FARMACIA DI MURIA: UN CONSIGLIO AL GIORNO L’ASSOCIAZIONE DI LAMOTRIGINA CON PARACETAMOLO NON E’ SICURA

Nota della direttrice editoriale

L’articolo del dr. Alberto Di Muria (titolare della omonima farmacia sita al Bivio di Padula) viene pubblicato in forma gratuita e, trattandosi di dati scientifici, sotto la totale responsabilità dell’autore.

 

 

da Dr. Alberto Di Muria

 

Padula-La lamotrigina appartiene al gruppo di farmaci antiepilettici. Tratta l’epilessia bloccando i segnali nel cervello che danno l’avvio alle crisi epilettiche. La lamotrigina, grazie al suo buon profilo di tollerabilità, è considerata il farmaco di elezione per il trattamento degli attacchi epilettici e del disturbo bipolare nelle popolazioni fragili, come anziani e bambini. Sono, però, note diverse interazioni della lamotrigina con altri farmaci che ne possono inficiare l’efficacia o favorire la comparsa di effetti collaterali.

Tra le più note interazioni c’è quella con la carbamazepina, un altro farmaco antiepilettico con cui spesso si è pensato di associare la lamotrigina. Però la carbamazepina, che è un potente induttore del metabolismo, riduce significativamente i livelli plasmatici della lamotrigina che, a sua volta, aumenta l’esposizione ad un metabolita attivo delle carbamazepina. Un’altra interazione pericolosa è con i contraccettivi orali che possono determinare una riduzione della concentrazione plasmatica del farmaco antiepilettico fino al 50%. Al contrario, si sono verificate gravidanze inattese e disturbi mestruali in seguito all’assunzione di lamotrigina insieme con contraccettivi contenenti levonorgestrel.

Di recente, però, è emersa un’altra interazione della lamotrigina con un farmaco molto più diffuso: il paracetamolo. Due studi, infatti, hanno rilevato una riduzione dell’emivita e un aumento della clearance della lamotrigina quando somministrata simultaneamente al paracetamolo. Per verificare quanto riportato in questi studi, il Servizio di Farmacovigilanza dell’Università degli Studi di Milano ha condotto un’analisi delle possibili interazioni farmacocinetiche e farmacodinamiche in alcune banche dati internazionali e nazionali dove tale interazione è classificata come maggiore.

Sono stati così valutati il numero e il tipo di reazioni avverse insorte in seguito alla co-somministrazione di paracetamolo e lamotrigina notificate nel FAERS, il database statunitense che raccoglie tutte le segnalazioni degli eventi avversi pervenute alla FDA, l’Ente americano, e quelle gravi provenienti da paesi extra-USA, al fine di indagare al meglio il loro profilo di sicurezza.

I dati utilizzati sono particolarmente interessanti in quanto sono stati estrapolati direttamente dalla pratica clinica e dunque forniscono informazioni sulle reali condizioni d’utilizzo e sulla sicurezza relativa a categorie di pazienti solitamente non indagate nei trial clinici. Il risultato dell’analisi avvalora l’esistenza dell’interazione farmacologica tra i due farmaci, che induce a ritenere che sarebbe importante, in caso di utilizzo simultaneo e continuato, un monitoraggio attento e costante della loro efficacia terapeutica.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *