Banca Campania Centro: “il Re è morto, lunga vita al Re”

 

Maddalena Mascolo

dr. Camillo Catarozzo

BATTIPAGLIA – Probabilmente in un altro caso e in un’altra realtà sarebbe stata sufficiente la nota locuzione tradizionalmente usata per annunciare la morte del sovrano e contemporaneamente assicurare il suo successore al trono. Nela caso specifico del cambio di Presidente alla guida della Banca Campania Centro, dopo la morte inaspettata e dolorosa del suo “presidente per antonomasiaSilvio Petrone, non è così e non basta la locuzione storica per meglio definire i contorni di un passaggio comunque traumatico in considerazione del fatto che il nome di Silvio Petrone è stato per oltre trent’anni scolpito nella pietra della storia dell’ottimo istituto bancario.

La successione, però, c’è stata e il Consiglio di Amministrazione della banca ha dovuto muoversi anche in fretta per sostituire il “leader maximo” ed assicurare una continuità di genere nella difficile gestione della stessa banca che da tempo si impone all’attenzione generale sia per la sua versatilità che per la sua spiccata e naturale entratura nel sistema produttivo locale e regionale in  favore del piccolo e medio credito che sono l’espressione più plastica della crescita, dello sviluppo e dell’occupazione di un territorio molto difficile da punto di vista ambientale, politico e istituzionale.

Ma il CdA della Banca Campania Centro, avendo avuto un leader maximo, ha potuto incamminarsi rapidamente sula strada asfaltata, ampia e lineare che proprio Silvio Petrone, da leader maximo, aveva tracciato lanciando sulla stessa il suo delfino “Camillo Catarozzo” che dal maestro aveva ereditato e imparato probabilmente tutto e che verso il maestro ha nutrito fino all’ultimo un profondo e riverente rispetto.

Ci sono voluti soltanto 25 giorni dalla scomparsa di Petrone per incoronare Catarozzo che era già pronto, in religioso silenzio, a vestire i panni del suo antico maestro che lo scelse nella difficile stagione del 2007 come suo stretto collaboratore e di assoluta fiducia su cui riversare i tanti segreti che un istituto di credito che si rispetti deve saper gestire sempre e comunque al meglio.

Il dr. Camillo Catarozzo con il sindaco di Eboli Massimo Cariello all'inaugurazione della filiale ebolitana ella Banca.

Camillo Catarozzo, 70 anni ben portati, laureato in economia e commercio, commercialista di vaglia, con una vasta esperienza bancaria, appena si è insediato ha giustamente voluto ricordare il suo predecessore e maestro (ancorchè amico personale) garantendo l’assoluta continuità dell’azione portata avanti da Petrone per molti decenni, un’azione che ha sicuramente dato alla banca visibilità e potenza economica non indifferente. Oltretutto il neo presidente Catarozzo è stato dal 2007  al 16 luglio 2020 il vicepresidente della Banca Campania Centro; e dal 2015 al 2017 è stato anche il primo presidente della Fondazione Cassa Rurale Battipaglia che il compianto Petrone aveva voluto fortemente.

L’insediamento del dr. Camillo Catarozzo ha toccato momenti di sensibile e tangibile commozione, soprattutto quando dalle sue parole sono sgorgati tutti i veri sentimenti che nutriva nei confronti del suo predecessore: “Ringrazio i consiglieri per la fiducia riposta nella mia persona, ma il primo pensiero va a colui che per sempre, nel cuore di tutta la famiglia del Credito Cooperativo di Banca Campania Centro, rimarrà “Il Presidente”, Silvio Petrone. Vivrò dunque questa esperienza con grande senso di responsabilità e consapevole di aver ricevuto un testimone importante e denso di valori. Ma l’esempio e la strada tracciata da Silvio Petrone sono luminosi e mi permetteranno di svolgere al meglio il compito affidatomi.

Siamo sempre stati prima di tutto una banca di Comunità e anche oggi in cui siamo anche una banca solida, presente in un’area vasta del territorio regionale, dobbiamo rimanere ancorati a quei Valori che l’hanno fatta diventare tale. Dobbiamo essere capaci di far essere la “differenza” che ci contraddistingue un valore aggiunto anche nei contesti diversi, storici, economici e sociali in cui ci troviamo e ci troveremo a operare. Tutto ciò valorizzando al meglio il valore della cooperazione, il sostegno e l’opera dei nostri oltre 9.000 soci, di un CdA attento e propositivo, di una dirigenza e di una struttura che ha fatto propria quella differenza”.

Il lavoro per il dr. Catarozzo non sarà facile, sarà sicuramente lungo e molto produttivo; le qualità professionali non gli mancano, il sostegno dei suoi collaboratori pure. Ci uniamo agli auguri che un personaggio del genere merita senza se e senza ma.

 

 

 

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