Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: la pandemia ha rilanciato l’informazione seria, contro le notizie contraffatte.

 

Dr. Pietro Cusati (giurista-giornalista)

Il presidente Sergio Mattarella alla cerimonia del ventaglio

Roma,1°agosto 2020. Si è svolta ieri al Palazzo del Quirinale, la tradizionale cerimonia di consegna del “Ventaglio”, autrice Giulia Carioti ,al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, da parte dell’Associazione Stampa Parlamentare. “Esattamente quattro mesi fa sono morti in un solo giorno oltre 800 concittadini. Non possiamo e dobbiamo rimuovere tutto questo, per rispetto dei morti, dei sacrifici affrontati dai nostri concittadini, con comportamenti che oggi ci permettono di guardare con maggiore fiducia. Altrove il rifiuto o l’impossibilità di quei comportamenti ha provocato o sta provocando drammatiche conseguenze. Chiusi nelle nostre case – ha detto  il Capo dello Stato – abbiamo pensato spesso che il dopo avrebbe dovuto essere necessariamente diverso. E’ una consapevolezza del bisogno di cambiamento che non riguarda solo la sfera personale ma che si registra nei rapporti tra Paesi diversi. Tutti esposti alla medesima fragilità. La risposta si è tradotta in esperienze di preziosa, reciproca solidarietà.’’Il mondo dell’informazione è stato interpellato dal virus e, nonostante le obiettive difficoltà vissute dal settore e dai singoli giornalisti, ha dato prova di saper essere al servizio dell’interesse generale e dei cittadini. L’avere posto al centro i fatti, l’approfondimento scientifico, la ricostruzione del fenomeno, il contributo fornito all’educazione ed al senso di responsabilità dei cittadini, hanno consentito ai media di svolgere un ruolo di grande rilievo nel contrastare la pandemia. I dati degli ascolti televisivi, dei contatti web, della diffusione dei quotidiani in quei terribili mesi, testimoniano una ripresa di fiducia e di attenzione nei confronti dei media professionali. Una opportunità, forse inattesa, che rilancia il ruolo del giornalismo, opposto alle fabbriche della cattiva informazione, di quelle che siamo abituati ormai a definire fake news, notizie contraffatte, per esprimersi in italiano.In questa occasione l’informazione professionale, di qualità, è stata, evidentemente, riconosciuta dai nostri concittadini come capace di poter garantire una affidabilità non attribuibile ad altri ambiti.Le notizie contraffatte – sono, normalmente, il prodotto di azioni malevole, abitualmente anonime, concertate allo scopo di ingannare la pubblica opinione, contando sull’effetto moltiplicatore del web e sulla assenza di sanzioni che caratterizza un mondo privo di responsabilità definibili. La pretesa di un “non luogo”, come è stato chiamato, dove ci si può permettere di propalare presunti fatti, falsati o inesistenti, senza alcuna sanzione.Esattamente l’opposto dell’informazione professionale che prevede anche sistemi di sanzioni puntuali sia degli organi preposti alla deontologia professionale, che da parte della magistratura. I due fenomeni non vanno quindi in alcun modo confusi. Anche sulla base dell’esperienza di questi mesi va ricordato che quella della libertà di stampa come bene pubblico è questione che attiene alla libertà delle persone. Questo tempo inedito e sofferto che abbiamo vissuto ci ha indotto a riflettere su molte cose che forse eravamo abituati a dare per scontate. E su altre che rischiavano di apparire persino svuotate di senso, ridotte a semplici luoghi comuni.”L’ambito europeo è la cornice entro cui collocare la sapiente difesa degli interessi dei nostri concittadini – ha spiegato Mattarella -. In questo ambito noi italiani siamo chiamati a fare la nostra parte e a utilizzare le risorse nell’ambito di un programma tempestivo, concreto e efficace”.  I nostri ragazzi hanno patito un anno di disagio. Il sistema Italia non può permettersi di dissipare altre energie in questo campo. Lo sviluppo della nostra società subirebbe un danno incalcolabile. L’apertura regolare delle scuole è un obiettivo primario. L’Italia deve raccogliere la sfida e deve essere fatto ogni sforzo”“Non bisogna confondere la liberta’ con il diritto di far ammalare gli altri”, ha detto il presidente Mattarella,  soffermandosi sulla necessità di mantenere le precauzioni nei confronti della diffusione del Covid. “Imparare a convivere con il virus non vuol dire comportarsi come se non ci fosse piu'”, ha aggiunto.

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *