il Quotidiano di Salerno

direttore: Aldo Bianchini

Gli aspetti di maggiore criticità della fase tre della Giustizia penale Italiana e le difficoltà del processo penale da remoto?

 

Dr. Pietro Cusati

Il processo penale arriva  nella fase tre con molti problemi in più da affrontare nel prossimo futuro. Nella fase 1 e 2 vi è stata una assoluta carenza normativa sostituita da improvvisati  protocolli, linee guida covid -19,tanti protocolli, che hanno preso temporaneamente il posto nella situazione di emergenza delle norme del codice di procedura penale per la celebrazione delle udienze indifferibili da remoto. L’udienza a distanza non trova cittadinanza nella nostra attuale legislazione penale. La giustizia penale non può essere amministrata e gestita da direttive locali bensì il sistema giudiziario deve essere nazionale.  Per  il difensore prestare il consenso  a favore del processo a distanza significa anche assumersi una responsabilità per determinate garanzie nei confronti  del proprio assistito. Una garanzia costituzionale, fondamentale e che la persona privata della libertà personale deve comparire davanti a un Giudice anche in casi di emergenza. Purtroppo nell’ultimo quadrimestre vi è stata una produzione normativa molto caotica fuori dai binari delle regole costituzionali dovuta all’inadeguatezza del quadro politico e i procedimenti sono stati per la maggior parte rinviati considerato il blocco della prescrizione. Un insieme di regole contrarie ai principi costituzionali del giusto processo. La ‘’remotizzazione’’ del processo penale con la connessione su piattaforme private straniere e la impossibilità di certezze sul trattamento dei dati sensibili, l’assenza del contraddittorio reale, la smaterializzazione della camera di consiglio non possono certo essere modalità tranquillizzanti per la qualità della sua decisione  in violazione delle guarentigie costituzionali. Gli avvocati delle Camere penali, ma più in generale tutta l’Avvocatura, anche con la sua rappresentanza istituzionale, a questo si ribella. I tanti Professori di diritto penale e di diritto processuale penale, i costituzionalisti, insomma quella comunità di giuristi che si è stretta intorno al giusto processo e alla battaglia contro l’abolizione della prescrizione, anche su questo si ritrova.

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1 Commento

  1. Primo luglio 2020:termina la fase emergenziale , ripartenza degli uffici giudiziari in Italia e ritorno alla ‘’normalità?
    La Camera dei deputati ha approvato, in via definitiva, la conversione del decreto-legge 30 aprile 2020, n. 28, riguardante le misure urgenti per la funzionalità dei sistemi di intercettazioni di conversazioni e comunicazioni, l’ordinamento penitenziario, disposizioni integrative e di coordinamento in materia di giustizia civile, amministrativa e contabile e misure urgenti per l’introduzione del sistema di allerta Covid-19.Il testo raggruppa provvedimenti varati dal Governo durante la fase del lockdown in materia di giustizia. Le principali misure approvate riguardano:le intercettazioni, mentre viene rinviata al 1° settembre 2020 l’applicazione della riforma, entrano immediatamente in vigore le modalità per il deposito in forma telematica degli atti e dei provvedimenti riguardanti le intercettazioni e il termine a decorrere dal quale questa forma di deposito sarà l’unica consentita. Per l’ordinamento penitenziario: approvato l’utilizzo di droni da parte della Polizia penitenziaria, per assicurare una più efficace vigilanza sugli istituti penitenziari e garantire maggior sicurezza all’interno.Sono state apportate modifiche alla disciplina dei permessi e della detenzione domiciliare, che prevedono tra l’altro il parere obbligatorio che i giudici di sorveglianza devono richiedere al Procuratore antimafia, distrettuale o nazionale a seconda della pericolosità del soggetto cui ci si riferisce. Con riferimento ai detenuti, viene prevista la possibilità di colloquiare a distanza attraverso apparecchiature e collegamenti, ma al tempo stesso si introduce nuovamente la possibilità di vedere i propri congiunti almeno una volta al mese. Riparte l’attività della giustizia: il 30 giugno2020 terminerà la fase emergenziale negli uffici giudiziari e dal 1° luglio 2020 dovrebbe tornare ‘’alla normalità’’. La conversione contiene infine la regolamentazione della App Immuni.

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