Il Presidente della Repubblica ha firmato il decreto sulla Scuola, convertito in legge dalla Camera dei Deputati, dopo un lungo scontro tra maggioranza ed opposizione e un dibattito acceso all’interno stesso della maggioranza.

 

 

Dr. Pietro Cusati (giurista – giornalista)

dott.ssa Lucia Azzolina, ministra dela pubblica istruzione

Roma, 7 giugno 2020 – Il Decreto Scuola è stato convertito in legge dalla Camera dei deputati , dopo due giorni di ostruzionismo,  sabato 6 giugno 2020, con 245 voti a favore e 122 contrari, a meno di 24 ore dalla scadenza . Disciplina gli esami di stato conclusivi del I e del II ciclo di istruzione, la valutazione finale degli alunni, la conclusione regolare  dell’anno  2019/2020 e l’avvio del nuovo anno scolastico  2020/2021, le procedure concorsuali straordinarie per la Scuola secondaria di I e II grado. Il testo è stato migliorato durante l’iter parlamentare con l’obiettivo di mettere al centro gli studenti .Occorre ora definire per settembre le linee guida per riportare gli studenti a scuola, in presenza e in sicurezza. La legge contiene la cornice normativa per lo svolgimento degli esami di stato conclusivi del I e II ciclo e per la valutazione finale degli alunni. L’esame di stato del I ciclo coincide con la valutazione finale da parte del Consiglio di classe, che terrà conto anche di un elaborato consegnato e discusso online dagli studenti. Mentre per il II ciclo è prevista la sola prova orale in presenza. Dal prossimo anno scolastico tornano i giudizi descrittivi alla scuola primaria  al posto dei voti in decimi.  Una successiva Ordinanza del Ministero dell’Istruzione darà alle scuole tutte le indicazioni operative. I dirigenti scolastici, sulla “base di specifiche e motivate richieste da parte delle famiglie degli alunni con disabilità”, tenuto conto della particolarità di questo anno scolastico, dopo aver sentito i Consigli di classe e acquisito il parere del Gruppo di lavoro per l’inclusione della loro scuola, potranno consentire “la re-iscrizione dell’alunno al medesimo anno di corso frequentato nell’anno scolastico 2019/2020”. Questo consentirà di recuperare il mancato conseguimento degli obiettivi didattici e inclusivi per l’autonomia, stabiliti nel Piano educativo individualizzato. Una misura a favore degli studenti con disabilità e della loro reale inclusione. Per i candidati privatisti che dovranno sostenere l’esame del II ciclo nella sessione straordinaria di settembre, in attesa di conseguire il diploma, potranno partecipare con riserva alle prove di ammissione ai corsi di laurea a numero programmato e ad altre prove previste dalle Università, istituzioni dell’Alta formazione artistica musicale e coreutica e altre istituzioni di formazione superiore post diploma. Potranno partecipare con riserva anche a procedure concorsuali pubbliche, selezioni e procedure di abilitazione per le quali sia richiesto il diploma di II grado. Velocizzata l’esecuzione degli interventi di edilizia scolastica: fino al 31 dicembre 2020 i Sindaci e i Presidenti delle Province e delle Città metropolitane potranno operare con poteri commissariali. Gli Enti locali avranno uno strumento in più per agire e garantire che gli interventi possano svolgersi rapidamente e in tempi utili per l’avvio del prossimo anno scolastico. Cambia il concorso straordinario per l’ingresso nella Scuola secondaria di I e II grado. I docenti che hanno i requisiti per partecipare  sosterranno una prova con quesiti a risposta aperta, sempre al computer. La prova sarà diversa per ciascuna classe di concorso. Il bando di concorso, già pubblicato in Gazzetta Ufficiale a fine aprile, sarà modificato tenendo conto delle novità introdotte. Le prove si svolgeranno appena le condizioni epidemiologiche lo consentiranno. Ai vincitori di concorso immessi in ruolo nel 2021/2022 che rientrano nella quota di posti destinati all’anno scolastico 2020/2021 sarà riconosciuta la decorrenza giuridica del contratto, anche ai fini dell’anzianità, dal 1° settembre 2020. Le graduatorie dei supplenti saranno aggiornate a livello provinciale e digitalizzate. Si attuerà un’importante semplificazione per garantire l’attuazione delle nuove regole in tempo per il nuovo anno scolastico, il Ministero potrà emanare un’apposita Ordinanza.  La provincializzazione consentirà di sgravare le segreterie delle istituzioni scolastiche: saranno gli Uffici territoriali del Ministero a seguire il processo e assegnare le supplenze. La presentazione delle domande sarà, poi, informatizzata per tagliare i tempi e rendere il processo più efficiente anche a vantaggio degli insegnanti e degli studenti. Si spera che  le supplenze saranno assegnate più rapidamente. E’  prevista l’istituzione di un apposito Tavolo di confronto per avviare “con periodicità percorsi abilitanti” e fare chiarezza sul percorso per diventare insegnanti, consentendo così anche ai giovani neo-laureati un percorso di accesso all’insegnamento “caratterizzato da una formazione adeguata”. on sono mancate le legittime  critiche da parte dei sindacati della Scuola sulle priorità per la riapertura con i protocolli sulla sicurezza,puntuali e dettagliati,  più risorse e più personale. I tempi sono strettissimi. Occorre sapere come garantire le necessarie distanze nelle aule scolastiche, tenendo conto della densità scolastica che non è uguale nelle varie province italiane. Il governo deve garantire a settembre la ripresa delle attività in presenza in tutte le scuole italiane. La didattica a distanza è stata decisiva, ma rischia di lasciare indietro i più fragili.

 

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