sanciscono questo diritto.” Una maggiore presenza femminile nei consessi politici nei quali si deciderà il futuro del Paese con l’auspicio  che le donne elettrici che sono la maggioranza ,votano le donne candidate.

Dr. Pietro Cusati

(giurista-giornalista)

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