L’Unione delle Camere penali Italiane : ‘’ Separare le carriere tra magistrati della Pubblica Accusa e Giudici, prevedendo due separati C.S.M. Pende il disegno di legge di iniziativa popolare sottoscritto da oltre settantamila cittadini italiani.

 

Dr. Pietro Cusati (giurista – giornalista)

avv. Alfonso Bonafede - ministro della giustizia

Roma ,31 maggio 2020 .Il Guardasigilli Alfonso Bonafede,Ministro della Giustizia , un anno fa , a giugno 2019,salì  al Colle per un incontro al Quirinale  urgente  con il  Presidente della Repubblica Sergio Mattarella . Al centro del colloquio la riforma dei criteri di nomina ed elezione del Consiglio Superiore della Magistratura  e  la riforma dell’ordinamento giudiziario  .Dopo  un anno ancora nessun intervento sul sistema elettorale del CSM? nessun  cambiamento alla struttura ?  Del resto la riforma del CSM era scritta nel contratto di governo. ‘’I cittadini vogliono che le istituzioni reagiscano compatte con i fatti. Dobbiamo reagire e cambiare alcune cose. Lo chiedono anche tanti magistrati, i quali non sopportano che all’interno della magistratura si possano infiltrare certe dinamiche”,disse un anno fa il Ministro Bonafede ,dopo lo scandalo scoppiato in seno al CSM: ‘’intendo cambiarlo per impedire le degenerazioni del correntismo,proporrò criteri obiettivi che premino il merito’’?  Infatti dall’inchiesta della Procura di Perugia si evince  che  non sempre  c’è equidistanza fra magistratura e politica? I primi danneggiati sono gli stessi magistrati che temono un’onda di delegittimazione. Per qualche magistrati che briga, che gestisce  il potere, c’è il 99% che guarda attonito a ciò che accade . Il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede , durante il question time alla Camera dei deputati ha dichiarato che ritiene opportuno che “si debba intervenire proprio per salvaguardare la credibilità della magistratura”. In questa direzione va la bozza di progetto di riforma del CSM che si fonda su tre pilastri: l’introduzione di criteri meritocratici nell’assegnazione degli incarichi da parte del CSM; un meccanismo elettivo che sfugga alle dinamiche correntizie; il blocco delle “porte girevoli” fra politica e magistratura, impedendo al magistrato che dovesse scegliere la carriera politica, la possibilità di rientrare in ruolo una volta finito il mandato elettorale. In Commissione Affari Costituzionali pende il disegno di legge di iniziativa popolare per la separazione delle carriere dei magistrati, promosso dall’Unione Camere Penali italiane e sottoscritto da oltre settantamila cittadini italiani.  Con  un recente documento del 15 maggio 2020, dal titolo : ‘’IL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA SIA RESTITUITO A CHI È DEMOCRATICAMENTE ELETTO PER GOVERNARLO,l’Unione delle Camere penali Italiane , viene  riportato  l’opinione dei penalisti italiani  : ‘’  Viviamo in una democrazia giudiziaria, nella quale cioè il potere della magistratura ha ormai da molto tempo travolto ogni limite di separazione dal potere esecutivo. La magistratura italiana non si limita ad esercitare il potere giurisdizionale che la Costituzione le affida, ma letteralmente amministra e governa settori vitali del potere esecutivo, soprattutto – ed in modo assoluto ed incontrollabile – il Ministero di Giustizia. I penalisti italiani denunciano da decenni questo scandalo, rimanendo puntualmente isolati nella loro storica battaglia contro i c.d. “fuori ruolo”, cioè contro quell’esercito di magistrati che – caso unico nell’occidente democratico – vengono sottratti alla loro funzione per distribuirsi – magari con maggiorazioni stipendiali e prebende varie – nei gangli vitali del potere esecutivo, innanzitutto a via Arenula, con logiche correntizie rigorosissime e totalmente autosufficienti.  E’ a questo punto a tutti chiaro quali siano le logiche e le dinamiche che davvero condizionano il governo del Ministero della Giustizia nel nostro Paese. E’ necessario ed urgente un intervento che ponga fine alla prassi indecorosa dei fuori ruolo, perché in una democrazia il Governo è riservato a chi viene eletto dal popolo sovrano, e ad esso infine ne risponde. La Magistratura ha altra e diversa funzione, solennemente assegnatale dalla Costituzione. Inoltre i penalisti italiani propongono innanzitutto  la separazione delle carriere tra P.M. e Giudici, prevedendo altresì due separati C.S.M. , e  da subito, abrogare norme e vietare prassi che consentono il distacco di Magistrati presso i Ministeri, ed in primo luogo il Ministero di Giustizia, una scandalosa anomalia che non ha eguali nel mondo, e che letteralmente sovverte il principio cardinale di ogni democrazia politica, vale a dire il principio della separazione dei poteri.

2 thoughts on “L’Unione delle Camere penali Italiane : ‘’ Separare le carriere tra magistrati della Pubblica Accusa e Giudici, prevedendo due separati C.S.M. Pende il disegno di legge di iniziativa popolare sottoscritto da oltre settantamila cittadini italiani.

  1. E Bonafede ancora vuol farci credere di essere indipendente ed obiettivo… E, purtroppo, c’è ancora chi vuole crederci! Mi VERGOGNO di non esser capace di poter far qualcosa, oltre che dolermi di TUTTO CIÒ E DI CHI STA ARROGANTE MENTE GESTENDO LA NOSTRA VITA!

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